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MANDURIA / Intervista a tutto campo a Leonardo "Leo" Serri

16 settembre 2010
di IVAN LUPO
Leonardo "Leo" Serri (NELLA FOTO), veloce esterno d'attacco in quota Manduria, è di sicuro tra i protagonisti principali di quest'inizio di stagione in Eccellenza pugliese. Nato a Fasano nel febbraio del 1987, è approdato quest'estate  alla corte di mister Beppe Mosca dopo ben 4 stagioni con la maglia del Locorotondo intervallate da una breve parentesi in C2 col Monopoli (qualche mese nella stagione 2008/2009).
Come dicevamo, Serri (o, come lo hanno soprannominato i suoi tifosi, "Effetto Serri") ha già stupito in positivo il suo nuovo tecnico ed i suoi nuovi tifosi grazie alle notevoli doti tecniche condite da uno score personale invidiabile in questa prima fase: 4 gol in altrettante gare tra Coppa e Campionato e marcature quasi sempre decisive.
Il "Quasi" deriva dall'ultima gara disputata dal Manduria domenica scorsa, il derby di Maruggio perso da Serri e compagni per 2-1. Inutile dire che il gol della bandiera è sempre opera sua, ma stavolta non è servito a far gioire i suoi tifosi come ci dice lui stesso.

Effetto Serri colpisce ancora, anche se stavolta il tuo gol non ha coinciso con una vittoria della squadra.
Purtroppo è così, anche a Maruggio ho lasciato il segno ma purtroppo questa volta non è servito a portare a casa i 3 punti. Sono veramente dispiaciuto...

Cosa è mancato al Manduria per far suo il derby col Maruggio?
Sicuramente abbiamo sbagliato l'approccio alla gara, anche se siamo stati puniti nelle uniche occasioni da gol che abbiamo concesso agli avversari. Sono certo, però, che questo stop inatteso ci servirà come stimolo.

Come hai visto la squadra in queste prime uscite tra Coppa e Campionato?
Mettendo da parte la giornata storta di domenica scorsa, ho visto sicuramente una squadra forte. Abbiamo grandi potenzialità, l'importante è non cullarci nei momenti positivi e prendere gli errori come lezione. Stiamo facendo un grande lavoro; nella prima domenica, ad esempio, abbiamo giocato contro il Racale mettendo letteralmente alle corde per 70 minuti una delle candidate alla vittoria del campionato. Il segreto è che nonostante questa squadra sia composta quasi esclusivamente da elementi nuovi sin dall'inizio abbiamo trovato il giusto feeling.

Parliamo un po' di te: quattro gol in quattro gare disputate. Hai deciso di non fermarti più?
Credo che l'importante sia fare bene in campo per la squadra, poi se i gol arrivano fanno sempre piacere.

Ti sei prefisso un obiettivo minimo stagionale di marcature?
Al momento non voglio pensarci, farò i conti a fine campionato.

Insistiamo. Facci una previsione.
Ok! Posso dirvi che il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra, dopo ciò che viene è tutto ben accetto.

In precedenza hai parlato di un feeling immediato tra di voi. Quanto pesa, secondo te, la guida di un tecnico come Beppe Mosca già ex trainer di tanti di voi?
Il mister Mosca è una grande persona e, come hai gia detto tu, altri lo hanno già avuto come allenatore. Per me, invece, questo è il primo anno e devo dire che è uno che ci tiene tantissimo. Avendo tra le mani una squadra di giovani stiamo facendo grandi cose ed il mister ci ha gia inculcato la mentalità giusta su come affrontare le gare. Se stiamo giocando bene un gran merito va a lui.

Una buona dose di gioventù, dunque, dettata soprattutto dalla crisi economica di tantissimi club. Che ne pensi dei tanti fallimenti di quest'estate e qual è la ricetta, secondo te, per evitare il ripetersi di certe situazioni?
Indubbiamente con la crisi che sta investendo il mondo del calcio molte squadre quest'anno hanno investito tanto sui giovani, tralasciando le squadre più blasonate tipo Monopoli, Racale, Martina e cosi via.
La causa principale dei tanti fallimenti secondo me sono gli stipendi alti; tanta gente scende di categoria per guadagnare di più (io non mi escludo) è questa una delle motivazioni principali visto che spesso le Società, soprattutto tra i dilettanti, non riescono ad onorare fino alla fine gli impegni economici presi.

Lasciamo per un attimo Manduria e parliamo di Eccellenza in generale. Proprio a causa dei vari fallimenti la riduzione a 16 squadre non si è avuta. Il Corato, però, nonostante il 13° posto in classifica è in Promozione e lo stesso Locorotondo, squadra con cui hai vinto i playout, deve ringraziare il ripescaggio del Francavilla. Come hai vissuto questa fase "burocratica" del campionato e che ne pensi della riduzione dell'organico dal 2011/2012
Riguardo al campionato a 16 squadre se n'è parlato tanto l'anno scorso e questa situazione l'ho vissuta di persona. E' inconcepibile che una squadra che vince i play out debba comunque retrocedere; prendo il caso del Locorotondo, la squadra in cui militavo lo scorso anno: se non fosse stato per il ripescaggio del Francavilla in serie D il Locorotondo sarebbe dovuto ripartire dalla Promozione e questa è una cosa davvero ingiusta dopo tutti i sacrifici fatti. Per quanto riguarda la riduzione da 18 a 16 squadre non voglio entrare in fatti piu grandi di me, dico solo che è iimportante è fare le cose con criterio.

Infine: Hai scelto di ripartire da Manduria, squadra che anche lo scorso anno (nonostante il budget limitato) ha piacevolmente stupito. Pensi che quest anno possiate migliorare lo score registrato dal team di Gigi Bruno?
Con questo organico ci possiamo togliere diverse soddisfazioni. Siamo una squadra giovane, ma con tanta voglia di dare il massimo, solo che non possiamo permetterci dei cali.
Per quel che mi riguarda ho scelto Manduria perchè secondo me è la piazza giusta per esplodere sia a livello umano che calcistico. E' una bella realtà, la gente è appasionata e cercherò (cercheremo) di non deludere i nostri tifosi.

1 commento:

giu538 ha detto...

un saluto a leo serri dai tifosi del loco!!!