da Nardocalcio.com
Prima giornata di ritorno. Il campionato di Eccellenza brucia le tappe essendo l’unico a chiudere il girone d’andata prima delle festività natalizie.
Nardò e Massafra si ritrovano di fronte dopo appena tre mesi. E molte cose sono cambiate da quel caldissimo 7 settembre. Il Nardò si presentava in campo dopo appena 20 giorni di preparazione effettiva con una squadra messa in campo a tempo di record da Massimo Lepore.
Il Massafra invece, forte di una preparazione regolare e dell’esperienza di Pettinicchio venne a capitalizzare tutte le inevitabili pecche di quel volenteroso Nardò. Tre punti ottenuti col minimo sforzo.
Oggi il vento sembra aver preso un’altra direzione.
Nardò e Massafra si ritrovano di fronte dopo appena tre mesi. E molte cose sono cambiate da quel caldissimo 7 settembre. Il Nardò si presentava in campo dopo appena 20 giorni di preparazione effettiva con una squadra messa in campo a tempo di record da Massimo Lepore.
Il Massafra invece, forte di una preparazione regolare e dell’esperienza di Pettinicchio venne a capitalizzare tutte le inevitabili pecche di quel volenteroso Nardò. Tre punti ottenuti col minimo sforzo.
Oggi il vento sembra aver preso un’altra direzione.
Il Massafra ha esaurito quella freschezza iniziale che lo ha portato a lungo in zona play-off e paga una crisi di gioco e di risultati. Un’involuzione di sette partite senza vittorie con soli 5 punti all’attivo e i mugugni del pubblico massafrese.
Altra aria a Nardò. L’eroico Toro di Lepore ha lasciato il campo ad un Nardò organizzato da Longo (nella foto in alto) per fare punti in ogni circostanza. Non parliamo di calcio-spettacolo, chiaramente, ma di una squadra che gradualmente ha trovato la propria sicurezza per lasciare l’umiliante ultimo posto e giocarsi la salvezza diretta alla pari delle altre avversarie.
Gli innesti dicembrini hanno portato un tocco di qualità mancante. Un valore aggiunto che già domenica scorsa contro lo Japigia ha inciso sul risultato. Ma chiudiamo qui la parentesi ottimista.
Altra aria a Nardò. L’eroico Toro di Lepore ha lasciato il campo ad un Nardò organizzato da Longo (nella foto in alto) per fare punti in ogni circostanza. Non parliamo di calcio-spettacolo, chiaramente, ma di una squadra che gradualmente ha trovato la propria sicurezza per lasciare l’umiliante ultimo posto e giocarsi la salvezza diretta alla pari delle altre avversarie.
Gli innesti dicembrini hanno portato un tocco di qualità mancante. Un valore aggiunto che già domenica scorsa contro lo Japigia ha inciso sul risultato. Ma chiudiamo qui la parentesi ottimista.
Proprio a Massafra l’anno scorso lo squadrone di Toma si impantanò irrimediabilmente. Sconfitta ed infortuni si abbatterono su quel Toro incapace di spiccare il volo.
Ora calma e sangue freddo. Il Nardò ha tutte le carte per giocarsi questo match con lo spirito e gli uomini giusti. Mancherà Mastria in difesa e probabilmente sarà Polo a chiudere quello spicchio di campo. In porta Di Marco verso la conferma oltre alla linea difensiva Citto – Esposito – Collaro.
Ora calma e sangue freddo. Il Nardò ha tutte le carte per giocarsi questo match con lo spirito e gli uomini giusti. Mancherà Mastria in difesa e probabilmente sarà Polo a chiudere quello spicchio di campo. In porta Di Marco verso la conferma oltre alla linea difensiva Citto – Esposito – Collaro.
Imbuto di centrocampo con Tartaglia davanti alla difesa, Vedesca e De Padova in avanscoperta.
Attacco tutto da scegliere. Elia preferito a Patera? Di Rito punta. Tre maglie per l’esterno: Saracino, De Benedictis e Volturno.
Due squalifiche in casa Pettinicchio: Luccarelli e Zaccaro. Vincerà chi farà meno errori. Come all’andata.
Due squalifiche in casa Pettinicchio: Luccarelli e Zaccaro. Vincerà chi farà meno errori. Come all’andata.
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