di Antonio Calo'
Se la dirigenza del Copertino lo chiamerà ad assumere la guida della formazione maggiore, Gianfranco Castrignanò risponderà «presente».
Il diretto interessato, però, tiene a rimarcare che, per ora, nessuna decisione in tal senso sia stata presa, anche se ammette, come del resto aveva anticipato ieri il presidente Maurizio Fanuli , che un approccio c’è stato.
«Sarei lusingato di allenare la squadra della mia città - dice Castrignanò, che ha 43 anni e che ha diretto il Copertino da primo trainer per due gare, nella stagione 2006/2007, dopo il divorzio del club rossoverde da Diego Favonio - Nelle ultime annate ho ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile ed ho avuto modo di apprezzare la serietà della dirigenza, con la quale sarei pronto a collaborare nella nuova veste di tecnico del team d’Eccellenza».
«Per ora, però, questa è solo una ipotesi - aggiunge Castrignanò - In tal senso c'è stato un approccio e nulla più in quanto mi è stato chiesto se fossi eventualmente disposto ad assumermi la responsabilità di dirigere il Copertino nel massimo campionato dilettantistico regionale».
«La mia risposta è stata positiva, ma tutto è terminato qui - prosegue Castrignanò - Se le cose andranno in questo modo sarò ben lieto di dare il mio contributo. Per ora ringrazio i dirigenti per avere pensato a me. In passato ho collaborato con Totò Nobile ai tempi in cui allenava il Nardò e da lui ho imparato tanto, né mi spaventa l’idea di dovermi cimentare con un team giovane. L’unica cosa che conterebbe davvero, in una ipotesi del genere, è che la società, come ha sempre fatto, abbracci con convinzione questa linea, facendo muro nei momenti delicati del torneo».
L'organico, naturalmente, non dovrebbe essere composto solo da baby.
«Sarei lusingato di allenare la squadra della mia città - dice Castrignanò, che ha 43 anni e che ha diretto il Copertino da primo trainer per due gare, nella stagione 2006/2007, dopo il divorzio del club rossoverde da Diego Favonio - Nelle ultime annate ho ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile ed ho avuto modo di apprezzare la serietà della dirigenza, con la quale sarei pronto a collaborare nella nuova veste di tecnico del team d’Eccellenza».
«Per ora, però, questa è solo una ipotesi - aggiunge Castrignanò - In tal senso c'è stato un approccio e nulla più in quanto mi è stato chiesto se fossi eventualmente disposto ad assumermi la responsabilità di dirigere il Copertino nel massimo campionato dilettantistico regionale».
«La mia risposta è stata positiva, ma tutto è terminato qui - prosegue Castrignanò - Se le cose andranno in questo modo sarò ben lieto di dare il mio contributo. Per ora ringrazio i dirigenti per avere pensato a me. In passato ho collaborato con Totò Nobile ai tempi in cui allenava il Nardò e da lui ho imparato tanto, né mi spaventa l’idea di dovermi cimentare con un team giovane. L’unica cosa che conterebbe davvero, in una ipotesi del genere, è che la società, come ha sempre fatto, abbracci con convinzione questa linea, facendo muro nei momenti delicati del torneo».
L'organico, naturalmente, non dovrebbe essere composto solo da baby.
«Quello d’Eccellenza è un torneo difficilissimo - sottolinea Castrignanò - Sarebbe impensabile affrontarlo con un complesso di soli giovani. Ma la dirigenza del Copertino sa bene tutto ciò e punterebbe anche su alcuni atleti navigati, da scegliere tenendo innanzitutto conto la loro levatura umana».
1 commento:
e il riconoscimento minimo che la societa' dimostrerebbe al sig.castrignano' per la sua serieta'
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