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Manduria - Vieste 3-0

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Dopo otto giornate ritorna al successo il Manduria conquistando un rotondo successo su un Vieste apparso distratto e poco incisivo. Il ritorno al gol di Serri, il raddoppio di Rizzi e la prima rete in biancoverde di Ciccarelli regalano al team di Mosca un meritato 3-0. Di seguito le cronache del match dai due punti di vista


   DAGLI SPALTI  BIANCOVERDI

31 ottobre 2010
di GIOVANNI GULLI
MANDURIA - Il Manduria liquida con un perentorio 3-0 un Vieste temuto alla vigilia ma che, agli atti della gara odierna, è apparso assolutamente irriconoscibile, rispetto alla squadra che fino a due domeniche fa, imponendosi in trasferta a Fasano, aveva destato in tutti gli addetti ai lavori un certo stupore.
Mosca imposta il suo 4-2-3-1 con Riontino e Calò a far da filtro tra centrocampo e difesa e, al centro dell'attacco, schiera il rientrante Scippo con Serri, Quaresimale e Fistetto a supporto.
Per contro, il tecnico del Vieste, Franco Cinque, deve fare a meno degli squalificati Ciuffreda e Colella, due assenze che, nell'economia dello scacchiere tattico dell'allenatore viestano, che prevede un accorto 5-3-2 di partenza, avranno non poche ripercussioni. (NELLA FOTO: LEO SERRI CONTRASTATO DALLA DIFESA VIESTANA - Foto Stefania Aresta)

Il film della gara comincia con un Manduria chiamato a fare la partita e a cercare di dare una svolta a questa stagione cominciata terribilmente in salita. Ci provano dalla distanza Serri, Quaresimale e Scippo, ma Bua si fa trovare sempre pronto all'uscita e, per la verità, non corre seri pericoli, almeno fino a quando Scippo lo trafigge con un colpo di tacco al 17' , finalizzando un passaggio filtrante dalla destra di Serri. Nella circostanza, però, su segnalazione del primo assistente, Boccassini di Molfetta, il direttore di gara, Panarese di Lecce, annulla la marcatura.
Se Paolo Augelli sulla destra incide molto sulle trame offensive dei padroni di casa, bloccando sistematicamente le loro iniziative, il suo omologo di ruolo, Sollitto, sulla sinistra, ha invece un gran da fare su un ispirato Serri.
Il Vieste, sornione come sempre, si rende pericoloso al 26' quando Gentile entra in area dalla sinistra e chiama Pecoraro alla respinta in angolo.
Sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, invece, il numero nove di mister Cinque intercetta benissimo la sfera e manda la stessa a sfiorare il palo alla sinistra di Pecoraro, proteso in tuffo.
Due minuti dopo (36'), il Manduria passa. L'azione parte dai piedi di Rizzi che dalla sinistra serve Quaresimale che, da posizione centrale, serve il pallone dal limite dell'area a destra per Serri, praticamente dimenticato dalla difesa foggiana che si preoccupa di più del possessore di palla e va a marcarlo in tre. Il trequartista di Mosca ha tutto il tempo di prendere la mira e trafiggere un incolpevole Bua con un tiro a mezza altezza sul secondo palo.
Il vantaggio mette le ali ai piedi dei giocatori di Mosca e la reazione del Vieste non c'è. Cinque cambia la difesa portandola a quattro uomini con la speranza di agevolare il centrocampo ma di conclusioni dalle parti di Pecoraro non se ne vedono. Gli avanti viestani, Rocco Augelli e Gentile, si scontrano a più riprese con un Anglani che, da tre gare a questa parte, è tornato ai livelli di inizio stagione e con un Ciccarelli in aiuto e un Riontino e Quaresimale in fase di impostazione decisamente di buon livello.

Ad inizio di ripresa Quaresimale al 48' suona la carica con un tiro che chiama in causa Bua che respinge. Seconda indecisione fatale al Vieste al 56'. Serri se ne va sulla destra, lato corto dell'area; cross al centro dove Scippo, pur lasciato quasi libero da marcatura, non riesce a deviare sotto rete; nessuno dei viestani si avvede dell'arrivo di Rizzi dalla sinistra che ha la libertà di prendere la mira e mettere dove Bua non può arrivare. 2-0 e il Vieste scompare dal terreno di gioco.
La difesa degli uomini di Franco Cinque, in quintetto o quartetto, oggi proprio non è in giornata. Gli unici a provare di tenerla in piedi sono il portiere Bua e un indomito Paolo Augelli.
Nulla però possono entrambi al 65'. L'azione del Manduria è tambureggiante. Tiro dal limite di Quaresimale che Bua, in parte anche disturbato dal vento, devia; la palla sbatte sul palo alla sua destra dove c'è un appostato in solitudine Ciccarelli che ribadisce in rete. 3-0 e la gara, in pratica, finisce qui.
Per la cronaca, vanno segnalate solo due conclusioni viestane nel finale. Al 73' Vairo dal limite con un tiro teso trova la deviazione fortuita di Rizzi che, pur spiazzando Pecoraro, fa in modo solo che la palla termini in angolo. Tre minuti dopo ci prova anche Paolo Augelli che impegna Pecoraro alla deviazione in angolo.

A fine gara, Franco Cinque, pur rabbuiato per la sconfitta, effettua una disamina lucida e serena della gara. “Eravamo privi di titolari di ruolo e i sostituti non sono, per loro stessa caratteristica, all'altezza. Ho cercato di reinventarmi la difesa e anche dopo l'uno a zero del Manduria non sono riuscito a trovare la quadratura. Questa, del resto, è una squadra composta da giocatori che, per la quasi totalità, non hanno mai affrontato questo tipo di campionato”. Gli chiediamo su che cosa dovrà lavorare dopo la doppia sconfitta consecutiva, col Tricase domenica scorsa e col Manduria, oggi, due gare in cui la sua formazione ha incassato cinque gol non mettendone a segno alcuno. “Sicuramente, dopo queste due sconfitte, dovrò lavorare molto sull'aspetto psicologico. Sono quasi tutti ragazzi e di sicuro questa doppia sconfitta non deve lasciare in loro tracce sotto il profilo del morale. Il Vieste ha l'obiettivo solo di salvarsi e questo è quello che deve contare”.
In casa Manduria, se Mosca, dal canto suo, è soddisfatto del punteggio e della vittoria, tiene ancora banco la questione societaria, che vede sempre l'attuale presidente, Cosimo Giannini, ancora dimissionario.
Allo stadio, tra le altre cose, si è registrata la presenza dell'ex presidente del Taranto, Gigi Blasi, e di alcuni suoi noti collaboratori. Chissà che non possano esserci novità nei prossimi giorni.
Domenica prossima, intanto, trasferta impegnativa per la squadra biancoverde che se la dovrà vedere con il Sogliano mentre il Vieste affronterà il quotato Locorotondo che in classifica vanta un solo punto in più dei foggiani.


   DAGLI SPALTI  BIANCOAZZURRI

31 ottobre 2010
di SANDRO SIENA
MANDURIA - All'indomani della sconfitta interna di domenica scorsa ad opera del Tricase, si attendeva per oggi una prova di carattere per dimostrare che la pessima prestazione di 7 giorni fa era da archiviare come un episodio, una buccia di banana su cui la squadra era scivolata.
Ma qualcosa non è andata per il verso giusto tanto che i padroni di casa hanno meritato di chiudere il match con il rotondo risultato di 3-0 a proprio favore. (NELLA FOTO: UN PENSIEROSO FRANCO CINQUE - Foto Lucia Melcarne)
La sconfitta odierna brucia ancor più se si considera che arriva da una squadra la cui società è dimissionaria e in cui si assiste alla fuga dei propri calciatori, buon ultimo il portiere Scarcia, titolare inamovibile fino a domenica scorsa ma che in settimana ha rescisso il contratto.
Più difficile del previsto si è dimostrata l'impresa di sostituire Colella e Ciuffreda, i due giocatori squalificati per questa giornata: Stramaglia e Barbone non sono riusciti ad entrare in partita, lasciando spesso campo libero alle offensive avversarie, soprattutto sulla altrui fascia destra, quella (per intenderci) solitamente presidiata da Ciuffreda.

Il Manduria era riuscito a mettere la palla nel sacco già nei primi minuti di gioco ma l'arbitro Panarese di Lecce aveva annullato la segnatura per la posizione di fuorigioco del giocatore di casa che era riuscito ad insaccare deviando di tacco il pallone.
Dopo un inizio di marca manduriana, con maggior possesso palla che aveva prodotto solo azioni di scarsa pericolosità, nella fase centrale della prima frazione di gioco Maurizio Gentile era stato bravo a impensierire la difesa locale per ben due volte: dapprima al 26mo quando costringeva il portiere Pecoraro a parare una gran botta sul primo palo, e al 34mo quando di testa mandava la palla di poco fuori.
Passavano solo due minuti e il Manduria sbloccava il risultato con Serri che riceveva un pallone sulla parte destra dell'area ed indisturbato trafiggeva il portiere Bua.

Al ritorno dagli spogliatoi era sempre il Manduria a rendersi pericoloso già al terzo con Quaresimale che sfruttava un tentennamento di Barbone e si involava in area per scagliare un tiro che andava a lambire il palo più lontano.
Ma il raddoppio giungeva pochi minuti dopo, esattamente all'11': discesa di Serri sulla fascia sinistra e cross a tagliare il campo per Rizzi appostato sul versante opposto che, libero da ogni marcatura, riusciva a mettere il pallone alle spalle dell'incolpevole Bua.
L'Atletico Vieste, alle corde, era costretto a subire la terza rete al 20' quando Bua riusciva a ribattere una prima conclusione da lontano, a deviare sul palo la susseguente ribattuta, ma nulla poteva sul tap-in vincente di Ciccarelli.

Dall'analisi di questa partita, preoccupano le amnesie difensive che hanno caratterizzato tanto le reti quanto le azioni pericolose dei padroni di casa: ad aver deluso è quel reparto arretrato che aveva ben figurato nelle prime dieci giornate e che aveva permesso al Vieste di fregiarsi del primato di difesa meno perforata del campionato, primato da quest'oggi in mano al Martina (6 gol subiti contro 8).
Altra nota dolente giunge dalle troppe ammonizioni finora accumulate e che stanno diventando decisive in questo periodo delicato della stagione: Corbo rientrava oggi dopo aver scontato un turno di squalifica domenica scorsa, oggi erano assenti Ciuffreda e Colella (per quest'ultimo lo stop non è giunto per aver totalizzato 4 ammonizioni ma per espulsione diretta) e domenica prossima mancherà Paolo Augelli, arrivato anche lui a quota 4 cartellini gialli.
Unica nota positiva della giornata è caratterizzata dal ritorno in campo di Pasquale Trotta, all'esordio stagionale dopo aver smaltito un brutto infortunio che lo ha costretto a portare una fasciatura rigida fino a 3 settimane fa.
Per Franco Cinque si prospetta una settimana di duro lavoro, soprattutto sotto l'aspetto psicologico, per preparare al meglio la squadra alla difficile gara di domenica prossima, quando al "Riccardo Spina" sarà ospite il Victoria Locorotondo che sopravanza il Vieste di un punto in classifica.




MANDURIA SPORT
Pecoraro, Spina, Rizzi (83' Petrachi), Riontino, Anglani, Ciccarelli, Serri, Calò Scippo, Quaresimale (88' Manco), Fistetto (59' Gianfreda). A disposizione: Chiego, Ferrara, Gioia, Stefàno. Allenatore: Beppe Mosca

ATLETICO VIESTE
Bua, Augelli P., Sollitto, Vairo, Corbo, Stramaglia, Augelli R. (86' Stoppiello), Zoila, Gentile, Barbone (59' Trotta), Marino (78' Santoro). A disp: Postiglione, Iannuzzo, Riontino, Favulli. Allenatore: Franco Cinque

Arbitro: Panarese di Lecce
Marcatori: 36' Serri, 56' Rizzi, 65' Ciccarelli
Ammoniti: Serri, Gianfreda, Anglani MAN / Sollitto, Gentile, Augelli Paolo VIE
Espulsi: nessuno
NOTE: Spettatori: 500 circa con rappresentanza ospite. Angoli: 8 per parte

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