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L’argentino Sebastian Sirito (nella foto a sinistra) lancia il guanto di sfida al brasiliano Rafael Carminati.
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L’argentino Sebastian Sirito (nella foto a sinistra) lancia il guanto di sfida al brasiliano Rafael Carminati.
I due attaccanti si contendono la corona di «re dei bomber» dell’Eccellenza pugliese, portando nel massimo torneo dilettantistico regionale quella accesa rivalità che da sempre caratterizza le rispettive nazioni nel mondo del calcio.
«Argentina e Brasile sono le massime potenze calcistiche del Sudamerica – afferma Sirito – E’ comprensibile, quindi, che tra di loro non corra buon sangue. Ma tutto è circoscritto agli aspetti legati al calcio».
«Non sapevo che Carminati fosse brasiliano – aggiunge Sirito – Ora che lo so ho un motivo in più per cercare di batterlo, Io, però, non sono l’unico argentino in lizza per la classifica dei cannonieri. C’è anche Nicolas Di Rito, che milita nel Nardò e può contare su una formazione fortissima, che è al comando del torneo».
«Inoltre – prosegue il centravanti del Maglie - ci sono anche bravi attaccanti italiani del calibro di Antonio Pisani, del Trani, che vanno tenuti in debito conto. Insomma, la lotta per la conquista dello scettro di cannoniere è solo agli inizi e se ne vedranno ancora delle belle, anche se ammetto che mi piacerebbe primeggiare. Qualora non ci riesca io, sarei contento se la spuntasse un argentino come me».
«Non sapevo che Carminati fosse brasiliano – aggiunge Sirito – Ora che lo so ho un motivo in più per cercare di batterlo, Io, però, non sono l’unico argentino in lizza per la classifica dei cannonieri. C’è anche Nicolas Di Rito, che milita nel Nardò e può contare su una formazione fortissima, che è al comando del torneo».
«Inoltre – prosegue il centravanti del Maglie - ci sono anche bravi attaccanti italiani del calibro di Antonio Pisani, del Trani, che vanno tenuti in debito conto. Insomma, la lotta per la conquista dello scettro di cannoniere è solo agli inizi e se ne vedranno ancora delle belle, anche se ammetto che mi piacerebbe primeggiare. Qualora non ci riesca io, sarei contento se la spuntasse un argentino come me».
Carminati, Pisani e Di Rito giocano in compagini che battagliano nelle alte sfere della graduatoria, mentre Sirito milita nella Toma Maglie, che sgomita nelle zone medio-basse della classifica, ma la punta giallorossa ritiene che le proprie chance siano uguali a quelle degli altri attaccanti.
«Ho piena fiducia nei miei compagni di squadra – sostiene Sirito – Il modulo tattico voluto dal nostro trainer Karel Zeman, inoltre, è spiccatamente offensivo ed esalta le mie caratteristiche. Insomma, spero e credo di potere segnare ancora tante reti».
A Cerignola, intanto, un suo centro ha permesso al Maglie di riassaporare la gioia di un successo dopo nove giornate di astinenza. «Questa circostanza mi rende felice – dice Sirito – In precedenza, solo in occasione della partita d’esordio contro il Manduria i miei gol erano serviti a regalarci i tre punti».
Gli idoli calcistici di Sirito sono argentini come lui. «Il più grande atleta che ho visto calcare i campi di calcio è stato Diego Armando Maradona – Come centravanti, invece, Gabriel Batistuta è stato straordinario. Le mie caratteristiche, però, sono notevolmente differenti dalle sue».
A Cerignola, intanto, un suo centro ha permesso al Maglie di riassaporare la gioia di un successo dopo nove giornate di astinenza. «Questa circostanza mi rende felice – dice Sirito – In precedenza, solo in occasione della partita d’esordio contro il Manduria i miei gol erano serviti a regalarci i tre punti».
Gli idoli calcistici di Sirito sono argentini come lui. «Il più grande atleta che ho visto calcare i campi di calcio è stato Diego Armando Maradona – Come centravanti, invece, Gabriel Batistuta è stato straordinario. Le mie caratteristiche, però, sono notevolmente differenti dalle sue».
(G.d.M.)
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