di GIOVANNI GULLI
Ritorno al “Dimitri” col botto, dopo due turni di squalifica con gare disputate in campo neutro e a porte chiuse, per il Manduria di Bruno. Tre punti in cascina e salvezza più vicina, mentre il Lucera, apparso alquanto rinunciatario, incamera la seconda sconfitta di fila dopo quella di sette giorni fa in casa con la capolista Nardò.
Per onestà va detto che si è trattato di una gara caratterizzata da un gioco piuttosto muscolare, continuamente spezzettato anche dal direttore di gara odierno e che ha messo in evidenza un Manduria accorto, ma essenziale, ed un Lucera più votato al gioco palla a terra.
PRIMO TEMPO - Al 4' De Stasio, al termine di un'azione corale sviluppatasi sulla sinistra, spedisce dal limite destro dell'area una conclusione insidiosa che si spegne di poco a lato alla sinistra di un attento Negro.
Le occasioni latitano, sia da una parte che dall'altra. Lucera attento anche nel praticare la tattica del fuorigioco e a spostare il baricentro del gioco in avanti ma Manduria pronto a replicare attraverso lanci lunghi alla ricerca delle punte, Micca a sinistra, Escobar al centro e De Nicola a destra, che tuttavia incidono poco.
A questo punto, i messapici si affidano ai calci piazzati. Alla mezzora è Buono a calciare in maniera pericolosa, palla deviata dalla barriera, ma Giacobbe non si lascia sorprendere e para centralmente.
SECONDO TEMPO - Al fischio d'inizio della ripresa De Nicola lascia il posto a Nobile e il Manduria cambia assetto. Nobile viene spostato a sinistra mentre Micca passa a destra ed Escobar continua a fare la punta centrale.
Ci riprova ancora la squadra foggiana con De Stasio che al 3', da buona posizione, spedisce alto. Al 16' Escobar, sull'uscita di Giacobbe, commette fallo sull'estremo lucerino e la conclusione di Micca a rete viene vanificata dal fischio del direttore di gara che decreta la punizione.
Al 21' la stessa punta di casa impegna con un colpo di testa l'estremo ospite che para agevolmente.
Il Lucera prova a reagire al tentativo di forcing del Manduria e Salinno, il migliore tra i suoi, con dribbling ubriacanti cerca di mettere la difesa manduriana in crisi e al 26', dopo essersi
accentrato, conclude di poco fuori.
L'uscita di Micca impone una risistemazione tattica in casa biancoverde. Nobile passa a destra mentre Coccioli viene dirottato in avanti a fare l'attaccante di sinistra e la soluzione inizia a produrre i suoi frutti.
Al 36' Coccioli parte in contropiede sul fronte mancino, elude due avversari, entra in area e la palla termina di poco a lato sul secondo palo a Giacobbe battuto.
Sono le avvisaglie del gol. Il numero 3 di Bruno, letale nella gara di andata con una doppietta, decide il match un minuto dopo (37'). Parte ancora dalla sinistra palla al piede; dribbla un avversario, mette palla al centro area in maniera insidiosa. Masturzo, nel tentativo di impedire a Escobar di giungere sul pallone, indirizza nella propria porta impedendo anche al proprio portiere di prendere la sfera.
E' il gol che regala tre punti d'oro al Manduria e che “causa” anche l'infortunio del
suo presidente, Cosimo Giannini, presente in panchina, che nell'esultanza, si procura una leggera distorsione alla caviglia.
POST GARA - A fine gara, Bruno, oltre a essere soddisfatto per i tre punti, elogia comunque gli avversari che lui stesso definisce una squadra forte. Gli facciamo anche notare che, tra andata e ritorno, il Manduria ha sottratto al Lucera ben sei punti su sei. Lui sorride ma tiene a ribadire solo che la salvezza è più vicina.
“Una delle soluzioni che avevamo era quella di avanzare Coccioli in avanti e alla fine si è rivelata vincente”, afferma il tecnico di San Donato.
Sulla sua espulsione, Bruno ha solo da dire che, in occasione di un fallo in area, avvenuto nella ripresa, ha detto al primo assistente di riferire all'arbitro di avere un po' più di coraggio nel decretare una massima punizione. Il direttore di gara deve avere interpretato questa espressione come irriguardosa nei suoi confronti e lo ha allontanato dal terreno di gioco.
Prossimo turno ancora casalingo per il Manduria con il Tricase, annunciato in grande spolvero dopo aver rifilato ben quattro reti al Sogliano, mentre il Lucera se la dovrà vedere con il quasi spacciato Maglie.
Ritorno al “Dimitri” col botto, dopo due turni di squalifica con gare disputate in campo neutro e a porte chiuse, per il Manduria di Bruno. Tre punti in cascina e salvezza più vicina, mentre il Lucera, apparso alquanto rinunciatario, incamera la seconda sconfitta di fila dopo quella di sette giorni fa in casa con la capolista Nardò.
Per onestà va detto che si è trattato di una gara caratterizzata da un gioco piuttosto muscolare, continuamente spezzettato anche dal direttore di gara odierno e che ha messo in evidenza un Manduria accorto, ma essenziale, ed un Lucera più votato al gioco palla a terra.
PRIMO TEMPO - Al 4' De Stasio, al termine di un'azione corale sviluppatasi sulla sinistra, spedisce dal limite destro dell'area una conclusione insidiosa che si spegne di poco a lato alla sinistra di un attento Negro.
Le occasioni latitano, sia da una parte che dall'altra. Lucera attento anche nel praticare la tattica del fuorigioco e a spostare il baricentro del gioco in avanti ma Manduria pronto a replicare attraverso lanci lunghi alla ricerca delle punte, Micca a sinistra, Escobar al centro e De Nicola a destra, che tuttavia incidono poco.
A questo punto, i messapici si affidano ai calci piazzati. Alla mezzora è Buono a calciare in maniera pericolosa, palla deviata dalla barriera, ma Giacobbe non si lascia sorprendere e para centralmente.
SECONDO TEMPO - Al fischio d'inizio della ripresa De Nicola lascia il posto a Nobile e il Manduria cambia assetto. Nobile viene spostato a sinistra mentre Micca passa a destra ed Escobar continua a fare la punta centrale.
Ci riprova ancora la squadra foggiana con De Stasio che al 3', da buona posizione, spedisce alto. Al 16' Escobar, sull'uscita di Giacobbe, commette fallo sull'estremo lucerino e la conclusione di Micca a rete viene vanificata dal fischio del direttore di gara che decreta la punizione.
Al 21' la stessa punta di casa impegna con un colpo di testa l'estremo ospite che para agevolmente.
Il Lucera prova a reagire al tentativo di forcing del Manduria e Salinno, il migliore tra i suoi, con dribbling ubriacanti cerca di mettere la difesa manduriana in crisi e al 26', dopo essersi
accentrato, conclude di poco fuori.
L'uscita di Micca impone una risistemazione tattica in casa biancoverde. Nobile passa a destra mentre Coccioli viene dirottato in avanti a fare l'attaccante di sinistra e la soluzione inizia a produrre i suoi frutti.
Al 36' Coccioli parte in contropiede sul fronte mancino, elude due avversari, entra in area e la palla termina di poco a lato sul secondo palo a Giacobbe battuto.
Sono le avvisaglie del gol. Il numero 3 di Bruno, letale nella gara di andata con una doppietta, decide il match un minuto dopo (37'). Parte ancora dalla sinistra palla al piede; dribbla un avversario, mette palla al centro area in maniera insidiosa. Masturzo, nel tentativo di impedire a Escobar di giungere sul pallone, indirizza nella propria porta impedendo anche al proprio portiere di prendere la sfera.
E' il gol che regala tre punti d'oro al Manduria e che “causa” anche l'infortunio del
suo presidente, Cosimo Giannini, presente in panchina, che nell'esultanza, si procura una leggera distorsione alla caviglia.
POST GARA - A fine gara, Bruno, oltre a essere soddisfatto per i tre punti, elogia comunque gli avversari che lui stesso definisce una squadra forte. Gli facciamo anche notare che, tra andata e ritorno, il Manduria ha sottratto al Lucera ben sei punti su sei. Lui sorride ma tiene a ribadire solo che la salvezza è più vicina.
“Una delle soluzioni che avevamo era quella di avanzare Coccioli in avanti e alla fine si è rivelata vincente”, afferma il tecnico di San Donato.
Sulla sua espulsione, Bruno ha solo da dire che, in occasione di un fallo in area, avvenuto nella ripresa, ha detto al primo assistente di riferire all'arbitro di avere un po' più di coraggio nel decretare una massima punizione. Il direttore di gara deve avere interpretato questa espressione come irriguardosa nei suoi confronti e lo ha allontanato dal terreno di gioco.
Prossimo turno ancora casalingo per il Manduria con il Tricase, annunciato in grande spolvero dopo aver rifilato ben quattro reti al Sogliano, mentre il Lucera se la dovrà vedere con il quasi spacciato Maglie.
MANDURIA SPORT
Negro, Ancora, Coccioli, Buono, Potì, Calò, De Nicola (46' Nobile), Cimino, Escobar (86' Troccoli), Cocciolo, Micca (68' Dilonardo). A disp: Pecoraro, Ferrara, Manograssi, Destratis.
LUCERA CALCIO
Giacobbe, Di Maggio, Di Gioia, Pepe, Mascia, Masturzo, Bagot, De Stasio (73' Quaresimale), Cannarozzi, Salinno (84' Porcelli), Da Bellonio (12' Riontino). A disp: Montuori, Bonvino, Rizzi, Famiano.
Arbitro: De Tullio di Bari
Marcatori: 82' aut. Masturzo
Ammoniti: Ancora, Micca, Cocciolo, Coccioli, Dilonardo MAN / Mascia, Di Gioia, Pepe LUC
Espulsi: 84' Gigi Bruno (all. MAN) per proteste
NOTE: Spettatori 300 ca. Angoli: 2-0 per il Manduria
Nessun commento:
Posta un commento