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MANDURIA / Situazione precipitata. I calciatori se ne vanno

05 novembre 2010
di GIOVANNI GULLI
Si aggrava la crisi societaria del Manduria calcio.
Nonostante gli appelli fatti dalla dirigenza dimissionaria e finanche dal Sindaco della cittadina messapica, Dott. Tommasino, tutto è caduto nel vuoto.
Alla ns. redazione è pervenuto, nelle prime ore della mattinata odierna, un comunicato stampa che integralmente riportiamo:


“Visto che questa società aveva lanciato degli appelli all'Amministrazione Comunale, affinché potesse sensibilizzare gli operatori economici locali;
visto che gli attuali dirigenti avevano consegnato il titolo giorno 06/10/2010 al Sindaco di Manduria;
visto che nessun imprenditore fino a questo momento è interessato al Manduria calcio;
questa dirigenza, tra l'altro dimissionaria, nonostante gli sforzi compiuti fino a questo momento, per mantenere su una squadra dignitosa, con notevoli esborsi di denaro, non può continuare a reggere i costi di gestione della società.
Pertanto tutti i calciatori, non potendo aspettare le spettanze arretrate, hanno deciso di rientrare nelle loro residenze.
Quanto sopra per conoscenza”

Il quadro che emerge è decisamente sconfortante.  L’allenatore Beppe Mosca (Foto Lucia Melcarne), contattato nell’immediato, ha confermato che da ieri sta allenando la juniores ed ha espresso non poche critiche nei confronti del silenzio manifestato dagli imprenditori locali.

Il presidente dimissionario, Cosimo Giannini, ha ribadito che a Manduria “Il calcio non deve morire. Insieme al sottoscritto, persone come Cosimo Rossetti, Carlo Scialpi, Beppe Dilonardo, Antonio Lomartire, Giovanni Carrozzo, Peppe e Michele Erario, Antonio Buccolieri, Bruno Perrucci come tifoso e non come d.s., garantiscono che, in ogni caso, andranno avanti con la juniores.
All’atteggiamento manifestato da buona parte dei calciatori (che sono tornati realmente a casa, n.d.r.), si sono discostati i calciatori Calò, Dilonardo, Spina, Chiego, Fanuli, Pecoraro e Petrachi (su quest'affermazione clicca qui e leggi le successive reazioni dei calciatori) che hanno sposato il progetto di questa pur dimissionaria dirigenza che, ribadiamo, quanto meno intende salvare il titolo sportivo nella città”.

Ora la situazione è veramente critica. E ci sarebbe da interrogarsi sul perché si sia arrivati a tanto e su quali scenari si possono aprire.
Di imprenditori che hanno fatto passerella al “Dimitri” domenica scorsa, allorché il Manduria ha battuto il Vieste per 3-0, se ne sono visti. Ma quello che non è dato comprendere è il perché rimangano in silenzio, nonostante gli appelli fatti anche dalle massime autorità cittadine, prima citate.
Sarà forse perché si tende, come spesso accade in queste situazioni, ad attuare un gioco al ribasso? Staremo a vedere.
La tifoseria biancoverde e chi ha realmente a cuore le sorti del calcio a Manduria attende risposte.

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