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Coppa Italia: Sfuma il sogno del Liberty. Il DT Belviso: "Risultato giusto"

19 febbraio 2010
di GIUSEPPE FACCHINI
Non è bastata la spinta dei tifosi molfettesi giunti al Giovanni Paolo II di Francavilla Fontana per aggiudicarsi la coppa (nella foto).
Il Liberty Molfetta cede 4-2 al Nardò e dice addio ai sogni di gloria legati alla Coppa Italia, gettandosi adesso a capofitto sul campionato, dove, ironia della sorte, la rincorsa è da fare proprio sui neretini.
Soliti fedelissimi e anche tante famiglie. Alla trasferta di 150 chilometri hanno partecipato davvero in tanti da Molfetta e questo è forse il risultato più grande che la compagine del presidente Canonico ha ottenuto questa sera.
In campo i biancorossi si sono visti a sprazzi, alternando buone azioni a disattenzioni che poi si sono rivelate fatali.

Il Nardò, squadra compatta e quadrata, non ha fatto sconti e cinicamente si è portata a casa il trofeo pugliese, lasciando, comunque, un buono quanto inutile secondo posto alla formazione libertina.
Molfetta non giocava da anni partite di un simile blasone e questa è già una conquista per il nuovo sodalizio calcistico nostrano, seppure, naturalmente, resta l’amaro in bocca per non aver capitalizzato un’occasione così importante.

Le due reti molfettesi portano la firma di un generosissimo Corrado Uva, mentre la pecca di giornata è il rosso rimediato, a venti minuti dal triplice fischio, da Antonio La Fortezza.
Certo, il direttore di gara, il Sig. Scatigna di Taranto, uno che il Liberty lo sta incrociando spesso e non volentieri in questa stagione, ci ha messo anche del suo, arbitrando il match non nel migliore dei modi e dimostrando di non essere stato, forse, all’altezza della partita, fischiando spesso troppo poco e a volte in eccesso.
Della finale di Francavilla rimarrà il ricordo di un pubblico delle grandi occasioni, anche per il contributo dei tantissimi supporters granata, e del punto di partenza da dove ricominciare a lavorare sodo per raggiungere la promozione [...].
Il Nardò alla fine alza la coppa e le lacrime di qualche molfettese sugli spalti è l’ultimo fotogramma della giornata.
Anzi, il penultimo. L’ultimissimo lo regala la sportività del pubblico presente che, da una parte in festa e dall’altra deluso, applaude i giocatori delle due squadra dopo il triplice fischio senza distinzione di maglia o fede calcistica. Onore ad entrambe le formazioni.

“Il risultato può essere anche giusto - ha dichiarato il DT del Molfetta Belviso (nella foto a sinistra) a fine gara - ma a comprometterla siamo stati noi, i quali abbiamo sbagliato in occasione di almeno due goal del Nardò. Due errori stupidi ci hanno condizionato la partita, anche se loro sono una bella squadra e va detto. Hanno giocato con maggior determinazione, ma non penso questo Liberty sia inferiore. Adesso bisogna concentrare tutte le nostre forze sul campionato e cercare di vincerlo, altrimenti ci saranno i play-off che comunque ci possono portare in Serie D”.

“Tatticamente eravamo ben messi in campo - ha proseguito il direttore tecnico di origine barese - ma l’espulsione di La Fortezza ci ha penalizzato parecchio. È stato un episodio non chiaro e questo dispiace, perché sarebbe anche potuto succedere qualcos’altro nel finale”

Nella gara di campionato contro il Nardò è stato uno dei protagonisti, realizzando una bellissima rete. E se ci fosse stato Parente in campo?
“Nel calcio ragionamenti simili non portano da nessuna parte. È un giocatore importante, ma stasera bisognava vincere con o senza di lui. Essere arrivati in finale è un buon traguardo, ma l’amaro in bocca resta lo stesso”.

3 commenti:

BN-98 ha detto...

certo che quello che ha scritto su questa news deve essere di molfetta perche' parla solo dei tifosi del molfetta che da parte mia li rispetto e reputo una buona tifoseria ma non dice nemmeno una volta che eravamo in 1000 noi!!!
cmq..........
I CAMIONI DELLA PUGLIA SIAMO NOOOII!!

natosottoilsegnodeltoro ha detto...

carniale: quando scrivi l'articolo cerca di non essere di parte! vamos toro ora la D

Anonimo ha detto...

E' proprio il caso di dire che abiam fatto un "belviso" ma cattiva figura... Magra consolazione. Ridateci Del Rosso, con lui a qualcosa si arriva..