
A cura di: Salvatore Manca
La Gazzetta del Mezzogiorno
La sconfitta di Massafra, è destinata a lasciare il segno in casa granata.
Innanzitutto sulla classifica del Nardò che a questo punto della stagione deve dire addio ai sogni di gloria. Ma soprattutto le dimissioni di Antonio Toma potrebbero aprire una nuova fase di programmazione.
I dirigenti neritini sembrano decisi a rifiutare le dimissioni del tecnico di Maglie che potrebbe così continuare a guidare il Nardò.
Innanzitutto sulla classifica del Nardò che a questo punto della stagione deve dire addio ai sogni di gloria. Ma soprattutto le dimissioni di Antonio Toma potrebbero aprire una nuova fase di programmazione.
I dirigenti neritini sembrano decisi a rifiutare le dimissioni del tecnico di Maglie che potrebbe così continuare a guidare il Nardò.
Domenica sera infatti l’allenatore aveva annunciato la sua decisione di lasciare dal momento che i risultati della squadra, ma soprattutto il modo con cui essi sono arrivati, lo costringevano quasi ad una scelta obbligata.
Ieri il presidente granata Luigi Proto era a Modena per motivi di lavoro e, a quanto è dato sapere, la questione Toma verrà affrontata nella giornata di oggi o al massimo domani, al rientro del massimo dirigente.
Un incontro tra tecnico e presidente potrebbe servire a convincere Toma a restare, ma soprattutto a trovare il modo di uscire da una situazione che sta diventando difficile.
Soprattutto non si riesce a capire perché questa squadra, costruita in estate per vincere, sia costretta ad annaspare. Ai calciatori viene rimproverato soprattutto di giocare con una certa tranquillità, quando invece si affrontano formazioni che, sulla carta più deboli, con l’agonismo e lo spirito di sacrificio riescono a sopperire al divario tecnico.
E’ pur vero che anche a Massafra il Nardò è stato penalizzato, prima dall’uscita di Zagaria e De Pascalis, colpiti duramente nei primi minuti, e poi da due calci di rigore reclamati che avrebbero potuto dare una svolta al match. Ma tutto questo non giustifica, né per il tecnico né per la società il cammino della squadra.
Ieri il presidente granata Luigi Proto era a Modena per motivi di lavoro e, a quanto è dato sapere, la questione Toma verrà affrontata nella giornata di oggi o al massimo domani, al rientro del massimo dirigente.
Un incontro tra tecnico e presidente potrebbe servire a convincere Toma a restare, ma soprattutto a trovare il modo di uscire da una situazione che sta diventando difficile.
Soprattutto non si riesce a capire perché questa squadra, costruita in estate per vincere, sia costretta ad annaspare. Ai calciatori viene rimproverato soprattutto di giocare con una certa tranquillità, quando invece si affrontano formazioni che, sulla carta più deboli, con l’agonismo e lo spirito di sacrificio riescono a sopperire al divario tecnico.
E’ pur vero che anche a Massafra il Nardò è stato penalizzato, prima dall’uscita di Zagaria e De Pascalis, colpiti duramente nei primi minuti, e poi da due calci di rigore reclamati che avrebbero potuto dare una svolta al match. Ma tutto questo non giustifica, né per il tecnico né per la società il cammino della squadra.
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