di MAURIZIO PASCULLI
Sette giorni proficui per il Manduria. Dapprima il punto conquistato contro la seconda forza del campionato, il Molfetta, poi il blitz infrasettimanale a Massafra e, in ultimo, il prezioso pari ottenuto, con pervicacia, al cospetto del Trani, un’altra big.
Sette giorni proficui per il Manduria. Dapprima il punto conquistato contro la seconda forza del campionato, il Molfetta, poi il blitz infrasettimanale a Massafra e, in ultimo, il prezioso pari ottenuto, con pervicacia, al cospetto del Trani, un’altra big.
Dopo i problemi d’inizio anno, cinque punti che rappresentano una vera manna per i biancoverdi che intravedono, all’orizzonte, il traguardo della salvezza.
Una gara non facile quella disputata contro il Trani. Che si era messa subito male ma che i messapici con grande ostinazione sono riusciti a riequilibrare nella fase finale.
«Credo che sia stata una vera propria prova di maturità dei miei - sostiene il tecnico manduriano Gigi Bruno (nella foto in alto) -. Avevamo impostato la gara in una certa maniera Poi lo sfortunato autogol di Buono ci ha costretto a mutare in corsa la strategia. Abbiamo avuto qualche problema ad adeguarci alle mutate esigenze imposte dall’andamento del match. Pian piano, però, siamo riusciti a venire a capo della complessa situazione».
«Credo che sia stata una vera propria prova di maturità dei miei - sostiene il tecnico manduriano Gigi Bruno (nella foto in alto) -. Avevamo impostato la gara in una certa maniera Poi lo sfortunato autogol di Buono ci ha costretto a mutare in corsa la strategia. Abbiamo avuto qualche problema ad adeguarci alle mutate esigenze imposte dall’andamento del match. Pian piano, però, siamo riusciti a venire a capo della complessa situazione».
Grazie anche alle variazioni adottate in avvio di ripresa.
«A quel punto dovevamo osare, necessariamente, di più - commenta Bruno -. Per tale ragione ho inserito Micca, che ha caratteristiche spiccatamente offensive, in luogo di un difensore Dilonardo, che, all’esordio, ha comunque disputato una buona gara. Ed effettivamente siamo riusciti a mettere il Trani in difficoltà. Dapprima sono stati costretti a commettere fallo da ultimo uomo su De Nicola lanciato a rete e poi hanno dovuto arrendersi al perentorio colpo di testa di Escobar. Ritengo il risultato finale equo per ciò che le due contendenti hanno espresso sul rettangolo di gioco».
(C.d.G.)
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