di Fabio Perrone
Il campionato d’eccellenza pugliese ha una regina solitaria. Regina d’inverno, sia chiaro, ma pur sempre di titolo nobiliare si tratta.
La Virtus Casarano ha piazzato il sorpasso sul filo di lana e se al termine della partita col Massafra, ultimo round del cammino d’andata, i ragazzi di Bianchetti tendevano quasi a far passare in secondo piano l’accaduto, siamo certi che in fondo essersi scrollati di un paio di punti la Liberty avrà soddisfatto e inorgoglito tutto l’ambiente rossoazzurro.
Dopo sette duelli spalla a spalla di fila, la compagine barese non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 sul campo del Corato, spianando la strada a Villa e compagni, stoici, e non è un eufemismo, nell’aver strappato la vittoria a denti stretti in quel di Massafra. Su un terreno di gioco più simile ad una piantagione di patate e al cospetto di una squadra tosta con la t maiuscola, i casaranesi si sono superati: un gol per tempo e tanta, tantissima lotta.
In molti hanno scritto di un passo indietro sul piano del gioco: probabile. Ad essere onesti però, a parte le oggettive difficoltà dettate dal manto erboso del comunale Italia, sul nostro taccuino, a fine gara, abbiamo registrato almeno cinque nitide occasioni da gol per le serpi, ed una sola per i giallorossi di Pettinicchio. Il che è tutto dire.
Del resto, con il dovuto rispetto per il gioco, ci sono partite che vanno portate a casa a prescindere: e questa era una di quelle, poco ma sicuro.
A decidere l’incontro il Rivaldo di Niscemi Alessandro Bonaffini, al sesto acuto in campionato, il terzo nelle ultime quatto gare, e un Simone D’Anna duttile, imprevedibile e decisivo (chiedere al Sogliano), proprio come piace a mister Bianchetti. Il 2-0 porta le loro firme (meravigliosa quella del numero dieci), malgrado crediamo sia il caso di spartire il merito della vittoria tra tutti i giocatori, a proprio agio anche nel fango. Domenica da otto in pagella la prova della difesa, con un Daniel Niccolini in grande spolvero, impressionante nel calamitare l’infinità di palle alte viste svolazzare nel cielo di Massafra. Perdere poi due giocatori per infortunio dopo mezz’ora (Marchi ed Aragao) avvalora l’ipotesi secondo cui in terra tarantina la Virtus ha affrontato la trasferta più dura della sua cavalcata. Uscendone vittoriosa, ancora una volta.
Al giro di boa il Casarano può vantare un primato sacrosanto e l’accesso alle semifinali di coppa (altro obiettivo dichiarato). E a legittimare tutto questo ben di Dio ancora i numeri, impressionanti. Otto le affermazioni di fila. Quarantuno i gettoni maturati dopo i primi 17 turni, per una media da 2.4 punti a partita. Trentuno i gol fatti (miglior attacco), sette quelli subiti (miglior difesa) e imbattibilità di Leopizzi giunta a 658 giri d’orologio. Impossibile chiedere e fare di meglio.
A decidere l’incontro il Rivaldo di Niscemi Alessandro Bonaffini, al sesto acuto in campionato, il terzo nelle ultime quatto gare, e un Simone D’Anna duttile, imprevedibile e decisivo (chiedere al Sogliano), proprio come piace a mister Bianchetti. Il 2-0 porta le loro firme (meravigliosa quella del numero dieci), malgrado crediamo sia il caso di spartire il merito della vittoria tra tutti i giocatori, a proprio agio anche nel fango. Domenica da otto in pagella la prova della difesa, con un Daniel Niccolini in grande spolvero, impressionante nel calamitare l’infinità di palle alte viste svolazzare nel cielo di Massafra. Perdere poi due giocatori per infortunio dopo mezz’ora (Marchi ed Aragao) avvalora l’ipotesi secondo cui in terra tarantina la Virtus ha affrontato la trasferta più dura della sua cavalcata. Uscendone vittoriosa, ancora una volta.
Al giro di boa il Casarano può vantare un primato sacrosanto e l’accesso alle semifinali di coppa (altro obiettivo dichiarato). E a legittimare tutto questo ben di Dio ancora i numeri, impressionanti. Otto le affermazioni di fila. Quarantuno i gettoni maturati dopo i primi 17 turni, per una media da 2.4 punti a partita. Trentuno i gol fatti (miglior attacco), sette quelli subiti (miglior difesa) e imbattibilità di Leopizzi giunta a 658 giri d’orologio. Impossibile chiedere e fare di meglio.
Ed ora si ricomincia, con un Disantantonio in più e con una consapevolezza forte: Virtus faber fortunae suae direbbero i latini.
Ma occhio alla Liberty. Inseguire dà meno pressioni e i baresi, unica squadra a non avere ancora perso, troveranno il modo di francobollarsi ai rossoazzurri. Come dire, il duello continua.
1 commento:
Sono un tifoso del grande Casarano, ho visto che avete messo in uscita l'attaccante Maraschio sinceramente mi dispiace perchè lo visto molte volte in allenamento e qualche partita di Coppa Italia e non a fatto male anzi, e come attaccante non e male anche se non a avuto modo di esprimersi pechè non gli e stata data la possibilità,anche in momenti che Sanguinetti non segnava se ricordo bene 8 partite senza gol scandaloso, peccato secondo me sbagliate, forza Casarano.
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