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Nardò Calcio: La nube dei debiti sul futuro granata

27 giugno 2008
A cura di: Salvatore Manca
La Gazzetta del Mezzogiorno


Spiragli di futuro per il calcio a Nardò, non disdegnando di ripartire dalla Terza categoria pur di avere una società sana e senza debiti. Ma si fa spazio anche un’ipotesi incredibile fino a qualche mese fa: ripartire dalla Promozione “adottando” l’Atletico Nardò quale prima squadra della città.
Il Consiglio comunale monotematico (nella foto: un momento della seduta) avrebbe dovuto chiarire i confini della crisi che sta attanagliando la Nuova Nardò Calcio. E’ stato richiesto dai consiglieri comunali di minoranza e convocato dal sindaco.
Ma già dopo le prime battute (e dalle dimissioni “incerte” di Luigi Proto che si fa da parte ma resta disponibile) si capisce che si fa solo un gran parlare.
Il primo a marcare il territorio è proprio il sindaco Antonio Vaglio che spiega a Proto e all’assemblea che una società vive di risorse proprie e, casomai, può ottenere sostegno come tutte le altre società sportive che operano sul territorio.
Si apprende, inoltre, che Proto (solo delegato a trattare presso la Lega) non è il presidente della squadra né riveste alcun incarico di una società che appartiene a due persone (tali Prete e Ronzino) e che potrebbe essere gravata da un pesantissimo debito accumulato negli anni.
Sia il presidente del Consiglio, Salvatore De Vitis, che altri consiglieri (Walter Mirarco, Rino Dell’Anna, Antonio Sabato) hanno auspicato una immediata verifica dei bilanci anche alla luce dei continui contributi erogati dal Comune.
Ad un certo punto è stata chiesta la sospensione del Consiglio.

I capigruppo hanno deliberato di far parlare un rappresentante dei tifosi che, a più riprese, avevano rumoreggiato. Mimino Zinzeri (nella foto), autorevole ultrà, al microfono è rimasto meno di un minuto. Ma è bastato per dimostrare maturità e senso pratico: poche parole per dire a Vaglio che un anno fa si era fatto garante del salvataggio della squadra: «Signor sindaco, noi siamo disposti a ripartire anche dalla seconda o dalla terza categoria. I tifosi sono d’accordo. Ma lei deve prendersi la responsabilità di dire alla città che questa storia della Nuova Nardò finisce qui, con il fallimento. Noi la seguiremo».
Una dichiarazione che è stata respinta dal capogruppo del Pd, Daniele Russo.
Tra i capigruppo, però, si è fatta avanti una singolare proposta: valutare di ripartire con l’Atletico, una società sana che di successo in successo è arrivata fino in promozione.
Nel pomeriggio altra riunione tra il sindaco, Proto, il direttore generale del Comune e alcuni membri della maggioranza.
A Proto erano stati chiesti i libri contabili che non sono stati prodotti perché, ha ribadito l’ex presidente, lui non ha alcun ruolo giuridico nella Nuova Nardò.
Club Fedelissimi e South Boys sperano nella soluzione della crisi: dal rilancio con Proto all’ingresso di nuove cordate che risanino la situazione finanziaria e ribadiscono il no al fallimento.

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