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Atletico Tricase - Manduria 0-1

25 ottobre 2009
di GIOVANNI GULLI
Si dice che non c'è due senza tre.
Mai detto fu più azzeccato per la gara odierna per il Manduria.
Alla vigilia era lecito temere una sorta di rilassamento dopo le tre vittorie consecutive conseguite
dai messapici, di cui due in trasferta ed ai danni nientemeno che di Trani e Lucera, candidate, alla vigilia del torneo, a obiettivi di rilievo.
Invece, nulla di tutto questo. Bravo il trainer biancoverde, Bruno, a tenere alta la tensione dei suoi e ad operare il giusto mix degli uomini da mandare in campo, scegliendo di gara in gara i ragazzi meglio in condizione mentale e fisica e lasciando rifiatare gli altri, reimpiegandoli nelle gare successive.

PRIMO TEMPO - In premessa va detto che le abbondanti piogge della settimana trascorsa hanno lasciato il segno sul terreno di gioco, apparso subito pesante e non in grado di favorire le giocate degli uomini meglio dotati tecnicamente. Le squadre si studiano e cercano di non farsi male.
Il Manduria parte con il consueto 4-3-3 ma sembra soffrire gli inserimenti sulle fasce più del dovuto.
Il Tricase, dal canto suo, in piena crisi tecnica e con soli 3 punti all'attivo, ha necessità di vincere per dare una sterzata al suo campionato ma l'uomo che sarà migliore in campo per i salentini sarà solo Citto, chiamato più volte a ricucire le distanze tra i reparti e a creare i presupposti per le azioni d'attacco per i suoi, affidandosi a millimetrici lanci lunghi.
Ci vogliono ben 21 minuti prima di vedere la prima conclusione della gara. A sfoderare un bel destro dal limite è Striano che impegna severamente Negro con un tuffo a deviare la palla in angolo.
Due minuti dopo lo stesso numero undici di casa batte una punizione dal vertice destro dell'area e manda la sfera alta di poco.
Il Manduria si affida ai fraseggi, vero fiore all'occhiello del gioco dei messapici e non proprio consueto per la categoria, per cercare di trovare i giusti inserimenti.
Al 31' Tondo e Coccioli costruiscono un'autentica occasione da rete, confezionando un contropiede da manuale, seppur partito da una disattenzione di un difensore di casa, che si conclude male per l'attento inserimento di Mastria che interrompe l'ultimo e decisivo scambio tra i giocatori ospiti deviando il pallone fuori dall'area.
Scampato il pericolo ci riprova il Tricase al 35' con Corvaglia che dalla fascia destra mette un pallone pericoloso in area per Striano che impegna ancora Negro che blocca la sfera in tuffo. Otto minuti dopo il Tricase perde proprio Striano per infortunio e la sua assenza peserà non poco nell'economia del già sterile attacco di casa.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre al 3' con un pericoloso inserimento di Stefanelli, sostituto di Striano, che trova lo spiraglio per mettere la sfera al centro dell'area piccola ma nessun attaccante di casa se ne avvede e il Manduria scampa il pericolo.
Ancora dalla sinistra al 20' Ruberto crea un'occasione importante per Corvaglia la cui conclusione termina di poco a lato. E' il momento migliore del Tricase.
Al 24' punizione di seconda dai 25 metri. Raffaello per Citto il cui tiro, alquanto angolato, viene intercettato di piede da Negro che lo vede all'ultimo istante e lo respinge e, in analoga maniera, il portiere del Manduria respinge, un minuto dopo, una conclusione di Ciardo.
Bruno risistema la squadra che mostra di soffrire gli inserimenti sulle fasce e offre poco supporto alle punte, aprendo pericolosi spazi ai centrocampisti di casa. Dal 4-3-3 passa ad un più prudente 4-4-2 che poi si rivelerà incisivo. Toglie dalla contesa Tondo, tra l'altro già ammonito, e Coccioli, esausto, e inserisce Ancora e Amadu (nella foto in alto).
Il Tricase non trova più gli spazi esterni e si affida ai lanci centrali. Su uno di questi al 37' Ruberto si esibisce in un'apprezzabile semirovesciata in area con palla che termina di poco a lato.
E' il canto del cigno del Tricase. Fino al termine ci sarà solo il Manduria.
Amadu fa capire che, pur essendo un ex, non farà sconti alla sua ex-squadra. Al 44' spedisce un bel fendente dal limite che termine di poco fuori.
Ci si aspetta solo il fischio finale. Il direttore di gara decreta 5' di recupero.
Il Manduria capisce che forse può tentare il colpaccio in trasferta. La difesa del Tricase sbanda pericolosamente, specie nella zona centrale.
Ci si accinge ad affrontare il secondo minuto di recupero quando Escobar, generosa e di grande sacrificio per i compagni come sempre la sua prova, si incaponisce nel tener palla sulla sinistra, si apre un varco, superando il diretto marcatore, riesce a crossare al centro dell'area per un ottimamente appostato Amadu che di testa manda la palla alla sinistra di un incolpevole Cesari. E' il tripudio per la tifoseria biancoverde, accorsa anche oggi a seguire la squadra in trasferta.

POST GARA - Come si poteva temere, il gol nel finale ha lasciato il segno nel dopo partita. In casa Tricase la tensione è tanta e non c'è molta voglia di parlare.
Di tenore opposto, ma sempre molto contenuto, il clima in casa Manduria. L'obiettivo, salvezza a parte, è e resta quello di creare un gruppo di calciatori valido in grado di giocarsela con tutti gli avversari sempre alla pari e sempre alla ricerca dei tre punti.
Tre punti come quelli che separano i biancoverdi messapici dalla testa della classifica.
E domenica per il Manduria c'è il Locorotondo, altra squadra che naviga nei bassifondi della
classifica ma che ha creato nelle giornate precedenti fastidi a squadre quotate.
Per il Tricase occorre una svolta più di testa che di gambe, a nostro avviso. Domenica c'è la trasferta di Lucera e per i salentini occorrerà riprendere confidenza con il gol e con i punti.


ATLETICO TRICASE
Cesari, Mastria, Giannuzzi, Ciardo, Dilonardo, Citto, Corvaglia, Raffaello (77' Giordano), Montanaro, Ruberto (89' Pirelli), Striano (43' Stefanelli). A disp: Barba, Rizzo, Calabrese, Mitri

MANDURIA SPORT
Negro, Papa (82' Calo'), Giannotto, Buono, Poti', Cocciolo, Cimino, Leo, Escobar, Tondo (71' Ancora), Coccioli (74' Amadu). A disp: Alemanno, Ferrara, Destratis, Micca

Arbitro: Mastrodonato di Molfetta
Marcatori: 92' Amadu
Ammoniti: Ruberto, Dilonardo TRI / Tondo, Giannotto, Ancora MAN
Espulsi:
nessuno
NOTE: Spettatori 300 ca. con rappresentanza ospite. Angoli: 5-3 per il Manduria

1 commento:

bacardi ha detto...

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