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F. Trani: Pettinicchio e i fischi nel finale: "Non li meritavamo"

01 febbraio 2010
di BIAGIO FANELLI Junior
L’arbitro fischia la fine della partita, i giocatori del Trani vanno a salutare i tifosi sotto la gradinata e si beccano una pioggia di fischi.
E’ questa l’istantanea di Trani-Tricase, 0-0, un’altra frenata per la Fortis adesso scavalcata anche dal Terlizzi.

L’allenatore, Giacomo Pettinicchio (foto: S. Porcelli), quei fischi non li ha affatto graditi.
“Al termine dell’incontro – dice il tecnico - ho detto ai giocatori di andare sotto la gradinata e sotto la tribuna per salutare il pubblico. Non mi aspettavo i fischi, non li condivido perché abbiamo dato tutto in una situazione di totale emergenza. Così come ci hanno tributato cori ed applausi quando vincevamo sempre, adesso dobbiamo sforzarci di accettare il loro disappunto, ma non mi ha fatto piacere uscire dal campo così”.

Prima di Pettinicchio esce dagli spogliatoi l’allenatore del Tricase, Ciullo.
«Non abbiamo fatto un tiro porta» dice al telefonino al suo interlocutore. Analisi perfetta.

«Non abbiamo concesso nulla agli avversari – dice Pettinicchio – e, pur non giocando una grandissima gara, abbiamo costruito alcune importanti occasioni da rete. Purtroppo Pisani non è stato freddo al tiro. Altre volte ha segnato gol più difficili. A lui come a tutta la squadra non posso dir nulla. Si sono dati tutti da fare».

Le assenze hanno fatto la differenza, così come l’infortunio di Latartara, ko dopo 31 minuti. Per il centrocampista si teme un lungo stop per il solito problema al tendine. Domani verrà sottoposto a risonanza magnetica.
«L’organico è questo – commenta l’allenatore del Trani – ed il mercato non offre alternative. Andremo avanti così ma senza farci assalire dal disfattismo. Non siamo diventati brocchi e non siamo una squadra finita. Ai tifosi ed ai ragazzi dico di star calmi e di crederci».

(G.d.M.)

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