
Cerignola: Bruno, Pasculli (23’ Pinnelli), Piscitelli, Georges, Romito, Landi, Bove (35’ Amantino), Bagnara, Tornatore, Riganò, Lanzilotti (46' Armenise). A disp: Antonacci, Bottalico, Disavino.
Ostuni: Minno, Marchetti, Monaco, Abbrescia (26’ Schiavone), Kreshpa (28’ Miccoli) Arenoso, Zaccaro, Zammillo, Maraschio (20’ Puca), Vantaggiato, Di Giorgio. A disp: Minelli, Nobile, Parisi, Barnaba.
Da: Usdaudacecerignola.it
La cura Aquino si sente, 5 punti in 3 giornate, frutto di due pareggi e una vittoria, l’ultima, definita da alcuni “la partita del cuore”.
Ostuni: Minno, Marchetti, Monaco, Abbrescia (26’ Schiavone), Kreshpa (28’ Miccoli) Arenoso, Zaccaro, Zammillo, Maraschio (20’ Puca), Vantaggiato, Di Giorgio. A disp: Minelli, Nobile, Parisi, Barnaba.
Da: Usdaudacecerignola.it
La cura Aquino si sente, 5 punti in 3 giornate, frutto di due pareggi e una vittoria, l’ultima, definita da alcuni “la partita del cuore”.
Parte decisa la squadra di casa attaccando a testa bassa fin dal primo minuto, ma l’Ostuni non è squadra di poco conto, e finisce che nei primi minuti le squadre si annullano a vicenda provocando noia fra i presenti.
Il primo sussulto al 26’ quando il neo acquisto Riganò (ottima la sua prova) va in rete anticipando di testa il portiere ospite, su un preciso assist del bravo Romito.
L’Ostuni non ci sta, e dopo soli 4 minuti pareggia i conti: su calcio d’angolo (concesso erratamente dal guardalinee, al posto di un fallo laterale) Brescia pennella un pallone che Di Giorgio, non può far altro che mettere in rete.
Dopo qualche spunto di Tornatore, rigenerato dalla presenza in panchina del nuovo tecnico, si chiude il primo tempo senza grossi sussulti.
Nei primi venti minuti della ripresa non accade nulla, fin quando il mister del Cerignola è costretto a cambiare il terzino Pasculli , dolorante per crampi, con un attaccante:Pinnelli.
L’Ostuni comincia a soffrire la pressione dei gialloblù di casa e solo un miracolo di Minno e l’imprecisione di Tornatore riescono a salvare la porta degli ospiti.
Al 35’ della ripresa la mossa della disperazione, che darà ragione al mister di Avellino, fuori uno spento Bove e dentro un’altra punta, Amantino, la quarta.
Quando ormai, dopo vari tentativi, la partita sembra avviata al pareggio, Amantino si invola sulla sinistra lanciato da un colpo di testa di Rigano (ancora lui!) e trafigge l’incolpevole Minno a tempo ormai scaduto, per la gioia di tutti i tifosi presenti che tornano a sperare nella salvezza.
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