di ANTONIO CALO'
Così com’era accaduto una settimana prima nel derby esterno perso contro il Maglie, anche al termine della gara interna pareggiata a reti inviolate contro il Cerignola l’entourage del Copertino punta l’indice contro l’arbitro.
Così com’era accaduto una settimana prima nel derby esterno perso contro il Maglie, anche al termine della gara interna pareggiata a reti inviolate contro il Cerignola l’entourage del Copertino punta l’indice contro l’arbitro.
«Non chiediamo favori, ma rispetto - sostiene il presidente Maurizio Fanuli (nella foto) - Non ci piace alzare la voce ma non possiamo nemmeno subire in silenzio. Nelle prossime ore valuteremo se inoltrare una protesta ufficiale agli organi competenti. La partita contro il Cerignola è stata a senso unico - prosegue il massimo esponente del Copertino - Siamo stati noi ad attaccare dall’inizio alla fine del match, senza che i nostri rivali si rendessero mai pericolosi. Ebbene, ci sono stati negati tre penalty clamorosi, due per falli molto netti su Angelo De Benedictis e su Marco De Braco, uno per un mani in area vistosissimo, commesso mentre la palla stava finendo in porta.
Ad ulteriore beffa - prosegue Maurizio Fanuli - non solo l’arbitro non ha ravvisato gli estremi per la concessione della massima punizione, ma ha anche ammonito i nostri atleti, il che è davvero troppo».
Il Copertino è sempre quinto, ma ha due soli punti di vantaggio sul Castellana alla vigilia dello scontro diretto in cartellone giovedì, in campo avverso.
«Purtroppo la realtà è questa - sottolinea Fanuli - Siamo a rischio di sorpasso. Speriamo che nella prossima giornata l’arbitro sia all’altezza della situazione».
(G.d.M.)
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