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Lucera: Nelle ultime undici gare solo una vittoria per Cannarozzi e co.

18 febbraio 2010
di SILVIO DI PASQUA
Il Lucera stecca un’occasione importante per chiudere quasi definitivamente il discorso salvezza e rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria, che ha arriso agli svevi una sola volta negli ultimi undici turni.

Per fortuna che l’ottimo girone d’andata ha fatto accumulare un bel vantaggio ai biancocelesti nei confronti del gruppone che lotta accanitamente, come ha dimostrato anche il Maglie del figlio d’arte Zeman, seguito da papà Zdenek sugli spalti del Comunale, per accaparrarsi la migliore posizione in graduatoria in prospettiva della coda meno nobile del campionato.
Contro la peggior difesa del torneo il Lucera ha stentato a trovare la via del gol ma, soprattutto, il bandolo della matassa a centrocampo, dove Riontino, De Stasio e soci hanno profuso tanta buona volontà ma poca brillantezza in fase di costruzione.


Il bel giocattolo visto all’opera per metà del campionato sembra aver perso in lucidità e spigliatezza in contemporanea dell’assenza del duo Pepe-Da Bellonio, oltre alla forza penetrativa assicurata da Carminati, ceduto al Manfredonia.


Zito (nella foto a destra) ha dovuto fare i conti con assenze di troppo, ma col Maglie qualche scelta ha posto più di un interrogativo, come la rinuncia a Di Gioia e Masturzo, o l’opzione in avanti di Porcelli, non pervenuto, al posto del francesino Bagot.
Certo l’allenatore segue il lavoro settimanale e ben sa a quali uomini può affidarsi, però i meccanismi, specie in difesa, sembravano bel oleati, con la giusta spinta anche sulle fasce dei due under Di Maggio-Di Gioia.
Si sa che nell’arco di una stagione è difficile conservare la stessa tenuta fisico-atletica, e qualche elemento paga lo sforzo sin qui sostenuto; perciò sarà importante mettere da parte il fioretto e pensare all’essenzialità, in prospettiva di un finale di campionato che si annuncia incerto e altamente competitivo.
Col Maglie si è visto il Lucera meno brillante dell’annata, anche se segnali importanti di vitalità sono venuti da Cannarozzi e Quaresimale, vale adire il nocciolo duro di esperienza, che tornerà utile per stringere i denti e continuare a smuovere la classifica.
C’è bisogno di massima serenità, perché pur con questa anemia da vittoria il Lucera precede due terzi del lotto delle concorrenti, tra cui formazioni blasonate più volte rifattesi il look tecnico.


Domenica si scende in Salento per affrontare il Tricase, un’altra delle pericolanti in gran spolvero, corsara domenica a Manduria. Tornare imbattuti è nelle potenzialità dei lucerini e sarebbe un bel tassello nel mosaico tranquillità.

(G.d.M.)

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