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Nell'inchiesta della DIA anche tre Societa di Eccellenza pugliese

22 ottobre 2010
di GIANFRANCO LATTANTE
Mafia e pallone. L’allarme lanciato dal procuratore Cataldo Motta nell’intervista pubblicata lunedì da Quotidiano si basa anche su una informativa redatta dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia.
«Nella sola provincia di Lecce ci sono otto squadre che nelle loro compagini sociali contano personaggi discutibili sotto il profilo giudiziario - ha rivelato il procuratore -. In alcune ci sono persino dirigenti condannati per associazione mafiosa».

Nell’informativa di tre pagine, scritta dagli investigatori della Dia, ci sono i nomi delle società, i dirigenti ritenuti “a rischio”, i collegamenti con i personaggi legati ai clan. La Dia ha realizzato una sorta di mappa delle società di calcio “inquinate” o verso cui si rivolgerebbero le attenzioni della criminalità.
Un’indagine simile, ma a livello nazionale, è stata elaborata da Libera, l’associazione contro tutte le mafie di don Luigi Ciotti che ha stilato un dossier sulle mafie nel pallone e sulle infiltrazioni dei clan nel mondo del calcio.

«Lo scopo - si legge nell’informativa della Dia di Lecce - non è solo quello di riciclare denaro di provenienza illecita, ma di poter usare le squadre di calcio che militano nelle categorie dilettanti come volano politico, attingendo al bacino di voti dei tifosi in occasione delle elezioni amministrative, in modo da far eleggere propri rappresentanti e poter influenzare la vita politica locale».
Per ora è solo un sospetto. E come tale va considerato.

Nella lista “nera”, stilata dalla Dia e poi trasmessa in Procura, compaiono le squadre di calcio del Racale, del Poggiardo, del Taurisano, dello Squinzano e del Galatina. I sospetti degli investigatori in alcuni casi riguardano i presidenti dei sodalizi sportivi, in altri casi, invece, tengono conto della presenza intorno alla dirigenza delle società di personaggi già noti per i loro trascorsi negli ambienti della criminalità organizzata.
L’informativa della Dia è del gennaio scorso. E gli investigatori hanno riportato anche alcune voci di mercato che circolavano allora e che sono relative all’interessamento di un imprenditore del Sud Salento, che è presidente di un’altra società “chiacchierata”, pronto a rilevare il titolo sportivo del Tricase. Nell’orbita dello stesso imprenditore ci sarebbe anche un’altra squadra, il Sogliano Cavour, attraverso i rapporti con uno dei dirigenti. [...]

(Nuovo Quotidiano di Puglia)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

solo per complimentarmi con il signor Lattante autore dell'articolo, forse l'articolo più equilibrato letto finora.

United ha detto...

attenti a giudicare, si parla di un'informativa DIA che prende in esame anche la partita RACALE - SQUINZANO dell'anno scorso, partita, sempre secondo la DIA, giocata sul campo neutro di Sogliano per motivi di "ordine pubblico".
Niente di più falso, lo stadio comunale di Racale era da mesi inagibile per lavori di rifacimento del manto erboso e le partite del Racale (contro il Martina, lo Squinzano, l'Alberobello) si sono giocate tutte a Sogliano. Solo dopo due mesi dalla partita contro lo squinzano il Racale ha giocato sul suo terreno di gioco.
si parla anche che non sono successi incidenti perchè sugli spalti dello stadio di sogliano girava voce che un boss di squinzano aveva detto che non dovevano scoppiare incidenti...niente di più falso, non c'è stata nessuna voce ed era praticamente impossibile il contatto tra tifosi, da notare che a squinzano nella partita di ritorno ci sono stati scontri tra le due tifoserie...dov'era il boss che ordina che non ci devono essere scontri?
piano prima di giudicare...e un pò meno di superficialità (e non mi riferisco all'autore di questo servizio).

United ha detto...

un'ultima cosa...queste notizie sono state pubblicate in contemporanea all'uscita del libro "le mafie nel pallone" scritto da un giornalista, e questo libro veniva pubblicizzato sulle pagine del giornale che contemporaneamente riportava le notizie sull'infiltrazione mafiosa nel calcio.
siccome il giornale di cui sopra non è nuovo a questo tipo di "giornalismo" (vedi il caso del delitto Basile ad Ugento quando il giornale si schierò apertamente con la tesi del complotto politico - alla fine rivelatosi sbagliata - e contemporaneamente si pubblicizzava il libro sul caso uscito in contemporanea e scritto da una giornalista) meglio andare coi piedi di piombo e aspettare le decisioni della magistratura prima di giudicare.

admin ha detto...

X TAURISANO CLUB:

Ti preghiamo vivamente di non postare più commenti come quelli precedentemente cancellati (e sai a cosa ci riferiamo). Detti commenti sono altamente passibili di denuncia perchè diffamatori in quanto, come sottolineato dall'utente "United", la notizia pubblicata dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da noi riportata fa riferimento ad un'informativa della DIA e non ad una sentenza definitiva verso le Società citate.
E' inutile scrivere commenti ANONIMI qui anche perchè le persone da te citate potrebbero tranquillamente denunciarti per calunnia visto che non c'è alcuna sentenza di condanna in merito.
La sede per riportare quello che hai scritto (e che abbiamo cancellato) non è certo questo sito.
Ti ringraziamo in anticipo se comprenderai i motivi per i quali abbiamo cancellato i tuoi messaggi.

TAURISANO CLUB ha detto...

x admin:
ok scusami ammetto di aver sbagliato