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Maruggio - Manduria 2-1

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Un pimpante Maruggio si prende la rivincita sui cugini del Manduria dopo l'eliminazione patita dagli stessi in Coppa Italia. Vittoria meritata per la matricola di mister Cimino trascinata dai gol di Catapano e Crupi, mentre gli ospiti sono apparsi troppo rilassati a livello mentale. A nulla è valso il 4° centro stagionale di Leo Serri. Di seguito le cronache del match dai due punti di vista


   DAGLI SPALTI  GIALLOAZZURRI

12 settembre 2010
di MARIA LANZO
MARUGGIO - Il Maruggio non stecca alla prima assoluta davanti al pubblico amico nel massimo torneo regionale e si porta a casa 3 punti meritatissimi.
Il Manduria, sterile in fase offensiva e privo di idee a centrocampo, non riesce a ripetere la bella prestazione interna contro il Racale.
Derby molto caldo, come dimostra la massiccia presenza sugli spalti, con la tribunetta riservata ai tifosi ospiti gremita in ogni ordine di posti.
Mister Cimino porta con sé in panchina il colpo a sorpresa del mercato giallo-blu, l’attaccante Pietro Parente.

Succede tutto nel primo tempo. Dopo 10 minuti di studio, esce fuori la squadra di casa, che già all’11’ si porta in vantaggio con un jolly di Catapano (NELLA FOTO). Il folletto tarantino, dopo aver addomesticato un lungo spiovente di Arcadio ed aver eluso la marcatura avversaria, lascia partire una bordata di sinistro diretta al sette della porta difesa da Scarcia, sulla quale l’estremo difensore bianco-verde nulla può.
Al 26’ arriva il raddoppio dei padroni di casa.
Crupi si esibisce in uno dei suoi pezzi forti, insaccando di testa sul bel calcio d’angolo battuto da Cimino.
Ed è sempre l’attaccante maruggese a creare i pericoli maggiori alla porta difesa da Scarcia.
Sul finire di tempo, il Manduria accorcia le distanze con Serri, bravo a finalizzare un’azione personale di percussione all’interno dell’area avversaria.

La ripresa non regala grossi sussulti, se non per un gol annullato a Catapano, al 24’, per presunto fuorigioco.
Il Manduria non riesce a costruire una azione offensiva che sia degna di questo nome, grazie anche alla bravura dei difensori e centrocampisti avversari, abili a chiudere tutti i buchi, e al grande lavoro svolto dagli attaccanti in fase di ripiego.
Maruggio, molto ordinato tatticamente, impegnato soprattutto a ripartire con grande velocità lungo l’out di destra, dove Catapano risulta, per larghi tratti, imprendibile.
Ottima la prova corale dell’undici giallo-blu. Da rivedere il Manduria, che è sembrato troppo contratto, confusionario e privo di grossi sbocchi offensivi.


   DAGLI SPALTI  BIANCOVERDI

12 settembre 2010
di GIOVANNI GULLI
MARUGGIO - Tre aggettivi da attribuire alle due squadre per sintetizzare la gara odierna: inguardabile per almeno 45 minuti il Manduria e pratico e cinico il Maruggio, dal tasso tecnico inferiore ma in grado di mettere in crisi il 4-2-3-1 di Mosca che tanto bene aveva fatto appena sette giorni fa contro il Racale in quel del “Dimitri” della cittadina messapica (NELLA FOTO: UNO SCONSOLATO LEO SERRI, SUO IL GOL DELLA BANDIERA).
Della squadra ammirata domenica scorsa, praticamente già dai primi minuti, non vi è traccia.
Cimino risponde al suo collega di panca schierando i suoi con un attento 4-4-2 che talvolta diventa anche un 4-4-1-1, accorciando sistematicamente le distanze tra centrocampo e difesa e, in questa fascia del campo, naufraga letteralmente il centrocampo manduriano, troppo lezioso e poco concludente.

La dimostrazione la si ha fin dai primi minuti. Il Maruggio aggredisce i portatori di palla del Manduria raddoppiando e talvolta anche triplicando le marcature. Alcuni tra gli uomini di maggior spessore di Mosca, quali Gioia, Serri e Rizzi non riescono a sfondare sulle fasce. Scippo, schierato in un inedito e poco comprensibile ruolo di trequartista, a tutto vantaggio di Stefàno, punta centrale del giorno, non trova assolutamente spazio al pari del suo collega di reparto.
In tutto questo va a nozze il Maruggio che all' 11' trova il vantaggio. Sulla destra si destreggia bene Catapano che elude la guardia del suo diretto marcatore, si accentra e scarica un autentico missile terra-aria che si va ad insaccare all'incrocio dei pali della porta difesa da un incolpevole Scarcia. 
Il “Demitri” è una bolgia. I tifosi di casa non credono ai propri occhi, non fosse altro che nelle due gare precedenti di coppa la loro squadra ha rimediato due sconfitte, tre gol subiti e nessuno segnato.
Ma il Maruggio non è pago. Al 14' ci prova Arcadio con un calcio di punizione dai 25 metri che termina di un soffio a lato.
Il Manduria non riesce proprio a trovare la bussola e il Maruggio ne approfitta. L'esemplificazione della giornata storta dei calciatori biancoverdi è espressa dalle modalità con le quali nasce il gol del 2-0. Da un'azione di attacco del Manduria, precisamente da un calcio d'angolo, viene avviata una ripartenza pericolosa del Maruggio. Per evitare complicazioni, Spano di testa manda la palla verso Scarcia ma sbaglia il modo di calibrare il pallone che finisce in corner. Calcio dalla bandierina di Cotroneo, colpo di testa di Crupi e palla sul secondo palo, nonostante il tentativo in extremis di Calò di respingere.
Se prima il catino del “Dimitri” era una bolgia, ora i maruggesi sono in visibilio.
Alla mezzora ci prova ancora Crupi dal limite, sul quale la difesa ospite è assolutamente incapace di contenere, il cui tiro chiama Scarcia alla parata e terra.
I giocatori del Maruggio appaiono sempre attenti a curare la fase difensiva ma, su una disattenzione, vengono colpiti al 43' da Serri. Scippo trova un bel lancio dalla zona centrale, quella in cui forse avrebbe dovuto trovare posto sin dall'inizio, Serri viene ad essere ben imbeccato ed entra in area dalla destra. Lo scatto è fulmineo e brucia un difensore che resta sul posto, tiro sul secondo palo e palla in rete.

Chi nella ripresa si aspetta un Manduria stile “assalto all'arma bianca” resta presto deluso.
Mosca tenta una correzione inserendo Spina e Manco per gli evanescenti Gioia e Stefàno ma i risultati sperati non arrivano, anzi. Il Maruggio al 68' si vede anche annullare il terzo gol per un presunto fuorigioco in cui si era venuto a trovare Catapano. Nella circostanza, tra l'altro, la difesa del Manduria si era trovata scoperta in un tre contro due.
Tuttavia, la reazione del Manduria è opaca. Serri opera un bel lancio sulla sinistra al 77' per Rizzi che entra in area, elude il difensore, mette palla al centro ma nessuno trova il varco per la deviazione decisiva.
Poco dopo lascia anche il campo Serri per un risentimento muscolare e resta il solo Scippo a fare (finalmente) il terminale offensivo.
Al 86' l'ultima occasione per il pari cade proprio sui piedi di Scippo che spedisce la palla di un soffio a lato, dopo essersi ben destreggiato tra due difensori, dando l'illusione ottica del pareggio al centinaio di tifosi venuti a sostenere la banda biancoverde nella vicina Maruggio e che mugugneranno non poco al fischio finale del Sig. De Tullio di Bari.

Com'era ampiamente prevedibile a fine gara, di umore opposto i due allenatori. Cimino è raggiante per la prova di sostanza dei suoi. Consapevole dei limiti della sua rosa, ha opposto una formazione che “badasse sì a non prenderle, ma anche a costruire azioni in grado di realizzare gol”, afferma il tecnico di casa.
Sul fronte opposto, Mosca non ha di che rallegrarsi. Gli facciamo notare dell'approccio totalmente sbagliato alla gara di molti suoi calciatori. “Già tre giorni fa, dopo la gara di coppa di giovedì, avevo notato un certo rilassamento di alcuni miei calciatori ma non pensavo che mentalmente scendessero in campo oggi pensando di aver già vinto la partita. Da uomini come Anglani, Riontino, Rizzi e Serri mi aspettavo e so che possono dare molto di più”.
Su chi gli chiede dell'improvvisa risoluzione del rapporto con Destratis, un terminale offensivo che farebbe comunque al caso del Manduria all'occorrenza, data anche la politica degli under intrapresa dalla società di concerto con lo staff tecnico, l'allenatore manduriano preferisce non sbilanciarsi e mantenere fede alla politica societaria.
Una considerazione su questa questione ci pare comunque opportuna, in questo frangente. E' pur vero che i budget non consentono di sbilanciarsi eccessivamente, però il privarsi di calciatori che, con esperienza di categoria, di età comunque non avanzata e con un passato in cui hanno risolto gare procurando vantaggi in termini di punti importanti per l'obiettivo della salvezza, tra l'altro anche non giocando dal primo minuto, potrebbe rivelarsi una decisione quanto meno discutibile, ragion per cui è auspicabile un sereno confronto tra le parti.
Giovedì, intanto, turno infrasettimanale in cui il Manduria se la dovrà vedere con il Manfredonia di Karel Zeman mentre al Maruggio toccherà fermare in trasferta il Sogliano.

MARUGGIO CALCIO
Signorile (46' Dimitri), D'urso, Zizzari (56' Augenti), Caputo, Carlucci, Arcadio, Catapano, Baratto, Crupi, Cimino F., Cotroneo (46' Iaia). A disp: Sudosi, Erario, Pignatale, Parente. Allenatore: Alfredo Cimino

MANDURIA SPORT
Scarcia, Calò, Spano, Riontino, Anglani, Dilonardo, Serri (80' Fanuli), Gioia (50' Spina), Stefàno (50' Manco), Scippo, Rizzi. A disp: Pecoraro, Ferrara, Fistetto, Ciccarelli. Allenatore: beppe Mosca

Arbitro: De Tullio di Bari
Marcatori: 11' Catapano MAR, 26' Crupi MAR, 43' Serri MAN
Ammoniti: Cotroneo, Caputo MAR / Rizzi MAN
Espulsi: nessuno

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