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Manduria - Castellana 0-1

Il match dai due punti di vista

▼ dagli spalti biancoverdi

06 gennaio 2010
di GIOVANNI GULLI
Per commentare il risultato della gara odierna, varrebbe bene la pena affermare che, se il Castellana ha ricevuto una calza piena di dolcetti, il Manduria s'è dovuto accontentare di una piena di carbone accompagnata da una bella doccia di “acquafredda”.
Si badi bene, la parola “acquafredda”, scritta in questo modo, non è per un errore di ortografia ma riconduce al nome del direttore di gara odierno che è stato in grado di complicare una gara che, per i pochi episodi di cronaca che l'hanno caratterizzata, sarebbe forse finita anche col classico risultato a occhiali e nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
La buona stella che ha accompagnato il Manduria nel corso della prima parte della stagione oggi sembra aver diretto altrove le sue attenzioni e il suo tecnico, Bruno, se ne rende conto già prima della gara odierna, quando deve fare a meno di uno dei suoi uomini cardine, l'estremo difensore Negro che, per i postumi di una contrattura subita nel corso della gara di Cerignola, si vede costretto a non scendere in campo. Tra i pali ci va il giovane under Alemanno che di sicuro lascerà il segno nella contesa odierna.

PRIMO TEMPO - Fischio d'inizio e non passano nemmeno trenta secondi che un tiro senza pretese di Testone (foto: Asdcastellana.it), scagliato senza nemmeno troppa convinzione dal limite, trova disattento il numero uno di casa che si distende sulla propria destra, cincischia nel tentativo di bloccare la sfera e lascia che la stessa termini nel sacco nello stupore generale sia per i manduriani che per gli ospiti che si trovano subito in vantaggio.
Bruno, che schiera dal primo minuto i neoacquisti Rosciglione e Nobile, non riesce a trovare la quadratura giusta anche perché gli ospiti, conseguito il vantaggio, si rintanano nella propria trequarti e con continui raddoppi di marcatura e pressing asfissiante impediscono ai biancoverdi di ragionare.
Al 9' una bella combinazione tra Destratis ed Escobar trova la conclusione del primo ribattuta da un difensore ospite e due minuti più tardi un'azione di rimessa del Castellana, partita da Fumarola sulla sinistra, perfezionata da Zonno con un passaggio filtrante al centro dell'area, viene conclusa da Laporta con palla fuori di poco e fa correre i brividi alla difesa di casa che non sembra la stessa di tre giorni orsono in quel di Cerignola.
I continui ritmi spezzati imposti dal Castellana fanno il paio con l'altro protagonista della giornata, il direttore di gara Acquafredda di Molfetta, che, per ragioni rimaste oscure, al 19' prima allontana il custode dell'impianto sportivo, Spadavecchia, dal terreno di gioco e, visto che questi, a sommo giudizio del signore in giacchetta nera, non si allontanava (cosa non vera poiché si era distanziato alquanto dal terreno di gioco, n.d.r.), pretende letteralmente che scompaia dal suo raggio visivo.
Morale della favola: la gara resta sospesa per questa ragione per circa cinque minuti e il Sig. Spadavecchia si avvia verso gli spogliatoi.
Alla ripresa delle ostilità Abbrescia si ricava lo spazio per una conclusione dal limite che
termina di poco a lato.
Se il Manduria non riesce a sfondare il muro barese col suo gioco tecnico, fatto di palla a terra e cambi di fronte, posto anche che il terreno di gioco non è nelle condizioni ottimali per le piogge degli ultimi giorni, non resta che affidarsi ai calci piazzati.
Al 26' Coccioli se lo procura e lo batte con precisione, ma Petruzzelli lo respinge in due tempi. Un minuto dopo, il forcing messapico produce una bella sponda di Escobar per l'accorrente Nobile che, dal limite, manda un fendente che viene deviato di poco a lato in calcio d'angolo; sul tiro susseguente, Buono impegna a terra l'under Petruzzelli in una parata plastica.
In chiusura di frazione ci prova anche Nobile dai trenta metri ma l'estremo ospite è attento.

SECONDO TEMPO - Ad inizio di ripresa, Bruno prova a cambiare qualcosa, passando alla difesa a tre e cambiando lo schema iniziale del tridente, avanzando Coccioli dalla difesa sull'out di sinistra, spostando Escobar da centrale a destra e Cimino dalla sinistra a centrale.
Al 3' è Coccioli, sull'out di sinistra, a menare le danze: cross per la testa di Escobar che, in pratica, invita alla conclusione alla sua destra Calò che, accortosi tardivamente delle intenzioni del compagno, può solo cercare, ma invano di raggiungere e indirizzare la sfera a rete.
Al 12' un tiro cross di Ancora, forse anche deviato dal vento, termina di poco alto sulla traversa. Cinque minuti dopo ricompare sulla scena in maniera eclatante il Sig. Acquafredda.
Nobile dai 25 metri batte una punizione che impegna Petruzzelli che respinge male, mischia in area piccola, e Coccioli viene vistosamente affrontato ed atterrato. Per il direttore di gara non vi è nulla da segnalare.
Il Castellana, ordinato e tranquillo, continua ad affidarsi alle azioni di rimessa.
Al 22' un tiro pericoloso di Speciale, da poco entrato, termina alto non di molto.
Due minuti dopo Abbrescia, su un cross di Cocciolo, sfiora la clamorosa autorete mandando il pallone in angolo, sfiorando in scivolata il palo alla sinistra di Petruzzelli.
Il finale è di marca biancoverde. Ci prova prima Cocciolo al 38' ma Petruzzelli para agevolmente.
Al 40' Coccioli impegna l'estremo difensore biancazzurro con una velenosa punizione dalla destra, costringendolo a togliere la palla dall'incrocio dei pali e in pieno recupero, su calcio d'angolo dalla sinistra, lo stesso numero uno barese smanaccia bene la sfera e allontana la minaccia.
Al fischio finale accade quello che non ti aspetti.
L'atteggiamento irritante del direttore di gara che, tra le altre cose, in una gara come quella di oggi, oltre a spezzettare il gioco con continui rimbrotti all'indirizzo delle panchine e ai calciatori con richieste di rettifiche delle posizioni da cui battere la sfera, ha avuto anche il “merito” di “erogare” ben sette cartellini gialli e uno rosso all'indirizzo del d.s. del Manduria Pedone (ovviamente, addetto al campo, Spadavecchia, escluso, n.d.r.), non passa inosservato a taluni presunti addetti che, prima lo apostrofano in malo modo, e poi passano, purtroppo, alle “vie di fatto”, con le forze dell'ordine impegnate a calmare gli animi.

POST GARA - Negli spogliatoi, raggiungiamo un rammaricato Gigi Bruno che se la prende principalmente con la regola degli under che, vista la politica societaria degli ultimi tempi, non lo ha messo in condizioni di trovare i ricambi giusti a quei giocatori che, per scelta o per necessità, hanno dovuto svestire la casacca del Manduria. Il richiamo è a Giannotto e a Tondo, elemento, quest'ultimo, che, come i colleghi gli fanno notare, non è stato adeguatamente sostituito.
Sull'esito della gara odierna gli pesa come un macigno l'infortunio di Negro che lo ha costretto a mettere tra i pali un under che non si è rivelato all'altezza delle aspettative.
“C'è molto da lavorare in prospettiva salvezza”, afferma il tecnico di San Donato, e non stentiamo a credergli.
Va detto anche che gli inserimenti di Rosciglione e Nobile necessitano dei tempi giusti per vederne i frutti per cui siamo propensi a credere che la gara odierna è stata solo un incidente di percorso sul cammino della permanenza in Eccellenza per il Manduria.

Infine, auspichiamo che il clima di tensione che si è respirato a fine gara tra le due squadre non sia più una caratteristica di questi campi e anche che le direzioni di gara siano meno volte al protagonismo personale, cosa della quale di questi tempi non sentiamo alcuna necessità e sentiamo anche di rivolgere un invito a tutte le Società, indistintamente, affinché si adoperino al meglio per prevenire, anche attraverso controlli più accurati, gli episodi di contestazione a fine gara che, oltre a essere forieri di sanzioni pecuniarie e sportive, finiscono anche col ledere l'immagine di un'intera comunità.


▼ dagli spalti nerostellati

06 gennaio 2010
di GRAZIA INTINI
Finisce 0-1 la gara giocata in casa del Manduria Sport.
L'ASD Castellana vince, grazie al goal di Testone (nella foto), una partita dura, che vede i padroni di casa agguerriti nel voler aggiudicarsi la gara, e la difesa castellanese gestire ancora una volta nel migliore dei modi la propria metà campo, e brava a controllare le varie, ma non troppo insidiose, incursioni degli avversari.
Mister De Luca schiera il modulo 3-4-3: Petruzzelli in porta sostituisce lo squalificato Laguardia, in difesa Spinelli, Didonna e Frascati, a centrocampo Fumarola, Abbrescia, Testone e Vatalaro, tridente d’attacco con La Porta e Zonno alle spalle di Gogoni.
PRIMO TEMPO - Sono poche le azioni significative da segnalare.
I nerostellati si portano in vantaggio dopo solo 40 secondi dal fischio d'inizio: su rimessa laterale di Vatalaro, Zonno sfiora di testa, il pallone arriva sui piedi di Testone, che prova il tiro sul primo palo, Alemanno intercetta ma non trattiene.
Al 27’ Nobile prova il tiro da centro area di potenza, ma la palla finisce di poco al lato.
Al 41’ ancora un'occasione per il Castellana grazie ad una bella azione terminata con Fumarola che mette in area un ottimo cross e Gogoni che prova la semirovesciata, ma non riesce a concludere.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa, la formazione ospite riesce a controllare il proprio vantaggio.
Al 18’ Petruzzelli non trattiene la punizione tirata da Cimino, si crea così un'azione confusionaria e pericolosa in area, che però Didonna riesce a risolvere spazzando via il pallone. Dopo soli due minuti, Zonno porta palla in velocità e crossa in area, riceve Speciale che di testa colpisce alto sopra la traversa.
Al 40’ la punizione a giro insidiosa di Coccioli viene messa in angolo da Petruzzelli.
La partita si conclude con le proteste di alcuni dirigenti e giocatori del Manduria, che si accaniscono contro l'arbitro, circondandolo e rendendo necessario l’intervento dei carabinieri per calmare gli animi.
Domenica 10 gennaio alle 14.30, l'ASD Castellana sarà nuovamente impegnata sul campo dello stadio “Azzurri d'Italia” per affrontare l'Atletico Tricase in occasione della ventunesima giornata di campionato. Indisponibili per la prossima gara saranno il difensore Ezio Didonna, appiedato dal Giudice Sportivo, e Giovanni Antonicelli, ancora infortunato.


MANDURIA SPORT
Alemanno, Calò (83’ Papa), Coccioli, Buono, Potì, Rosciglione, De Stratis (46’ Ancona), Cocciolo, Nobile, Cimino, Escobar. A disp.: Pecoraro, Ferrara, Manograssi, Troccoli, Micca

CASTELLANA
Petruzzelli, Spinelli, Frascati, Abbrescia, Didonna, Vatalaro, Fumarola, Laporta (77’ Mastellone), Gogoni, Testone (64’ Speciale), Zonno (88’ Luceri). A disp.: Valentino, Primavera, Gentile, Gatti

Arbitro: Acquafredda di Molfetta
Marcatori: 1' Testone
Ammoniti
: Buono, Coccioli, Calò, Papa MAN / Abbrescia, Vatalaro, Speciale CAS
Espulsi: Il custode dello Stadio, Spadavecchia ed il DS del Manduria Pedone (per proteste)
NOTE: Spettatori 550 con rappresentanza ospite. Angoli: 8-1 per il Manduria

1 commento:

invisibile ha detto...

I giornalisti del Manduria scrivono un casino di cavolate..se i vostri dirigenti facessero meno i galletti nn verrebbero mica espulsi..a che serve insultare i membri della panchina avversaria?E a che serve vantarsi di aver alzato le mani all'arbitro?
e poi a che partita stavano? Dv stavano 550 tifosi locali..se erano 150 è pure assai...