Lo scossone in casa Toro è arrivato tra mercoledì sera e giovedi' mattina: il tecnico (Foto: B. Galati), subentrato a stagione in corso a Totò Preite (come avvenne anche nel passato torneo di Promozione), ha rassegnato le dimissioni, qualificandole come irrevocabili.
«Preso atto della volontà del mister – il commento di Rocco Maggio, direttore generale dei granata che nei play out per la permanenza affronteranno il Massafra allenato da Gioacchino Marangio – abbiamo accettato la sua decisione, che lui stesso ha motivato come scelta dettata da motivazioni personali. Ringraziamo Diego Favonio per quanto dato alla causa del Taurisano, augurando a lui – dice ancora Maggio – le migliori fortune professionali e umane».
Nessun caso particolare dunque dietro l’abbandono dell’allenatore galatinese d’adozione: cadono così le voci secondo le quali a portare l’ormai ex allenatore granata verso questa clamorosa decisione fosse stato l’ammutinamento di una parte dello spogliatoio.
A smontare questa tesi, arrivano proprio le parole di Favonio, che anche in questa circostanza si conferma persona di spessore.
«Un allenatore che si ritenga bravo – esordisce – deve comprendere quando arriva il momento di farsi da parte, per il bene della squadra e della società. Ebbene, da qualche tempo mi ero accorto di non potere dare allo spogliatoio quello che volevo: da qui ho messo da parte le mie aspettative e i miei interessi e ho tolto il disturbo».
Nessun problema di natura economica, dietro le dimissioni.
«Col presidente – dice ancora Favonio – al quale sono legato da stima che va oltre i campi di calcio, abbiamo sottoscritto un patto preciso, che per il sottoscritto resta valido. Un grazie alla società per avermi dato la possibilità di allenare in una piazza di livello come Taurisano, a loro auguro di potere centrare la salvezza, alla tifoseria che mi ha sempre trattato con correttezza».
E chiude con un saluto anche ai «suoi» ragazzi.
«Hanno tutte le possibilità di centrare la permanenza in Eccellenza. L’importante – chiosa Diego Favonio – è che pensino solo ad allenarsi bene».
Dopo un incontro con la dirigenza, la squadra (in silenzio stampa) ieri pomeriggio ha comunque lavorato sul campo, seppure in maniera autarchica.
La società, infatti, è alla ricerca di un allenatore che guidi De Nuzzo e compagni in questo decisivo finale di stagione.
La società, infatti, è alla ricerca di un allenatore che guidi De Nuzzo e compagni in questo decisivo finale di stagione.
Tra le opzioni possibili prende corpo la soluzione interna con l’allenatore dei portieri, Donato Citignola, candidato alla panchina.
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