di GIOVANNI GULLI
Il Manduria consegue la quinta vittoria consecutiva e si porta a ridosso della prima della classe, il Nardò, seppur in condominio con Lucera, Molfetta e Terlizzi, squadre già affrontate e contro le quali non ha sicuramente demeritato, uscendo sconfitta solo con la seconda di queste. Alla vigilia della gara odierna problemi di sola abbondanza per mister Bruno: Giannotto, squalificato, è l'unico elemento non a disposizione, mentre il Locorotondo, dalla sua, ha solo una vittoria esterna all’attivo, in quel di Maglie, ed il non proprio felice piazzamento in classifica nasconde comunque una squadra che non ha di certo dimostrato, anche contro avversari quotati, un approccio remissivo.

Il Manduria consegue la quinta vittoria consecutiva e si porta a ridosso della prima della classe, il Nardò, seppur in condominio con Lucera, Molfetta e Terlizzi, squadre già affrontate e contro le quali non ha sicuramente demeritato, uscendo sconfitta solo con la seconda di queste. Alla vigilia della gara odierna problemi di sola abbondanza per mister Bruno: Giannotto, squalificato, è l'unico elemento non a disposizione, mentre il Locorotondo, dalla sua, ha solo una vittoria esterna all’attivo, in quel di Maglie, ed il non proprio felice piazzamento in classifica nasconde comunque una squadra che non ha di certo dimostrato, anche contro avversari quotati, un approccio remissivo.
PRIMO TEMPO - Pronti, via, e già le emozioni non mancano. Il nostro cronometro non ha nemmeno percorso il secondo giro e Buono stende Fumarola appena entrato in area. Per la verità, in tribuna stampa, e non solo, i dubbi non mancano sulla decisione di Pappagallo di Molfetta, arbitro apparso in più occasioni incerto e non coadiuvato a dovere dai suoi assistenti di linea, il quale decreta il calcio di rigore.
Sul dischetto si porta Beltrame che angola il tiro ma Negro si supera, intercettando col corpo la sfera in tuffo alla propria destra.
Da questo momento in poi il Locorotondo scompare letteralmente dal campo di gioco, accusando più del lecito il rigore sbagliato, complice anche l’atteggiamento tattico del Manduria che cambia dal consueto 4-3-3 ad un più pragmatico 4-4-2 che imballa il gioco dei baresi.
Al 12' Coccioli inaugura la sagra dei calci piazzati di giornata. Si procura una punizione dal vertice destro di attacco. Batte Tondo e manda la sfera di poco a lato alla destra di Suriano.
Al 15' Diamante cicca il pallone su un innocuo tiro cross di Coccioli: Tondo è a due passi ma la sua conclusione viene parata senza grossi problemi da Suriano.
Ancora calcio piazzato al 22' del solito Tondo. Palla a spiovere in area per Escobar che indirizza la palla nell'angolo sinistro ma la conclusione termina di un soffio alta sull’incrocio dei pali.
Al 24' Tondo sulla sinistra si porta a spasso tre avversari, ne elude la guardia, palla per Coccioli che mette di prima intenzione al centro dell'area dove Cimino devia alto sull'uscita disperata di Suriano.
Al 27' Escobar dribbla il diretto marcatore, entra in area e viene vistosamente spinto da Diamante. Il Sig. Pappagallo sorvola tra le proteste del pubblico di casa che non gli perdona l'affrettata decisione dei primi minuti a favore dei baresi. L'azione non termina qui. Dal fondo Cocciolo trova il varco giusto per la testa di Escobar, che nel contempo si era piazzato in piena area: palla in fondo al sacco per l'incolpevole Suriano.
Il Locorotondo non si ritrova assolutamente ed è in piena balìa dell’avversario.
Al 38' Tondo, ancora lui, su punizione indirizza una palla per la testa di Amadu che impegna Suriano.
41' e c’è spazio anche per un’azione di rimessa della squadra di casa. Tondo libera in contropiede Escobar che conclude dalla distanza con Suriano che si distende sulla propria destra e manda il pallone in angolo. Nella circostanza forse il numero nove di casa avrebbe potuto osare di più.
In chiusura di tempo Tondo dal limite al 43' scalda i guanti a Suriano che gli devia la conclusione in angolo.
SECONDO TEMPO - Ripresa con il Locorotondo che cerca di trovare spazi per impensierire Negro. Il Manduria capisce che per impedire ai baresi i fraseggi deve per forza di cose mantenere corte le distanze tra difesa e centrocampo. Con questo atteggiamento le punte del Locorotondo si trovano sistematicamente raddoppiate, se non anticipate, e di occasioni nemmeno a parlarne.
Invece al 9' bella azione del Manduria, tutta in verticale. Escobar si apre la corsia per vie laterali a destra, palla al centro per Cimino che libera alla sua sinistra Amadu che, purtroppo per la squadra di casa, cincischia e perde l'attimo giusto per concludere.
Al 12' arriva il colpo di grazia. Coccioli riesce a liberarsi dell'asfissiante marcatura di Convertini, crossa al centro per la testa di Potì che, ben appostato, insacca, praticamente copiando, per dinamica e posizione, il gol di sette giorni prima a Tricase di Amadu su cross di Coccioli.
A questo punto il Manduria tira per un po' il fiato ed al 23' il barese Lisi si libera bene in area e conclude per la parata a terra di un sicuro Negro.
Nemmeno i tre cambi operati da Caroli riescono a smuovere le acque in casa barese. Il solo Moliterni, giocatore per la verità alquanto dinamico e che si è mosso bene nella frazione di tempo in cui è stato impiegato, al 41' impegna severamente Negro che salva in angolo.
Poi nulla più fino al fischio finale per l’apoteosi dei messapici che vanno sotto la tribuna a cogliere il giusto plauso del pubblico, accorso oggi in massa per sostenere quella che di sicuro, per il campionato di eccellenza pugliese 2009/2010, non è più una sorpresa.
POST GARA - Negli spogliatoi Bruno guarda già oltre, precisamente alla gara di domenica a Copertino, squadra che giudica positivamente e molto ostica per il suo Manduria. Ad una nostra precisa domanda, se trattasi di punti in prospettiva salvezza o altro, Bruno, da tecnico esperto, getta sempre acqua sul fuoco dei facili entusiasmi. Pur riconoscendo il valore dei suoi elementi e della loro capacità di integrarsi e fare gruppo, non va dimenticato che la salvezza è e deve restare l’obiettivo primario della stagione. I cali certamente verranno nel corso della stagione e in quel momento occorre farsi trovare comunque pronti e con il carico giusto di punti per distanziare le dirette concorrenti. Una cosa è certa. Questo Manduria, creato inizialmente per un campionato di tutt’altro tenore, sta meravigliando un po’ tutti gli addetti ai lavori e nel vederlo giocare in più occasioni si è assistito, a nostro giudizio, a gare di categoria certamente superiore, dimostrazione che quando società, staff tecnico e calciatori ragionano tutti verso un unico obiettivo, i risultati non tardano a venire.

MANDURIA SPORT
Negro, Papa (74' Manograssi), Calò, Buono, Potì, Cocciolo, Cimino, Amadu, Escobar (78' Carca), Tondo (85' Leo), Coccioli. A disp: Alemanno, Ancora, De Nicola, Micca.
VICTORIA LOCOROTONDO
Suriano, Convertini, Diamante, Bernè, Martina, Pascullo, Buzzacchino (59' Cassano), Galasso, Beltrame (52' Serri), Lisi G., Fumarola (61' Moliterni). A disp: Maggi, Palmisano, Ippolito, Lisi M.
Arbitro: Pappagallo di Molfetta
Marcatori: 27' Escobar, 65' Poti'
Ammoniti: Escobar, Papa MAS / Diamante, Convertini, Martina LOC
Espulsi: nessuno
NOTE: Spettatori 800 ca. con rappresentanza ospite. Angoli: 6-5 per il Locorotondo.
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