
Di: Alessandro Ciani Passeri
addetto stampa Bisceglie Calcio
Sono passate poche ore dal tremendo colpo inflitto dalla Giustizia Sportiva sul Bisceglie Calcio e su alcuni suoi tesserati, con provvedimenti disciplinari che hanno scosso e non poco l'intera Città di Bisceglie.
Il più turbato è senza ombra di dubbio il dirigente accompagnatore Enzo Pedone (foto: forzabisceglie.it), imprenditore stimato in tutta la Città per la sua correttezza, accusato di aver colpito l'arbitro nel post gara.
"Quando ho letto il comunicato non credevo ai miei occhi. Ho sempre condannato la violenza credendo nei veri valori dello sport, come possono testimoniare i tanti arbitri conosciuti in questi due anni di mia militanza nel Bisceglie Calcio nonchè i dirigenti delle tante squadre che abbiamo affrontano, non ultimo il Trapani, per il quale ebbi modo di esprimere il mio personale ringraziamento per l'ospitalità riservataci nella gara d'andata.
A nome della Società, così come nella giornata di Lunedì abbiamo tempestivamente inviato una missiva al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio, porgo le scuse all'arbitro Calabrese di Lecco per quanto accaduto a fine gara a seguito della situazione creatasi in quei minuti di concitazione, ma allo stesso tempo tengo a sottolineare di essere completamente estraneo alle accuse piovutemi nel referto del giudice sportivo. Sicuramente lo stesso direttore di gara, forse preso dal panico di quei minuti, mi ha scambiato per qualcun'altro che noi stessi stiamo cercando di individuare. Per tali ragioni, ritenendo ingiusta la squalifica inflitta, farò valere la mia innocenza nelle sedi opportune del caso."
Ma la mano pesante del Giudice sportivo ha colpito come un macigno anche il club stellato, per il quale si prospetta un campionato da disputare a porte chiuse e in campo neutro.
Il Direttore Generale Leonardo Pedone (foto: forzabisceglie.it) comunica quali sono state le mosse della società in merito a tale sanzione.
"Abbiamo già attivato l'Avv. Edoardo Chiacchio di Napoli (uno dei massimi esperti nazionali di diritto sportivo,ndr) affinchè prenda in mano copia degli atti ufficiali della sanzione e presenti ricorso scritto per la riduzione della squalifica inflitta al nostro terreno di gioco. Riteniamo che sia alquanto ingiusto che a causa del raptus di qualcuno, a pagare sia tutta la Città di Bisceglie e la sua tifoseria, che proprio domenica si è contraddistinta per grande sportività e maturità, accogliendo all'arrivo la tifoseria ospite e applaudendo entrambe le squadre al termine dell'incontro.
Questa società, - ha continuato il D.G. Pedone - ha sempre condannato la violenza, come dimostra la nostra lettera giunta in Lega a seguito del grave atto di teppismo accorso all'arbitro Capilungo nel Marzo scorso.
Dopo la sentenza di oggi, molti tifosi biscegliesi pensano che il calcio a Bisceglie possa sparire: "Questa è una sentenza che condanna oltremodo questa Città, però posso assicurare che faremo di tutto affinchè il calcio a Bisceglie non sparisca e che questa Società possa a breve raggiungere il traguardo dei 100 anni. Ora attenderemo l'esito del ricorso (potrebbe giungere tra poco più di una settimana, ndr) e in base ad esso programmeremo la prossima stagione".
A tal proposito, l'ultima battuta spetta al Ds Roberto Storelli (foto: forzabisceglie.it): "Questa pesante sanzione ci ha portato a rinviare la programmazione della prossima stagione. E' chiaro che, i programmi e le strategie di mercato relative al tipo di conferma e di acquisizione di nuovi atleti sia legato all'esito del ricorso presentato. Domani sera, durante l'incontro che la società ha organizzato con tutta la squadra per il consueto rompete le righe, chiederemo ai giocatori di attendere qualche giorno. Successivamente inizieremo, in base ai programmi, a contattare gli atleti che vorranno ancora sposare il progetto Bisceglie".
Il più turbato è senza ombra di dubbio il dirigente accompagnatore Enzo Pedone (foto: forzabisceglie.it), imprenditore stimato in tutta la Città per la sua correttezza, accusato di aver colpito l'arbitro nel post gara.
"Quando ho letto il comunicato non credevo ai miei occhi. Ho sempre condannato la violenza credendo nei veri valori dello sport, come possono testimoniare i tanti arbitri conosciuti in questi due anni di mia militanza nel Bisceglie Calcio nonchè i dirigenti delle tante squadre che abbiamo affrontano, non ultimo il Trapani, per il quale ebbi modo di esprimere il mio personale ringraziamento per l'ospitalità riservataci nella gara d'andata.
A nome della Società, così come nella giornata di Lunedì abbiamo tempestivamente inviato una missiva al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio, porgo le scuse all'arbitro Calabrese di Lecco per quanto accaduto a fine gara a seguito della situazione creatasi in quei minuti di concitazione, ma allo stesso tempo tengo a sottolineare di essere completamente estraneo alle accuse piovutemi nel referto del giudice sportivo. Sicuramente lo stesso direttore di gara, forse preso dal panico di quei minuti, mi ha scambiato per qualcun'altro che noi stessi stiamo cercando di individuare. Per tali ragioni, ritenendo ingiusta la squalifica inflitta, farò valere la mia innocenza nelle sedi opportune del caso."
Ma la mano pesante del Giudice sportivo ha colpito come un macigno anche il club stellato, per il quale si prospetta un campionato da disputare a porte chiuse e in campo neutro.

"Abbiamo già attivato l'Avv. Edoardo Chiacchio di Napoli (uno dei massimi esperti nazionali di diritto sportivo,ndr) affinchè prenda in mano copia degli atti ufficiali della sanzione e presenti ricorso scritto per la riduzione della squalifica inflitta al nostro terreno di gioco. Riteniamo che sia alquanto ingiusto che a causa del raptus di qualcuno, a pagare sia tutta la Città di Bisceglie e la sua tifoseria, che proprio domenica si è contraddistinta per grande sportività e maturità, accogliendo all'arrivo la tifoseria ospite e applaudendo entrambe le squadre al termine dell'incontro.
Questa società, - ha continuato il D.G. Pedone - ha sempre condannato la violenza, come dimostra la nostra lettera giunta in Lega a seguito del grave atto di teppismo accorso all'arbitro Capilungo nel Marzo scorso.
Dopo la sentenza di oggi, molti tifosi biscegliesi pensano che il calcio a Bisceglie possa sparire: "Questa è una sentenza che condanna oltremodo questa Città, però posso assicurare che faremo di tutto affinchè il calcio a Bisceglie non sparisca e che questa Società possa a breve raggiungere il traguardo dei 100 anni. Ora attenderemo l'esito del ricorso (potrebbe giungere tra poco più di una settimana, ndr) e in base ad esso programmeremo la prossima stagione".

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