Sogliano: Mosca, 7 gol in due gare: "Supereremo il problema"

12 febbraio 2010

di ANTONIO CALO'
L’inizio dell’avventura di Giuseppe Mosca sulla panchina del Sogliano non è stato certo dei più fortunati.

Nelle due gare nelle quali ha diretto la squadra, infatti, i rossoneri hanno incassato sette reti, decisamente troppe per un complesso nel cui ambito si afferma di credere ancora nei play off.

«Quando si subiscono sette gol in due match non si può essere soddisfatti - dice Mosca (nella foto in alto) - Bisogna però analizzare le situazioni che hanno portato al pareggio casalingo per 3-3 che abbiamo ottenuto contro il Manduria ed alla batosta per 4-0 che abbiamo rimediato nel derby esterno contro il Tricase».

«Contro il Manduria - aggiunge Mosca - il Sogliano era reduce dalla sfida di Coppa persa per 1-0 a Nardò e disputata il giovedì precedente su un terreno pesantissimo. I giocatori, pertanto, erano stanchi. A questo si aggiunga che alla vigilia del match la società aveva optato per il cambio della guida tecnica ed io avevo avuto modo di lavorare con i ragazzi solo nella seduta di rifinitura del sabato».
«Domenica scorsa, invece, contro il Tricase, abbiamo avuto gravi problemi legati alla scelta degli under - aggiunge Mosca - Eravamo privi di Stefano Spagna e Stefano Giannotta, due classe 1991, e durante il riscaldamento ho perso anche Alessandro Frassanito, un classe 1990. Queste circostanze hanno pesato parecchio, anche se le prime tre reti dei nostri avversari le abbiamo propiziate noi con incredibili errori individuali e non del collettivo».

Resta il momento delicato di una formazione che, nella stagione 2009/2010, non ha mai ingranato del tutto.

«C’è qualche problema che va superato - ammette Mosca - Sto lavorando per questo d’intesa con il patron Salvatore Polimeno e con il direttore sportivo Silvio Allegro (nella foto a destra). Dobbiamo venire a capo della situazione».
«In questa direzione sarebbe importantissimo battere il Locorotondo domenica prossima - conclude Mosca - Un successo ci permetterebbe probabilmente di tornare a credere con maggiore convinzione in noi stessi. Personalmente, resto convinto delle potenzialità dell’organico che mi è stato affidato, senza fare alcun calcolo in prospettiva futura. Incamminandoci lungo la strada giusta possiamo ancora insidiare chi ci precede in graduatoria».

(G.d.M.)