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Da: Nardocalcio.com
La redazione sportiva di Nardocalcio.com ha contattato Alfredo Tenzone (foto: nardocalcio.com) per una intervista. Lo scomodiamo durante una serata in pizzeria, ma accetta di buon grado il disturbo e si concede con molta gentilezza.
Alfredo ti comunichiamo che sei stato nominato dai lettori di Nardocalcio.com, giocatore Granata dell'anno 2007-08.
Grazie, mi fa molto piacere.
Domanda d’obbligo: Come stai e quale è l’entità del tuo infortunio?
La risonanza magnetica ha scongiurato lesioni al crociato e ai collaterali del ginocchio. Ho invece subito un infortunio ad un legamento, del quale non ricordo il nome, che si è rotto.
Quindi?
L’infortunio è abbastanza particolare perché raro.
Quale la terapia e la tabella di marcia per il recupero?
Devo fare la risonanza fra un mese, perché c’è molto versamento di sangue e non si può fare una diagnosi precisa. Quindi fra un mese valuteremo se bisogna operare o aspettare la naturale cicatrizzazione. Nel primo caso (operazione) sarò disponibile per la metà del mese di settembre; nel secondo caso (cicatrizzazione naturale) credo che ad agosto sarò a disposizione.
In ogni caso un brutto infortunio.
Si
Hai avuto altri infortuni seri in carriera?
Circa 11 anni fa la frattura del perone.
Il bilancio di questa esperienza neritina.
Tutto sommato positivo, anche se nel paniere non abbiamo messo nulla. Personalmente sono partito molto male, ma ero fermo da due mesi e avevo chiesto di non giocare sin da subito per ritrovare la forma migliore. Invece le situazioni contingenti mi hanno obbligato a scendere in campo e non ho potuto dare il meglio di me stesso beccandomi le giuste critiche dei tifosi.
Poi?
Poi i risultati sono cominciati a venire, le prestazioni personali sono migliorate e tutto è andato bene. Peccato però che non sia servito a nulla.
Il passaggio da Sgobba a Toma, considerando che il primo ti ha cercato, come lo hai vissuto?
Il periodo iniziale con Toma è stato un po’ difficoltoso. Ero in panchina, venivo poco utilizzato e i risultati non venivano. Ma sapevo che faceva parte del rodaggio del nuovo Mister. Peccato per le prestazioni con l’Ostuni e per le partite “horror” di Massafra e Liberty. Se considero alcuni passaggi di questo campionato, molto sfortunati, penso che a Francavilla avremmo giocato la partita per vincere il campionato. C’è stato un periodo iniziale, dopo la sconfitta interna col Noci, in cui ho pensato di andare via.
Il gruppo?
C’è sempre stato; e spero che il Nardò conservi l’intelaiatura della squadra per fare nella stagione a venire qualcosa di importante.
La tua famiglia come ha vissuto l’esperienza salentina? Nardò città com’è stata?
Ci siamo trovati benissimo, anche se la città l’abbiamo vissuta poco avendo soggiornato a Porto Cesareo.
La società?
Sempre vicina e non ci ha fatto mancare nulla!
Hai mai fatto gol al Nardò?
Si, nella stagione in cui vinse il campionato il Tricase. Giocavo nel Fasano e feci un gol stranissimo calciando dalla bandierina.
Ti aspettavi di farne tanti in maglia granata?
Premetto che ero restio a scendere in Eccellenza, ma ho scelto di rimettermi in gioco! Avevo preventivato una decina di gol. Sono andato oltre e sono contento!
Domanda fatidica: Rimarresti a Nardò per l’anno prossimo?
Non ho nessuna difficoltà a rimanere. L’importante però e che vi siamo programmi ambiziosi. Conoscevo la piazza e ne ho saggiato di persona la grandezza. Il derby col Casarano è da palcoscenici di ben altre categorie. Nardò è una piazza che ama il calcio. E quello che mi ha fatto piacere è stata la maturità della gente neritina. Sono persone schiette e obiettive: mi hanno criticato quando me lo meritavo, sono venuti a farmi i complimenti, le stesse persone, quando ho ben giocato.
Hai un saluto particolare da fare?
Si saluto tutti gli sportivi e tifosi di Nardò
Mi auguro e ci auguriamo di rivederti col la maglia granata numero 10 sulle tue spalle.
E’ un augurio reciproco.
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