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LUCERA / Pitta non si arrende, ma occorrono segnali concreti

30 giugno 2010
di IVAN LUPO
Ce la sta mettendo davvero tutta il patron del Lucera Calcio, Gianni Pitta (nella foto a sinistra), per far ricongiungere la sua creatura con la citta', il tessuto imprenditoriale, gli amministratori locali e la tifoseria.
Dopo aver dichiarato piu' volte che la sua "corsa solitaria" alla guida del Lucera calcio non poteva piu' proseguire, il numero uno biancoceleste non sta di certo attendendo la "manna dal cielo" ma, al contrario, ha avviato una serie infinita di incontri, colloqui e proposte per tentare di allargare la base dirigenziale e rimpinguare le ormai esauste casse societarie.

Gli obiettivi da raggiungere per dormire sonni tranquilli sono ben chiari nella mente del presidente svevo: Cinque nuovi soci, almeno 250 abbonamenti, almeno un centinaio di paganti a partita ed il sostegno tramite pubblicita' da parte delle aziende locali e non.

Tante promesse e tanti attestati di stima, sinora, per Gianni Pitta ma nulla di realmente concreto se non la disponibilita' giunta in queste ore da parte di un imprenditore amico che, pero', ha posto come condizione base l'ingresso di altri tre o quattro soci in grado di garantire una maggior solidita' economica e, di conseguenza, un campionato tranquillo e senza patemi d'animo.
Ovviamente i tempi iniziano a stringere e il patron biancoceleste appare sempre piu' esausto ed amareggiato per l'indifferenza generale, anche se continua imperterrito a lottare coi denti per salvare una delle Societa' piu' sane di tutta la Puglia esente, tra l'altro, da qualsiasi debito passato o presente (strano a dirsi di questi tempi!).

Ultima iniziativa, ma solo in ordine di tempo, la lettera aperta al sindaco Pasquale Dotoli (nella foto a destra) in cui Pitta dichiara testualmente di non potersi piu' permettere di affrontare da solo un campionato oneroso come quello di Eccellenza, chiedendo a gran voce il risveglio di quell'orgoglio lucerino sopito ormai da tempo e, soprattutto, spronando l'Amministrazione comunale a non rimandare un intervento importante che salverebbe le sorti della prima squadra cittadina descritta, a ragion veduta, dal patron come un valido strumento sociale in grado di infondere ai giovani valori importanti quali il lavoro, il sacrificio e lo spirito di gruppo.

A sostegno di Gianni Pitta e del Lucera calcio è sceso in campo (o meglio in rete) nei giorni scorsi anche il bomber e beniamino di casa Francesco Cannarozzi che proprio a Lucera ha deciso di concludere la sua carriera da calciatore dopo 6 stagioni consecutive in maglia biancoceleste (nella foto in basso a sinistra: l'abbraccio dell'attaccante col presidente Pitta nel corso del "Cannarozzi day") .

"Sono convinto che il presidente, con la sua nota caparbietà, riuscirà a risolvere anche questa situazione - ha scritto Cannarozzi su un noto social forum - Forse la città e i tifosi sottovalutano quanto di buono abbia fatto in questi anni mantenendo sempre gli impegni presi con i tifosi , la città e i giocatori"
E poi ha proseguito: "Visto che fino al 30 giugno sono ancora il capitano del Lucera faccio un ultimo appello a tutti coloro che amano il Lucera calcio come l'ho amato io in questi anni: mettete a disposizione tutte le vostre armi per fare in modo che la favola del Lucera possa proseguire, cercando di aiutare in tutti i modi il presidente, in modo tale che ancora tanti giovani lucerini possano continuare a giocare nella squadra del loro paese".

Un appello accorato che fa il paio con quelli lanciati in tutte le sedi dall'instancabile patron svevo che, ne siamo certi, meriterebbe miglior sorte e maggior considerazione da parte di una Citta' che, anche grazie a lui ed al suo decennale impegno in seno al Lucera calcio, è cresciuta e si è ulteriormente valorizzata anche sotto l'aspetto sportivo.
Noi, nel nostro piccolo, cercheremo di contribuire a risvegliare quell'orgoglio lucerino che, attualmente, sembra essere stato messo nel dimenticatoio da un po' troppe persone. Per fortuna Gianni Pitta non è tra queste.... in bocca al lupo Presidente, un vero numero uno!

RACALE / Dopo Iezzi altri cinque acquisti firmati Elio Tresi

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30 giugno 2010
di ANTONIO CALO'
Cinque volti nuovi alla corte del Racale del patron Salvatore De Lorenzis (a destra nella foto con il DS Elio Tresi).
Si tratta dei difensori centrali Andrea Arcuti (ex Gallipoli, che nel 2008/2009 ha conquistato il salto in Eccellenza con la Toma Maglie) ed Achille Casalino (gallipolino cresciuto nel vivaio del club jonico, messosi in mostra nell’annata scorsa con il Real Squinzano) e degli argentini, Jorge Martegani (portiere), Sebastian Pistelli (centrocampista) e Nahuel Hector Scala (trequartista esterno), tutti provenienti dallo Squinzano.

«Questi cinque atleti sono del Racale – dice il direttore sportivo Elio TresiArcuti (nella foto a destra con la maglia della Toma Maglie) è un centrale difensivo che ha piedi buoni e che è in grado di fare partire la manovra sin dalla difesa. Casalino è un classe 1988 in crescita continua, pronto per l’Eccellenza. Gli argentini Martegani, Pistelli e Scala sono una garanzia. Al di là delle ottime cose che hanno espresso con la maglia del Real, per loro parlano i tornei disputati in patria, nei quali si sono cimentati ad alti livelli».

La campagna acquisti del Racale non si fermerà qui.
«Abbiamo in corso altre trattative di rilievo – afferma Tresi – entro la fine della settimana ne chiuderemo positivamente alcune che sono bene avviate. Il mercato che sto portando avanti guarda al contenimento dei costi, ma anche alla caratura della squadra».

Presto verranno confermati alcuni dei calciatori che hanno contribuito al salto in Eccellenza.
«Abbiamo in agenda un incontro con i fratelli Stefano e Antonio De Razza e con Alessandro Frascarosostiene Tresi – l’accordo dovrebbe essere vicino con tutti e tre, si tratta di limare qualche dettaglio, per poi sancirlo in presenza del presidente». 

(G.d.M.)

MARTINA / Sara' Eccellenza. Muschio e co. ripartono da Ciraci

29 giugno 2010
di PASQUALE D'ARCANGELO
Sarà Eccellenza: il Martina ha scelto di rinunciare al percorso del doppio trasferimento di titoli con l’Ostuni per ottenere l’iscrizione in serie D. 

«Non vogliamo penalizzare la tifoseria di un comune vicino, anche se ci avrebbe fatto comodo saltare una categoria per anticipare i tempi del ritorno tra i professionisti - spiega l’avvocato Donato Antonio Muschio (nella foto a sinistra) - Con i dirigenti dell’Ostuni avevamo anche trovato un’intesa, ma sabato scorso il direttivo della società ha fermato la trattativa, dandomi mandato di fare l’iscrizione all’Eccellenza e la fideiussione per la domanda di ripescaggio in serie D. In quella graduatoria saremo gli ultimi, ma se dovessero liberarsi i posti per poterci inserire potremmo tentare l’avventura, senza dover penalizzare nessuno».

Del resto, Martina sta ricostruendo attorno ad un progetto quinquennale la rinascita del calcio e sa bene cosa significa perdere categorie e dar corso ad una risalita lenta.

Ma Muschio non se ne sta con le mani in mano.
«Nella riunione di sabato - annuncia - abbiamo anche deciso di riconfermare Ciracì (nella foto a destra) alla guida della squadra con l’intento di premiarlo per l’ottimo lavoro svolto. Ma vogliamo anche continuare con quei calciatori che sono scesi di categoria ed hanno dato alla squadra l’assetto giusto per fare un campionato di avanguardia».

CALCIOMERCATO - Non lo dice ma l’ossatura sarà costruita attorno a Camassa in difesa, dove è in forse la riconferma di capitan D’Onghia (ripartito dalla Prima Categoria), Marini e De Giorgio a centrocampo, dove da tempo il primo acquisto è il promettente Cappellini prelevato dal San Pietro Boys dopo essere stato per quasi tutta la stagione il capocannoniere del torneo di Promozione.
E’ da definire la posizione del centravanti Galeandro che il Martina vorrebbe tenere: ma il bomber è richiesto da molti club di serie superiore.

«Vogliamo ancora un progetto vincente - sottolinea Muschio - perché vogliamo continuare a potenziare il rapporto con la città, con gli appassionati e con i nostri tifosi che ci seguono con affetto, insieme ai numerosi sostenitori».

Sul fronte acquisti si aspetta la scelta del nuovo direttore sportivo. Una scelta che appare obbligatoria considerata la lunga squalifica di Pulpito che per tutta la stagione non potrà operare.
Sono diversi i contatti, tra i quali il ventilato ritorno di Pietroforte, ma la società guarda a proseguire il rinnovamento dopo aver interrotto il rapporto con Pellegrini, che pure aveva gettato le basi scegliendo nove undicesimi della squadra ammazza-campionato. Sarà importante trovare un uomo esperto nel settore giovanile, visto che in Eccellenza possono fare la differenza proprio gli under. 

(G.d.M.)

COPERTINO / Riconferma in panca per Gianfranco Castrignanò

29 giugno 2010
di ANGELO DE PASCALIS
Lo staff dirigenziale dell'A.S.D. Copertino, di conserva col Presidente Fanuli, sta lavorando con costanza ed in un particolare modo - come, del resto, negli anni trascorsi molto positivamente - affinchè al nastro di partenza del Campionato di Eccellenza 2010/11, la presenza dei colori rossoverdi sia sempre di una caratura molto elevata, sorprendente e piacente per i palati fini fagocitanti calcio.
A breve termine ci sarà una riunione dirigenziale, presieduta dal Presidente Fanuli, con all'ordine del giorno vari punti tra i quali avrà preminenza la nomina di Tecnici e Collaboratori sia al servizio del riconfermato Mr. Giafranco Castrignanò (foto: L. Zitoli) che, per inciso, ha strabiliato nello scorso anno andando a giocarsi financo il primo turno dei Play-off con una squadra dal perfetto amalgama juniores-seniores), che a quei settori sia della famosa Scuola Calcio che del Settore giovanile sempre impegnato nei campionati Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Juniores, sia in campo provinciale che regionale. Gran fatica ma grandi soddisfazioni !

CALCIOMERCATO - La questione giocatori ancora "top secret" pur se parte del programma prevede, come nello scorso anno, la selezione e la partecipazione attiva del parco calciatori del Copertino in cui figurano tanti e tanti atleti che sono ancora Juniores d'età ma già atleti pronti all'immissione nel telaio di quel portento che è il riconfermato tecnico Gianfranco Castrignanò.
La Presidenza tutta si augura che la tifoseria copertinese si riavvicini ai colori sociali dell'ASD Copertino per intraprendere assieme l'ottavo campionato consecutivo di Eccellenza che tante soddisfazioni ha dato e che vuole continuare a dare.

FASANO / Nulla di fatto con Olive, ora si spera in Flora e co.

29 giugno 2010
di TOMMASO VETRUGNO
Nulla di fatto per il passaggio di proprietà del Fasano calcio. La cordata di imprenditori locali capeggiata da Girolamo Olive si è defilata nell’incontro decisivo. La trattativa è saltata per questioni tecniche, vincolate all’impossibilità di varare un progetto complessivo che includeva anche la gestione della squadra.
Infatti, il rappresentante della cordata aveva fatto intende che c’era tutta l’intenzione di gestire la struttura del “Curlo” per un elevato numero di anni puntando ad un ampliamento e all’istallazione dei pannelli fotovoltaici. Un progetto che avrebbe richiesto un tempo tecnico non indifferente per l’approvazione, facendo saltare la pianificazione fatta dalla cordata degli imprenditori del posto.
Di certo resta la piena disponibilità mostrata dal sindaco-presidente Lello Di Bari a risolvere la questione del passaggio di consegne, confermando a pieno la sua intenzione di cedere il titolo a costo zero e senza nessuna passività.

Tramontata la pista locale ritorna a prendere quota la possibilità che il titolo passi nelle mani degli imprenditori capeggiati da Antonio Flora, reduce dalla brillante vittoria del campionato di Eccellenza sulla piazza di Trani. Oramai le indiscrezioni si inseguono ed ora arrivano le prime dichiarazioni pubbliche che confermano a pieno l’interessamento di Flora a fare calcio in città.

«Siamo interessati a rilevare il Fasano - afferma il diesse Vito Morisco e braccio destro di Flora (nella foto a destra: i due dirigenti) -. Attendiamo un incontro con il sindaco per mettere la parola fine sulla questione, puntando a sviluppare il nostro progetto calcistico in città».

Un incontro che potrebbe rivelarsi determinante per la questione, ma prima di dare per scontato il passaggio di mano è bene attendere gli eventi. Di certo negli scorsi giorni la richiesta di incontro avanzata da Flora è slittata per impegni istituzionali del primo cittadino, ma ora il tempo stringe ed è necessario capire fino a che punto questa probabile soluzione di cessione sia concreta.

«L’incontro – conclude Morisco – appare determinante per capire il futuro della trattativa».

(G.d.M.)

SOGLIANO / Manca solo la firma per l'arrivo di mister Carbonella

29 giugno 2010
di ANTONIO CALO'
Vincenzo Carbonella (foto: O. Cardone) è il nuovo allenatore del Sogliano. Le parti non hanno ancora messo nero su bianco ma, se si eccettuano pochi dettagli, l’intesa è da considerare fatta, tant’è che si lavora già all’allestimento della squadra che dovrà affrontare per la terza stagione consecutiva il torneo d’Eccellenza pugliese.

«Il più è fatto – ammette Carbonella – si tratta di limare qualcosa, ma non dovrebbero sorgere problemi».

Il trainer brindisino è un profondo conoscitore dei tornei dilettantistici pugliesi ed ha centrato il salto in D con l’Ostuni nell’annata 2008/2009.
«Con il Sogliano abbiamo stilato un programma biennale – sottolinea Carbonella – Il budget disponibile in vista della prossima stagione è stato ridimensionato rispetto al recente passato, ma sono convinto che sarà così per la maggior parte dei sodalizi che prenderanno parte ai diversi tornei dall’Eccellenza in giù. La crisi si fa sentire in tutti gli ambiti, ivi compreso il mondo del calcio – prosegue Carbonella - Bisognerà essere bravi ad operare ed a spendere bene i soldi disponibili. L’intento del Sogliano è quello di mettere su un complesso di prospettiva, che possa vivere una annata tranquilla, ma guardando ad un eventuale salto di qualità da compiere nel 2011/2012aggiunge Vincenzo Carbonella – Se riusciremo ad allestire la formazione che abbiamo ipotizzato, ritengo che potremo regalarci comunque delle soddisfazioni. In questo senso saranno fondamentali i prossimi giorni, in quanto ci stiamo dando da fare prima degli altri, il che potrebbe darci qualche vantaggio».

L’ossatura del Sogliano 2009/2010 non verrà smembrata.
«I difensori Stefano Melissano e Marco Ricciato ed il capitano e centrocampista Antonio Patruno dovranno essere dei punti fermi, così come altri 2 o 3 atleti di indubbia caratura e gli under già in rosa – conferma Carbonella – Poi andranno effettuati degli innesti mirati, dei quali ho già parlato con i responsabili del club».

Il direttore sportivo Silvio Allegro (nella foto a sinistra) è molto soddisfatto della disponibilità di Carbonella.
«Ha grande esperienza ed una indubbia professionalità – afferma il dirigente rossonero – Per noi si tratta di un ottimo colpo. Va perfezionato ancora qualche dettaglio, ma lo faremo presto – aggiunge Allegro – Siamo consapevoli di dovere fare i conti con un budget ridotto e sarà mio compito, d’intesa con il trainer, spendere bene quanto abbiamo a disposizione. Quest’anno, del resto, richiederà sacrifici a tutti – conclude il direttore sportivo del Sogliano – In un simile contesto saranno fondamentali le scelte che verranno effettuate nell’allestimento della rosa. Io sono già impegnato nell’individuazione degli under che fanno al caso nostro».

(G.d.M.)

BISCEGLIE / Nerazzurri inarrestabili! Ecco altri tre arrivi ufficiali

28 giugno 2010
di ALESSANDRO CIANI PASSERI
Senza sosta il mercato del Bisceglie (nella foto: il presidente  Domenico Galantino) che dopo aver annunciato nella serata di ieri gli arrivi del neo tecnico Salvatore Ciullo e di ben cinque atleti, il portiere De Blasio, i difensori De Icco e Rizzo e i centrocampisti Manco e Sardella, piazza altri tre colpi di mercato, questa volta nel reparto avanzato.

Giungono in riva all´adriatico il biscegliese Corrado Ferrante, la punta salentina Davide Taurino e il giovane e promettente attaccante argentino Pablo Sebastian Pighin.

Ferrante (nella foto a destra - Forzabisceglie.it), classe 1988, figlio d´arte (suo padre è Lorenzo Ferrante, ex bandiera del Bisceglie, ex tecnico dei nerazzurri nel 2006/2007, attualmente responsabile della rappresentativa pugliese under 18.), nella passata stagione ha vestito la casacca del Tricase nel girone di ritorno, totalizzando 4 reti pesantissime per la permanenza della squadra di Ciullo nella categoria. Prima punta di movimento ma buon colpitore di testa, Ferrante è pronto ad esordire per la prima volta con la squadra della sua Città.

Il secondo acquisto porta il nome di Davide Taurino (nella foto a sinistra), attaccante ventinovenne nativo di Lecce, nella passata stagione in serie D con il Bitonto. Taurino è una punta di movimento, impiegabile sia al centro dell´attacco che come seconda punta.
Girovago del calcio, Taurino ha girato l´Italia militando in diverse compagini tra serie C, D ed Eccellenza. Grottaglie e Bitonto nella passata stagione, ma anche Casarano (in C ed Eccellenza), Maglie, Nardò Ostuni, Carpi, Poggese, Jesina, Pro Vasto e Maglie. Proprio con i giallorossi salentini nel 2006/2007 Taurino realizzo la bellezza di 15 reti, suo migliore score personale.

Il terzo arrivo, ottavo dell´attuale campagna acquisti del Bisceglie Calcio, è un attaccante argentino classe 1985 prelevato dal Sogliano. Pablo Sèbastian Pighin (nella foto: il secondo da sinistra assieme ai suoi nuovi compagni De Icco, Rizzo e Taurino), nativo di Santa Fè, è una prima punta rapida, cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dei News Old Boys (Serie A argentina).
A diciassette anni sbarca in Italia alla corte di Dal Cin, presidente del Venezia, il quale lo acquista per la squadra Primavera. Poi il fallimento della compagine lagunare porta Pighin a qualche mese di stop e al suo ritorno in Argentina. Nel 2006/2007 ancora Italia questa volta con la maglia del Ciampino dove vince il campionato di Promozione realizzando 21 reti. Lo scorso anno in Salento nel Sogliano Cavour mette a segno 3 reti in 17 gare.

Soddisfatto dei colpi messi a segno il Ds Storelli: "Buona parte del lavoro è stato fatto. L´ossatura principale della squadra è completa. Ora prenderemo una pausa di riflessione anche se il lavoro si concentra sull´acquisizione di under promettenti. Non escludo comunque che il completamento del reparto senior non si chiuda qui. Contiamo di raggiungere l´accordo ancora con qualche atleta che possa darci ulteriore qualità."

MANDURIA / Giovedi' inizia l'era Mosca. Subito i primi obiettivi.

28 giugno 2010
di IVAN LUPO
Sara' giovedi' prossimo, 1 luglio 2010, il giorno del ritorno ufficiale di mister Beppe Mosca a Manduria (nella foto: l'allenatore ai tempi della sua militanza con i tarantini). L'ex attaccante dei biancoverdi nelle due stagioni in serie D ed ex allenatore di Galatina, Lucera e Copertino ha infatti raggiunto l'accordo con la societa' del presidente Cosimo Giannini e proprio nel primo giorno di luglio sara' presentato a stampa e tifosi (ore 19.30 presso la sede sociale di Palazzo degli Imperiali) con buona pace di chi non scommetteva un euro sul rilancio del team biancoverde.

La notizia dell'arrivo di Beppe Mosca, talentuoso trainer siciliano ormai da diversi anni di stanza in Puglia, rappresenta senza dubbio un primo importante passo nella risoluzione della crisi societaria e, soprattutto, un'indicazione senz'altro positiva per il progetto Manduria.
E' stato proprio Mosca, infatti, a scoprire e valorizzare una serie di talenti del calcio nostrano durante le varie esperienze sulle panchine pugliesi, calciatori che al momento della chiamata del trainer siciliano risultavano sconosciuti ai piu'. Due nomi su tutti: il portiere Donato Musacco (reduce dall'esperienza in C2 col Noicattaro) e il talentuoso esterno Alessio Palmisano (che proprio in questi giorni pare abbia trovato l'accordo per vestire la maglia del Nardo' in serie D), entrambi fortemente voluti dal tecnico nel corso dell'esperienza a Copertino. Un allenatore e talent scout di indubbie qualita', dunque, che ben si sposa con le indicazioni giunte nelle scorse settimane da Manduria che parlano di un giusto mix di giovani promesse (grazie all'ingresso in Societa' dell'ex responsabile del settore giovanile del Taranto) e calciatori d'esperienza e di categoria.

Mosca, tra l'altro, è già al lavoro assieme alla Societa' per costituire l'ossatura base del team che affrontera' per il secondo anno consecutivo l'Eccellenza pugliese: diversi, difatti, i nomi già segnati sul taccuino dell'allenatore e, su tutti, due di essi sembrano essere prioritari per tecnico e Societa': Simone Salinno e Michele Riontino.

Simone Salinno, trequartista classe 1981 (nella foto a sinistra), è reduce dalla settima stagione con la maglia del Lucera (3 tra il 1998 ed il 2001 ed altre 4 dal 2006 ad oggi intervallate dall'esperienza quinquennale negli USA) ed è di sicuro un elemento di assoluto valore. Dai suoi piedi sono quasi sempre partite giocate importanti per le prime punte biancocelesti, anche se "il principe" (come viene chiamato a Lucera) non disdegna le marcature personali. Qualità, impegno e professionalità le caratteristiche principali dell'attaccante svevo che, a ragion veduta, è stato dichiarato l'unico "incedibile" dai vertici lucerini prima che scoppiasse l'ennesima crisi societaria degli ultimi anni con il possibile abbandono da parte del presidente Pitta. Abbandono che conterebbe, e non poco, sulle prossime scelte di Salinno che ha gia' avuto modo di lavorare con mister Mosca.

Cosi' come il centrocampista canosino Michele Riontino, altro obiettivo primario del mercato biancoverde.
Riontino, mancino classe 1985 (nella foto a destra), ha anche lui un passato nel Lucera prima dell'approdo (proprio con Mosca) a Copertino nella stagione 2008/2009 e, nell'ultimo anno, prima a Terlizzi e poi (da dicembre 2009) nuovamente a Lucera dove ha concluso la stagione. Una stagione altalenante per l'esperto centrocampista e, soprattutto, avara di soddisfazioni sia personali che di gruppo; una stagione che chiede dunque un pronto riscatto ripartendo (forse) proprio da Manduria.
Non solo questi, ovviamente, i calciatori nelle mire della Societa' di Palazzo degli Imperiali, ma sugli altri nomi vige ancora il piu' stretto riserbo soprattutto perchè c'è ancora da definire la questione riconferme ed il pacchetto under.
Se ne sapra' di piu' di sicuro nel corso della conferenza stampa di giovedì, ma se "il buongiorno si vede dal mattino" la Manduria sportiva potra' dormire sonni tranquilli.

Terlizzi: D'Alesio prova a coinvolgere Enrico Tatò

28 giugno 2010
di GIUSEPPE CAVALERA
Ci prova il notaio barese e patron del Terlizzi calcio Salvatore D'Alesio (nella foto).
Dopo aver dichiarato ufficialmente di voler proseguire la sua avventura calcistica nella "Citta' dei fiori" (ritornando sulle frettolose decisioni prese a fine campionato), il patron rossoblu ha avviato una serie di contatti per provare ad allargare la base societaria e, di conseguenza, rinfocolare le ambizioni del team barese al momento notevolmente ridotte.

In quest'ottica, nei giorni scorsi, D'Alesio ha incontrato il suo amico e collega (calcisticamente parlando) Enrico Tato' (nella foto a destra), l'ingegnere barese che dopo 4 stagioni in serie C2 ha appena detto addio al Noicattaro Calcio.
Tato', nella sua sofferta decisione di abbandonare la sua "creatura", ha dovuto fare i conti con l'indifferenza assoluta delle forze imprenditoriali locali e con la disaffezione di gran parte della tifoseria nojana. Elementi che, invece, a Terlizzi potrebbe ritrovare, proprio grazie al rinnovato impegno del presidente D'Alesio ed al rinnovato entusiasmo della tifoseria rossoblu.

Al momento il faccia a faccia tra i due è stata piu' una "chiaccherata" tra amici che altro, un semplice incontro interlocutorio (come dicono quelli bravi) ma c'è da scommettere che il patron terlizzese ritornera' presto alla carica e che, se Enrico Tato' dovesse immediatamente rientrare nel calcio pugliese lo fara' sicuramente dalla "porta di casa" del suo vecchio amico Titti D'Alesio

Martina: Il presidente Muschio "Andremo in D senza comprare titoli"

28 giugno 2010
di SANDRO CORBASCIO
Il Martina è pronto a ripartire con lo stesso entusiasmo. La stagione sportiva appena conclusasi è culminata con la vittoria dei play-off nel campionato di Promozione che è valsa il salto di categoria in Eccellenza.
Il primo obiettivo di un progetto ambizioso che fa capo al presidente Donato A. Muschio Schiavone (nella foto - Blunote.it) è stato raggiunto ed ora le intenzioni sono quelle di proseguire la scalata calcistica per riportare Martina e l’intera città ai fasti di un tempo.

Eccellenza o serie D?

E’ questo il dubbio che balena nella mente dei tanti tifosi in questi giorni. L’avvocato Muschio, da noi ascoltato, rende chiara la situazione: “Ci stiamo attrezzando per disputare il campionato di Eccellenza a vincere, in linea con il progetto quinquennale stabilito l’anno scorso. Siamo riusciti a ricreare quell’entusiasmo e quel calore che si erano assopiti ed intendiamo continuare su questa strada. Siamo pronti per l’Eccellenza, ma faremo anche una domanda per tentare il ripescaggio per meriti sportivi in serie D, ma con il nostro titolo, quello della Gioventù Martina che dovrebbe a breve cambiare denominazione e chiamarsi Asd Martina”.

Dalle parole del presidente, quindi, sembra tramontare definitivamente la trattativa che era stata avviata con l’Ostuni per lo scambio del titolo sportivo.

Quali sono i punti di forza da cui ripartire? Si va verso la riconferma del mister Ciraci, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale.
La squadra, poi, sarà costruita sulla solida intelaiatura di base dell’anno scorso e sarà rinforzata con altri innesti di caratura per puntare alla vittoria del campionato. Sembrano inamovibili Marini, De Giorgio, Camassa, Muscato, Di Bari. Certo anche l’acquisto di Cappellini dal Boys Brindisi.
In questi giorni si valuteranno le situazioni di altri giocatori e, piano piano, il Martina della nuova stagione prenderà forma.
Altri punti di forza, non meno importanti, sono costituiti dai tifosi che già quest’anno hanno dimostrato di gradire e sposare il progetto di questa società, ma è tutta la città, rappresentata da giovani e “vecchi” imprenditori a voler, come una grande famiglia, riportare il calcio in auge.

Locorotondo: In migliaia per l'ultimo addio a Giorgio Petrelli

27 giugno 2010
di VALERIO CONVERTINI
Migliaia di persone hanno preso parte con le lacrime agli occhi alle esequie del sindaco Giorgio Petrelli, scomparso mercoledì scorso in un incidente con la sua moto. Bandiere listate a lutto, negozi chiusi. Una commozione profonda, palpabile.
Mai nella storia recente di Locorotondo un funerale con una così vasta partecipazione di popolo. Al passaggio del feretro per le vie cittadine si sono levati applausi scroscianti per una figura che resterà indelebile nella storia del paese.

La cerimonia è stata concelebrata da tutti i parroci di Locorotondo. Nella sua omelia, l’arciprete don Franco Pellegrino ha ricordato ancora una volta la figura mite di «un uomo appassionato ed entusiasta, innamorato del suo paese e sempre vicino a chi soffre con straordinaria dedizione».
Ha poi preso spunto da un manifesto anonimo apparso in questi giorni che diceva: «Il mio sindaco, il mio medico, il mio amico».
«Quel manifesto – ha spiegato don Franco – è segno di appartenenza, di identità. E’ un ricordo in cui può riconoscersi ogni locorotondese».

Poi la memoria di Petrelli esempio del volontariato. «Un mese fa Giorgio è partito per Lourdes col treno bianco degli ammalati. Prima di salutarmi alla stazione – ha concluso nella sua omelia – mi si è avvicinato e mi ha detto all’orecchio: ti voglio bene».
Ogni mattina, giunto nel suo ufficio comunale, Petrelli era solito rivolgere una preghiera alla Madonna di Lourdes affinché vegliasse sulla città.

Tanta gente è rimasta fuori dalla Chiesa Madre. La basilica, gremita in ogni ordine di posto, non poteva contenere il flusso di gente incessante. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili e militari, tutte le associazioni del paese e i bambini delle scuole.

«Ci ha insegnato a combattere per le proprie idee con onestà e coraggio», ha detto fra le lacrime la giovane nipote.

Numerosi i gonfaloni e i sindaci dei paesi vicini. Tra le tante personalità di spicco hanno partecipato il sen. Gaetano Quagliariello, il sen. Francesco Amoruso, l’on. Donato Bruno, l’on. Antonio Distaso, l’on. Pierfelice Zazzera, l’europarlamentare Sergio Silvestris, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, il sindaco di Bari
Michele Emiliano, l’assessore regionale Fabiano Amati e i consiglieri Pentassuglia, Laddomada, Mazza e il vice presidente della Provincia Nuccio Altieri.

Nel primo pomeriggio la salma è stata tumulata presso la cappella di famiglia, circondata dall’affetto dei suoi cari, la moglie Dora, il padre Giuseppe Petrelli con la signora Felicita e la sorella Francarita.
Resta la commozione di un popolo che ha perso il suo sindaco, il suo medico, il suo amico.

(G.d.M.)

Bitonto: Futuro da decifrare. A rischio l'iscrizione in Eccellenza

27 giugno 2010
di RAFFAELE CAPALDI
A quasi 20 giorni dalla sconfitta col Pisticci costata la retrocessione in Eccellenza non vi è alcuna novità all’orizzonte neroverde.
Nessuno sa se il Bitonto disputerà il massimo campionato regionale, se chiederà il ripescaggio in serie D, o se piuttosto scomparirà. 

Il Presidente Ciccio Noviello ha esternato la sua posizione: «Le possibilità di essere richiamati in serie D ci sono, perché nella teorica graduatoria che si compone fra le aspiranti il Bitonto sarebbe in ottima posizione, possedendo quasi tutti i requisiti. Certo, c’è la squalifica del campo di quest’anno, ma non ci pregiudicherebbe più di tanto ».

Il problema è che bisognerebbe presentare la domanda e con essa idonea garanzia fideiussoria, ma soldi non ce ne sono. 
Chiarisce il presidente: «Mi trovo nella assenza assoluta di risorse finanziarie, nella radicale impossibilità di affrontare un campionato, in qualsiasi serie. Le mie utenze telefoniche ed il citofono del mio studio sono sempre stati attivi, e lo sono tuttora, ma finora nessuno seriamente ne ha fatto ricorso, per contattarmi e tracciare programmi credibili e concreti per il rilancio della squadra».

Noviello è disponibile a cedere la squadra, pur di rientrare nei debiti contratti anche quest’anno. Non ha però ricevuto al momento proposte. In tale contesto, quindi, il Bitonto rischia di non potersi iscrivere nemmeno al campionato di Eccellenza.

Dall’altra parte, la Giunta comunale ha provato a coinvolgere degli imprenditori, ma sinora senza esito. «Siamo molto sensibili alla questione - dichiara il vicesindaco Domenico Damascelli - tanto che già dal lunedì successivo alla retrocessione ci siamo attivati con una serie di incontri con realtà sia bitontine che anche forestiere per fare il possibile per salvare il calcio. Non è però facile, anche se la sentiamo mettendo tutta, esperendo ogni tentativo possibile. Vi è una disponibilità di qualcuno, ma gli spiragli sono pochi».

Fasano: I dubbi di Ninni Flora ingolosiscono i brindisini

27 giugno 2010
da Traniweb.it
«Ringrazio il sindaco ed il comitato per l’impegno che stanno profondendo, ma ad oggi non vedo ancora risultati concreti. Il tempo stringe: se entro una settimana non si concretizza nulla, confermerò il mio disimpegno dalla guida del Trani».

Antonio Flora è categorico e ribadisce, al telefono, quanto detto nelle settimane scorse

«Ci sono delle scadenze da rispettare e nessuno si è fatto avanti nonostante il gran parlare di questi ultimi giorni. C’è un campionato da affrontare ed una squadra da costruire».

Messaggio chiaro mentre da Fasano giungono notizie poco confortanti che vedono l’attuale presidente della Fortis corteggiato strenuamente dal sindaco della città brindisina per costruire a Fasano un nuovo progetto calcistico. Su un sito internet fasanese (Gofasano.it) si da per certo un incontro fra Flora ed il sindaco di Fasano Lello Di Bari.

«Mentre una trattativa già avviata sfuma – si legge - un'altra già sfumata rinasce. Settimana importante per il futuro del Fasano calcio, ancora alla ricerca di un acquirente che ne garantisca un futuro quantomeno stabile. Sfumato l'accordo con il presidente della Ferramati Girolamo Olive, la prossima settimana il sindaco Lello Di Bari (nonchè attuale presidente della società di via Salvo D'Acquisto) incontrerà al Comune il numero uno del Trani Ninì Flora. Oggetto dell'incontro, neanche a dirlo, la possibilità di acquisire la squadra di calcio. Il giorno scelto per la riunione dovrebbe essere martedì o, nel peggiore dei casi, mercoledì. Inutile dire che da questa risposta passeranno gran parte delle possibilità del cambio di gestione tra Di Bari e Flora alla guida del Fasano calcio».

In controtendenza con l'ottimismo di Fasano, Flora intanto ha comunicato l’organigramma societario per la prossima stagione: lui presidente, il figlio Giorgio come vice, Vito Morisco direttore sportivo, Fabio Sterlacci segretario, Giulio Cottino dirigente accompagnatore.

«Nessun altro è deputato a parlare per nome e per conto della società» ha detto Flora. Nomi e caselle fissate, ma se entro una settimana non dovesse accadere nulla si potrebbe prefigurare l’addio.

Atletico Tricase: Dell'Abate lascia. A rischio il titolo sportivo

27 giugno 2010
di IVAN LUPO
E' crisi nera per il calcio a Tricase e la soluzione appare sempre piu' lontana anche e soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti e dei primi rumors che giungono dalla principale cittadina del Capo di Leuca.
Le due notizie del giorno sono, di fatto, la conferma ufficiale ad una voce circolata gia' al termine dello scorso campionato che ha visto il Tricase prima arrancare nei bassifondi della classifica e poi, con l'arrivo di mister Toto' Ciullo e di diversi elementi di qualità e quantità, riprendersi alla grande fino a chiudere il torneo al 7° posto in compagnia dell'altalenante Sogliano e del sorprendente e decantato Manduria.

Ma ritorniamo alle due notizie di oggi.

La prima riguarda la partenza ufficiale dei suddetti protagonisti verso Bisceglie; sara' infatti proprio mister Ciullo a guidare i nerazzurro stellati nella prossima stagione e, con lui, approdano nella cittadina adriatica tre dei protagonisti principali della splendida cavalcata finale del Tricase 2009/2010, ossia gli esperti e rocciosi difensori De Icco e Rizzo ed il centrocampista di qualità e quantità Manco.
E, fin qui, nulla (o quasi) di preoccupante in quanto la crisi economica attuale sta condizionando molto le ambizioni e le scelte delle Società di calcio (soprattutto quelle dilettantistiche) che sembrano indirizzate verso un netto ricambio generazionale.

Il guaio arriva quando si scopre che, nella giornata di ieri, il numero uno del sodalizio rossoblù, Michele Dell'Abate (nella foto in alto) ha definitivamente deciso di abbandonare la presidenza e, di conseguenza, il suo impegno nella Societa' consegnando al primo cittadino di Tricase, Antonio Musaro', il titolo sportivo del team d'Eccellenza.

La notizia, in questo caso, non puo' lasciare indifferenti in quanto gia' lo scorso anno il calcio cittadino ha rischiato di scomparire, salvato in extremis proprio dal ripensamento del presidente Dell'Abate che, inizialmente, aveva deciso di mollare perchè non supportato da altre forze economiche. Poi, come detto, il ripensamento ed il rinnovato impegno nella Societa' tricasina (grazie anche al supporto della politica locale) che sembrava dovesse proseguire anche nel futuro prossimo con l'auspicato ingresso di altre forze imprenditoriali come conferma lo stesso Dell'Abate ad Antonio Andrea Ciardo della Gazzetta del Mezzogiorno:

"La permanenza in Eccellenza mi aveva ad un certo punto infuso coraggio ad inseguire una prospettiva di rafforzamento della società - ha dichiarato l'ormai ex numero uno rossoblu - Gli entusiasmi suscitati dalla galoppata vincente per tutto il girone di ritorno mi avevano dato convinzione che forse avrei potuto trovare nuove forze che mi potessero affiancare. Tuttavia, sin dalle prime settimane successive alla fine del campionato, avevo invitato sia il tecnico sia i giocatori a sentirsi liberi di accasarsi in altre società, perché le prospettive per il Tricase non lasciavano presagire nulla di positivo.
Ho intavolato anche incontri con forze imprenditoriali al di fuori di Tricase, ma ho dovuto prendere atto che non c’erano i margini per una trattativa positiva per il futuro della società".

Sfumate, dunque, le speranze di un nuovo e cospicuo supporto economico per ridare il meritato lustro al calcio cittadino, il presidente Dell'Abate non ha piu' avuto dubbi: "Ho consegnato il titolo sportivo nelle mani del sindaco Antonio Musarò - ha proseguito amareggiato Dell'Abate -  perché le difficoltà economiche ancora pendenti per il campionato passato non mi consentono di assicurare il prosieguo dell’attività sportiva per il campionato prossimo. Lascio e non avrei voluto farlo, perché essere stato giocatore prima e presidente poi del mio Tricase sono state esperienze gratificanti".

Dichiarazioni, dunque, che non lasciano ombra di dubbio e che gettano nello sconforto i tanti tifosi tricasini che già si interrogano incessantemente sul possibile acquirente del titolo sportivo e, di conseguenza, sul futuro del calcio cittadino.

E questa paura è confermata indirettamente dal dimissionario Dell'Abate.

I contatti avvenuti in precedenza con "forze imprenditoriali al di fuori di Tricase", infatti, sembra portino sulla strada di Taurisano e, soprattutto, del presidente Gianluigi Rosafio che, affiancato da un notissimo imprenditore cittadino, potrebbe riportare l'Eccellenza in casa granata dopo averla appena persa nell'appendice Playout delllo scorso massimo torneo regionale.

Ovviamente l'auspicio della Citta' di Tricase e, soprattutto, dei tifosi rossoblu è che queste "intuizioni" siano prive di fondamento e che si possa materializzare quanto prima un "salvatore della patria" che voglia accollarsi oneri ed onori come finora fatto da Michele Dell'Abate.
La palla, ora, passa al sindaco Musaro' (nella foto a destra) che in tempi ristrettissimi dovra' avviare una serie di consultazioni con gli imprenditori locali per scongiurare l'ennesima morte calcistica di una gloriosa Societa'.

Bisceglie: Ufficiale! Arrivano mister Ciullo e 5 atleti d'esperienza

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27 giugno 2010
di ALESSANDRO CIANI PASSERI
Novità importanti in casa Bisceglie Calcio che, dopo le varie riunioni susseguitesi nelle settimane scorse per trovare un solido assetto societario, vede giungere le prime importanti conferme.
E´ il presidente Domenico Galantino infatti ad annunciare i primi sviluppi per il calcio biscegliese, spazzando via un ondata di scetticismo che negli ultimi giorni aveva preoccupato i numerosi sostenitori stellati.

"Stiamo cercando di creare una società solida, che abbia dei progetti concreti e che innanzitutto abbia come base la lungimiranza e non il classico progetto annuale. Il nostro lavoro certosino alla ricerca di imprenditori locali disposti a collaborare è partito tempo addietro e sono certo che darà i suoi frutti. Allo stesso tempo siamo già attivi sul mercato per muoverci anzitempo con parsimonia e oculatezza con l´obiettivo di fare bene. Per fare ciò abbiamo individuato in Roberto Storelli il nostro operatore di mercato che con noi costruirà questo nuovo "giocattolo".

Non si sono fatti attendere i primi segnali ufficiali del lavoro certosino del club stellato e di Roberto Storelli. Il "neo" Ds, di comune accordo con il presidente, ha già piazzato i primi colpi per la nuova stagione.

Sulla panchina stellata siederà mister Totò Ciullo (nella foto in alto - Forzabisceglie.it), tecnico quarantaduenne nativo di Taurisano (Le).
Il neo trainer nerazzurro, tra i più richiesti sul mercato, nella passata stagione è stato principale artefice dell´insperata salvezza del Tricase Calcio, subentrando a stagione in corso e trasformando una squadra terzultima in classifica in un gruppo capace di disputare un girone di ritorno ad altissimi livelli .
Nel proprio bagaglio d´esperienza da tecnico, mister Ciullo annovera stagioni in Eccellenza con Taurisano (Play off raggiunti), Nardò (salvezza), Locorotondo (Play Off raggiunti) e Lavello in Interregionale. Non tarscurabile il biennio in Lega pro come secondo di mister Giuseppe Palumbo con Paganese e Melfi nelle stagione 2007/2008 e 2008/2009.

Le novità in casa stellata però non terminano qui: il Ds neroazzurro ha chiuso le trattative con ben cinque atleti di comprovata esperienza.
Arrivano l´estremo difensore Massimo De Blasio (nella foto a destra), putignanese classe 1975 con alle spalle una carriera ricchissima fra Lega Pro e Interregionale. Nella scorsa stagione tra le fila dell´Audace Cerignola, il portiere barese in passato ha vestito diverse maglie fra le quali quelle di Savoia, Manduria, Tricase, Taurisano, Toma Maglie, Vis Pesaro, San Severo, Fidelis Andria, Real Altamura, Francavilla in Sinni, arrivando a totalizzare 49 presenze in C2 e oltre 200 in serie D.

In difesa Ciullo avrà a disposizione il roccioso difensore centrale Mauro Rizzo (nella foto a destra), classe 1984 nella passata stagione tra i baluardi insormontabili del Tricase. Per il neo corazziere neroazzurro un passato importante nel professionismo con le maglie di Lecce (1 presenza in serie A), Bellaria Igea Marina (C2), Racanatese, Andria Bat (3 stagioni) e Melfi.

Sempre sull´asse Tricase-Bisceglie arriva il centrale Davide De Icco(nella foto a sinistra con la maglia del Grottaglie) , classe 1982. Cresciuto calcisticamente nel Monza, De Icco ha militato anche in C2 a Martina Franca e per ben quattro stagioni a Manduria in D; poi Francavilla sul Sinni prima del biennio a Casarano dove reaggiunse la finale Play Off nel 2007/2008 (persa con il Bisceglie) e la vittoria del campionato nel 2008/2009. Lo scorso anno un inizio di stagione a Grottaglie prima della chiamata di mister Ciullo a Tricase.

Nella fase mediana di centrocampo arriva un altro salentino, ovvero il trentatreenne Andrea Manco (nella foto a destra). Centrocampista di "quantità", incontrista vecchio stampo, Manco è un altro pezzo pregiato giunto da Tricase (squadra della sua Città). Nel suo score calcistico si annoverano, oltre ad una lunga trafila nelle giovanili dell´U.S. Lecce, le stagioni in C con Tricase e Latina, nonché tanta serie D con Lavello, Villacitro, Nardò, Sapri, Francavilla sul Sinni, Casarano e Gaeta.

Sempre nella zona nevralgica del campo giunge una vecchia conoscenza dei tifosi stellati, ovvero tal Sabino Sardella (nella foto a sinistra) da Barletta. Nerazzurro nel campionato 2008/2009 (quello disputato a porte chiuse ed in campo neutro), il forte regista barlettano, classe 1976, nella passata stagione ha vestito le casacche dello Stefanizzi Sogliano e successivamente del Fortis Murgia, squadra con la quale è approdato in serie D.
Il passato calcistico di Sardella è di primordine: innumerevoli i campionati disputati nei massimi tornei dilettantistici. Tra le principali piazze che lo hanno visto protagonista citiamo Gallipoli, Frosinone (serie C), Barletta, Pro Patria, Potenza (Serie C), Saronno (serie C), Isernia, Lucera, Cerignola, Francavilla Fontana, Noci.

Colpi importanti quindi per il nuovo Bisceglie, sicuramente tra le prime società ad essersi mossa sul mercato per assicurarsi atleti di un certo spessore ed esperienza che possano contribuire a svolgere una stagione senza sofferenze.

"Non è facile ricostruire da zero dopo quanto successo nella passata stagione - ha asserito il Ds Roberto Storelli (nella foto a destra) - . Di comune accordo con la società, ci stiamo mettendo tutto l´impegno e la professionalità possibile per ricreare entusiasmo e solidità in una piazza e per un sodalizio che sicuramente merita una squadra degna degli anni di storia che ha alle spalle. Abbiamo puntato su un allenatore giovane ma allo stesso tempo con un bagaglio di esperienza importante che ha sempre ben fatto nelle piazze in cui ha allenato. Con lui sono giunti degli atleti che già si conoscono e che possono formare lo zoccolo duro di questa squadra. Il nostro mercato chiaramente non è ancora terminato. Stiamo ora valutando un paio di atleti per il reparto d´attacco e successivamente provvederemo a completare la squadra con altri innesti e con giovani di belle speranze provenienti da società professionistiche con le quali ho già avviato dei contatti."

Parlando di possibili conferme Storelli pare non avere dubbi
"Rifondazione è stata la parola d´ordine alla base della nuova società. A parte le certe conferme degli under Bufi e Ruggiero, valuteremo con mister Ciullo chi poter trattenere.Vedremo.... "

Intanto il presidente Galantino fa sapere
"Il nostro primo obiettivo è ricostituire il settore giovanile, elemento imprescindibile per una società sportiva".

I tifosi possono stare tranquilli quindi. La macchina organizzativa del nuovo Bisceglie Calcio è già in moto e potrebbe portare ad ulteriori novità nei prossimi giorni.

Copertino: Bomber De Benedictis vuole restare in rossoverde

26 giugno 2010
di ANTONIO CALO'
C’è chi lo vorrebbe destinato a lasciare il Copertino per accasarsi in un altro club d’Eccellenza o di serie D, ma il centravanti Angelo De Benedictis (nella foto), bomber in grado di garantire costantemente un buon bottino di gol, è pronto a giurare fedeltà al club rossoverde presieduto da Maurizio Fanuli.

«Quando, a fine stagione la società ha ordinato lo sciogliete le righe, ci siamo impegnati tutti a dare la priorità della nostra scelta al Copertino – dice Angelo De Benedictis – Ciascuno di noi ha accettato di attendere una chiamata della dirigenza prima di assumere impegni con altri».

L’attaccante siciliano vuole restare alla corte del presidente Fanuli.
«A Copertino mi sono trovato sempre benissimo ed ho avuto la fortuna di lavorare in una società seria ed organizzata, composta da dirigenti competenti – sottolinea De Benedictis – Il mio desiderio, quindi, è quello di proseguire il mio cammino qui. Aspetto tranquillamente di ricevere una convocazione da parte dei responsabili per rinnovare l’intesa. Il presidente ha già deciso di restare sulla tolda di comando anche l’anno prossimo – aggiunge De Benedictis – Suppongo che ora si tratterà innanzitutto di stabilire il budget entro il quale muoversi nel pianificare l’annata ventura e poi di mettere nero su bianco con l’allenatore. Subito dopo ci sarà il contatto con noi atleti».

De Benedictis ritiene che il Copertino sia nelle condizioni di puntare in alto anche nel prossimo campionato d’Eccellenza.
«Ovunque spirano venti di crisi ed in un situazione del genere un club come il Copertino, che ha sempre agito con oculatezza e rispettando gli impegni assunti, ha l’occasione di muoversi sul mercato riscuotendo credibilità – sostiene il centravanti trapanese – Insomma, esiste la possibilità di allestire un complesso competitivo ai massimi livelli senza fare follie e, conoscendo l’abilità del presidente Fanuli e dei suoi collaboratori nello scegliere gli uomini sui quali puntare, ritengo che il team rossoverde sarà tra i grandi protagonisti del prossimo torneo. Se si considera che l’anno scorso siamo arrivati quinti – conclude De Benedictis – Con pochi ritocchi mirati il Copertino potrebbe essere da primissimi posti ed io spero di avere l’opportunità di essere ancora utile alla causa rossoverde».

(G.d.M.)

Racale: Il neo DS Elio Tresi punta sugli argentini

26 giugno 2010
di ANTONIO CALO'
Continuano a ritmi serrati i colloqui di Elio Tresi, neo direttore sportivo del Racale, per allestire la squadra che dovrà cimentarsi in Eccellenza per la prima volta nella storia del club e che dovrà farlo con obiettivi di primo piano.
L’esperto dirigente (il primo a sinistra nella foto) da poco giunto alla corte del presidente Salvatore De Lorenzis sta sondando il mercato argentino, che conosce benissimo e dal quale ha spesso pescato pezzi pregiati
Tra gli atleti sudamericani nel mirino di Tresi e del Racale ci sarebbero pure tre giocatori che il neo direttore sportivo biancazzurro ha ingaggiato per il Real Squinzano l’anno scorso.
Si tratta del portiere Jorge Martegani (classe ‘83, che ha disputato 26 incontri), del centrocampista Sebastian Pistelli (classe 1982, 22 presenze) e dell’esterno Nahuel Hector Scala (classe 1984, 27 presenze).
Su questi ultimi due elementi, nel corso della stagione passata, ha espresso parole d’elogio proprio l’allenatore Francesco Rollo, che dirigerà il Racale in Eccellenza, dopo averlo guidato alla vittoria del campionato di Promozione.

Pistelli è un centrocampista poco appariscente, ma abile nel dettare i ritmi della manovra, dando un contributo significativo anche in fase d’interdizione. Pare che piaccia anche al Nardò.
Scala, a sua volta, può agire da esterno sinistro o da trequartista ed è bravo a saltare l’uomo, ispirando l’ultimo passaggio o concludendo in porta direttamente. [...]
Infine il Racale ha concluso l’ingaggio del classe 1993 Pasquale De Simone (nella foto a destra con mister Rollo).

(G.d.M.)

Liberty Molfetta: Nicola Canonico ad Andria, è fatta!

26 giugno 2010
di ALDO LOSITO
Non ci sono conferme dalla società, ma l’accordo con il nuovo socio Nicola Canonico (nella foto) è stato sottoscritto in maniera definitiva davanti ad un notaio
L’imprenditore barese entra al 50 % nel sodalizio andriese e quasi certamente sarà il nuovo presidente.
Per l’ufficialità delle nuove cariche bisognerà aspettare sabato mattina, quando si riunirà il consiglio di amministrazione della società (riunione saltata a causa dell'assenza di uno dei membri del CdA n.d.R.). 
Sempre nel week end è in programma la prima comunicazione ufficiale del sodalizio (una conferenza stampa) sulle rilevanti novità societarie che daranno il via libera al mercato. Intanto, il direttore sportivo Riccardo Di Bari è a Milano dove si stanno discutendo le comproprietà [...].

(G.d.M.)

Manduria: Primi spiragli positivi. Quasi fatta con mister Beppe Mosca

26 giugno 2010
di IVAN LUPO
Sembra finalmente avviarsi verso una soluzione positiva la crisi societaria che vede coinvolto il Manduria Sport dal termine della scorsa stagione agonistica.
Il rientro delle dimissioni del presidente Cosimo Giannini, unito al lavoro caparbio e costante del Comitato "Pro Manduria" e ad un possibile ritorno in sella della famiglia Leone (probabilmente da gennaio 2011) stanno, di fatto, producendo sviluppi interessanti per la Societa' di Palazzo degli Imperiali.
La notizia delle ultime ore è di quelle che stanno scaldando non poco la piazza tarantina: a guidare il team biancoverde nel prossimo torneo di Eccellenza pugliese sara', quasi certamente, mister Beppe Mosca (nella foto), tecnico siciliano ormai trapiantato da diversi anni nel Salento, che con la "Citta' del Primitivo" ha sempre avuto un feeling particolare.

L'allenatore, infatti, ha gia' raggiunto un'intesa verbale con la Societa' manduriana e nei prossimi giorni dovrebbe mettere il tutto nero su bianco accettando l'ennesima sfida della sua carriera.

L'ex tecnico di Galatina, Lucera e Copertino ha voglia di rimettersi in gioco dopo un'anno di silenzio rotto solo per 5 giornate (quando venne chiamato a rilevare Dario Levanto alla guida di un Sogliano all'epoca decisamente "in bambola") e Manduria sembra essere la piazza ideale visto anche l'ottimo ricordo lasciato dal tecnico nelle stagioni 2001/2002 e 2002/2003 quando, da attaccante, vesti' la maglia biancoverde nelle due annate in serie D.
A Manduria (e non solo) c'è ovviamente da fare i conti con un budget decisamente limitato e, soprattutto, con la rifondazione societaria che vuol dire, di conseguenza, ricostruire da zero l'intera squadra puntando molto sui giovani emergenti pugliesi.
E, in quest'ottica, si inquadra anche l'arrivo (ormai cosa fatta) in qualita' di Responsabile dell'area tecnica di Giuseppe Pastorelli, ex responsabile del settore giovanile del Taranto calcio, che porterebbe a Manduria diverse giovani promesse del calcio regionale che crescerebbero sotto la cura costante dell'esperto DT e con i consigli e gli esempi di alcun senior di categoria su cui mister Mosca e la Societa' starebbero gia' puntando. I nomi ovviamente al momento sono tutti "top secret", ma l'arrivo del tecnico siciliano e, al contempo, di Pastorelli sembrano essere decisamente un ottimo punto di partenza per una societa' che, con un buon progetto biennale o triennale, potrebbe rilanciarsi nel calcio che conta.
I tifosi biancoverdi sembrano avallare le scelte (ancora ufficiose) del Manduria Sport: nei giorni scorsi, infatti, sembra ci sia stata un'impennata degli abbonamenti per la prossima stagione.
Il tutto dunque riconduce ad una ripartenza ragionata ed oculata che possa permettere alla Societa' biancoverde di non fermarsi ad una singola buona stagione per poi ritrovarsi a fine torneo con interrogativi pesanti ed  inevitabili. Le prime notizie ufficiali sono attese per i primi giorni di luglio.  

Lucera: Gianni Pitta scrive al Sindaco: "Da solo non ce la faccio"

26 giugno 2010
Comunicato Lucera Calcio
Riportiamo integralmente la lettera aperta che il presidente del Lucera Calcio, Gianni Pitta (nella foto), ha scritto al primo cittadino della citta' sveva, Pasquale Dotoli, per ribadire (se ancora ce ne fosse bisogno) l'urgente necessita' di reperire altre forze economiche in grado di supportare e non far scomparire il "progetto Lucera".

Gentilissimo Sindaco,
so che mi permetterai di chiamarti Pasquale per l'amicizia che intercorre tra di noi, e so anche che non hai affatto sottovalutato il mio grido d'allarme per le difficoltà che sono sopraggiunte nella gestione della Società U.S.D. Lucera Calcio.
La crisi finanziaria è ormai un dato di fatto comune a tutte le Società calcistiche della nostra provincia, (vedi Foggia e Manfredonia), e io non ho più argomenti per cercare di spiegare quello che ormai tutti sanno, gestire una Società di calcio è diventato un onere troppo gravoso per un solo imprenditore, ed in questo momento di crisi economica credo che tutti debbano farsi carico di mantenere alto l'orgoglio calcistico di questa città. In questi giorni precedenti alla scadenza dell'iscrizione al campionato, sono preso dall'ansia della prospettiva che Lucera non avrà più una squadra di calcio, e per chi come me ha passione per questa città, la prospettiva è davvero angosciante.
Qualcuno potrebbe dire che il calcio non è certo un problema prioritario, a questi rispondo dicendo che una Società di calcio a questi livelli, è innanzitutto un ammortizzatore sociale, in grado di dare risposte alle esigenze primarie di tantissimi giovani che in alternativa, avrebbero solo la strada e il marciapiede per soddisfare le loro necessità di aggregazione e socialità.

Carissimo Pasquale, rimandare a domani quello che potremmo fare oggi, è un lusso che non possiamo permetterci, non basta la buona volontà, occorre essere decisi ed affrontare questo problema così come stai affrontando i tanti problemi della nostra città.
Non voglio più parlare del passato e di quello che abbiamo dato in questi dieci anni per il calcio a Lucera, voglio invece guardare al futuro e lo voglio fare ancora fiducioso che tutto questo lavoro e questi sacrifici, non vadano dispersi per non aver preso sul serio le mie parole. Se ce ne fosse ancora bisogno, te lo ripeto, non posso più permettermi di affrontare un campionato come quello di Eccellenza, e credo sia giusto che una decina di imprenditori, escano fuori dalle loro logiche economiche e si lasciano coinvolgere in un progetto che potrebbe essere davvero il trampolino di lancio per l'intera città.