
Da: Lnd.it
Un’iniziativa per tutelare la vita e per evitare il più possibile altre tagedie sui campi di calcio. E’ lo spirito con cui la Lega Nazionale Dilettanti della Figc e Technostar, in collaborazione con Limonta e Poste Italiane, hanno varato il "Progetto Elisir", presentato questa mattina presso la Sala del Consiglio Federale alla presenza di Giancarlo Abete, presidente della Figc, Carlo Tavecchio, presidente della LND e vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini, vice presidente Figc, Alberto Mambelli, Nicola Saccinto e Andrea Nicchiotti, vice presidenti LND, e dei rappresentanti delle aziende che supportano l’iniziativa (nella foto).
Ad illustrare lo spirito dell’iniziativa è stato il presidente LND Carlo Tavecchio: “I lutti che abbiamo purtroppo avuto negli ultimi anni non sono stati campanelli d’allarme ma vere e proprie tragedie. La LND e la Figc vogliono avviare un progetto teso alla prevenzione e lo facciamo iniziando dalla tutela sugli arresti cardiaci, sui quali si può intervenire non solo con visite specialistiche sempre più approfondite ma anche con strumenti adeguati lì dove si gioca, sui campi, per cercare di salvare le vite dei nostri ragazzi. Con questo progetto diamo alle nostre delegazioni provinciali uno strumento, che dovrà servire per sensibilizzare tutte le società a dotarsi di uno strumento del genere, e per procedere ad una serie di corsi su tutto il territorio, così da programmare una serie di interventi successivi per arrivare, anche con l’aiuto di partner e degli enti locali, ad avere un defibrillatore in ogni campo di calcio”.
Ad illustrare lo spirito dell’iniziativa è stato il presidente LND Carlo Tavecchio: “I lutti che abbiamo purtroppo avuto negli ultimi anni non sono stati campanelli d’allarme ma vere e proprie tragedie. La LND e la Figc vogliono avviare un progetto teso alla prevenzione e lo facciamo iniziando dalla tutela sugli arresti cardiaci, sui quali si può intervenire non solo con visite specialistiche sempre più approfondite ma anche con strumenti adeguati lì dove si gioca, sui campi, per cercare di salvare le vite dei nostri ragazzi. Con questo progetto diamo alle nostre delegazioni provinciali uno strumento, che dovrà servire per sensibilizzare tutte le società a dotarsi di uno strumento del genere, e per procedere ad una serie di corsi su tutto il territorio, così da programmare una serie di interventi successivi per arrivare, anche con l’aiuto di partner e degli enti locali, ad avere un defibrillatore in ogni campo di calcio”.
Anche il presidente federale Giancarlo Abete si è detto favorevole a proseguire questo primo passo:“La Figc condivide pienamente lo spirito dell’iniziativa promossa dalla LND affinchè il mondo sportivo possa reagire con tempestività, con professionalità e con progetti seri per impedire che accadano tragedie come quelle cui abbiamo purtroppo assistito negli ultimi tempi. L’obiettivo che ci poniamo è importante e anche la Figc, nell’ottica di sistema, farà la sua parte in tal senso.”
Il progetto Elisir
Con il “Progetto Elisir” la LND traccia anche una nuova frontiera che si spera possa essere raccolta dalle società sportive: oggi si commette ancora l’errore di “nascondere” gli apparecchi acquisiti, di relegarli in qualche cassetto, col risultato che nel momento in cui potrebbe esserne necessario l’utilizzo, non ci si ricorda dove sia, e tanto meno come lo si debba usare. Una “gestione” sbagliata del problema aggrava così, paradossalmente, la situazione.
Il progetto Elisir
Con il “Progetto Elisir” la LND traccia anche una nuova frontiera che si spera possa essere raccolta dalle società sportive: oggi si commette ancora l’errore di “nascondere” gli apparecchi acquisiti, di relegarli in qualche cassetto, col risultato che nel momento in cui potrebbe esserne necessario l’utilizzo, non ci si ricorda dove sia, e tanto meno come lo si debba usare. Una “gestione” sbagliata del problema aggrava così, paradossalmente, la situazione.
Il totem ideato da Technostar, azienda italiana leader nel settore, rappresenta la sintesi di un atteggiamento nuovo: con esso infatti si forniscono i due componenti fondamentali per salvare le persone colpite da arresto cardiaco: il defibrillatore e il tempo.
“La novità della iniziativa della LND – ha spiegato Antonio Sammali, Amministratore Delegato Technostar Srl - è informare e formare tutti sull’altro elemento importante per salvare delle vite: ridurre il tempo di intervento. Se non si riduce tale tempo il defibrillatore stesso diventa inutile. Risparmiare secondi preziosi per intervenire memorizzando la posizione del defibrillatore, essere informati immediatamente su come si usa, semplificare l’intervento e la manutenzione tecnica è parte del Progetto Elisir e del Totem Elisir”.
“La novità della iniziativa della LND – ha spiegato Antonio Sammali, Amministratore Delegato Technostar Srl - è informare e formare tutti sull’altro elemento importante per salvare delle vite: ridurre il tempo di intervento. Se non si riduce tale tempo il defibrillatore stesso diventa inutile. Risparmiare secondi preziosi per intervenire memorizzando la posizione del defibrillatore, essere informati immediatamente su come si usa, semplificare l’intervento e la manutenzione tecnica è parte del Progetto Elisir e del Totem Elisir”.
“Il totem – prosegue Sammali - è una struttura portatile verticale con in alto una tabella grafica che riassume le tre principali sequenze utili a ricordare immediatamente l’uso del defibrillatore sia in emergenza, ma anche come training quando non si è in emergenza, per informare e formare all’uso; sotto la tabella è posto il defibrillatore in una cabinetta omologata a tale uso con allarme acustico e visivo per richiamare altre persone per essere aiutati. Poste all’interno vi sono le cartoline “PAS” che richiamano l’uso del defibrillatore e che possono essere portate con sé vicino alla persona da soccorrere, seguire le istruzioni per non compiere errori a causa dello stress emotivo dell’intervento stesso. La ricerca del defibrillatore e lo sforzo per ricordarne l’uso sono i due elementi che contribuiscono alla perdita di tempo nell’intervento e contrarre il tempo di intervento determina l’efficacia dell’intervento stesso cioè la salvezza o meno di una vita”.
Questi tre elementi, defibrillatore, totem e addestramento, garantiscono l’utilizzo più immediato ed efficace nei drammatici momenti dell’emergenza.
“La nostra missione – aggiunge il Prof. Alessandro Capucci, Ordinario Universitario di Cardiologia e Primario Cardiologo di Piacenza - è comunicare che salvare una vita è semplice, chiunque lo può fare. È necessario avere un defibrillatore e usarlo subito, in pochi minuti; il defibrillatore non sbaglia mai, usarlo è semplice; PAS è l’acronimo: Prendi il defibrillatore, Applica le piastre al torace, Spingi il bottone. Tutto il resto serve solo a fare confusione. Per salvare delle vite i defibrillatori devono essere presenti il più possibile nei posti di lavoro, di svago, nelle nostre case.”
Fondamentale nel progetto l’apporto di GE Healthcare Clinical Systems, che ha sviluppato la tecnologia utilizzata dal defibrillatore.
“La nostra missione – aggiunge il Prof. Alessandro Capucci, Ordinario Universitario di Cardiologia e Primario Cardiologo di Piacenza - è comunicare che salvare una vita è semplice, chiunque lo può fare. È necessario avere un defibrillatore e usarlo subito, in pochi minuti; il defibrillatore non sbaglia mai, usarlo è semplice; PAS è l’acronimo: Prendi il defibrillatore, Applica le piastre al torace, Spingi il bottone. Tutto il resto serve solo a fare confusione. Per salvare delle vite i defibrillatori devono essere presenti il più possibile nei posti di lavoro, di svago, nelle nostre case.”
Fondamentale nel progetto l’apporto di GE Healthcare Clinical Systems, che ha sviluppato la tecnologia utilizzata dal defibrillatore.
“I nostri defibrillatori semiautomatici ‘intelligenti’ – commenta Flavio Paulitti Amministratore delegato dell’azienda – sono costruiti con criteri di grande robustezza ed affidabilità, per il soccorso da parte di personale non sanitario, ma opportunamente addestrato. Essi, collegati al Paziente, identificano con estrema sicurezza la presenza di un arresto cardiaco e tramite messaggi vocali danno istruzioni al Soccorritore per il miglior esito della rianimazione”. I defibrillatori sono garantiti 7 anni e tra l’altro dal totem si può sempre vedere una luce verde che conferma la funzionalità del sistema. In caso di malfunzionamento, il defibrillatore dal totem avvia una sirena che avverte la necessità di un intervento realizzato da GE in tutta Italia in 24 anche con la sostituzione temporanea dell’apparecchio. Il costo del totem elisir si aggira intorno ai 2000 euro, tra l’altro finanziabili da GE con formule vantaggiose”.
Anche Paolo Limonta, presidente di Limonta Sport Italia che con Poste Italiane ha finanziato il progetto, sostiene sia fondamentale e di primaria importanza introdurre sui campi delle società dilettantistiche defibrillatori, indispensabili in caso di emergenza. Da questi concetti Limonta Sport lancia anche un progetto parallelo denominato “Un campo per la vita”, nel quale l’azienda si impegna a regalare un defibrillatore ad ogni società che realizzerà con la stessa un capo in erba sintetica. “Limonta Sport – ha concluso Paolo Limonta – è fiera ed orgogliosa dell’iniziativa e resta a disposizione per aiutare e rendersi utile al mondo sportivo”.
L’arresto cardiaco sui campi di calcio
Negli ultimi anni alcuni casi hanno scosso il movimento del calcio dilettantistico e giovanile, che ha perso alcuni suoi giovani protagonisti proprio sui campi da calcio. Nell’immaginario collettivo si pensa erroneamente che l’arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare sia solo una diretta conseguenza di un infarto cardiaco, mentre non di rado possono essere anche altri i fattori che lo inducono, ad esempio una patologia cardiaca nascosta o un trauma da scontro di gioco o da caduta. Rispetto comunque a solo pochi anni fa, la maggior parte degli operatori sportivi ha oggi piena coscienza di potere e dovere recitare un ruolo primario per arginare la mortalità da arresto cardiaco. Ormai è noto che il tempo a disposizione per soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare sia ridotto ai soli primi cinque minuti e che solo utilizzando immediatamente un defibrillatore c’è speranza di intervenire positivamente, perché diversamente nessuna ambulanza, per quanto veloce, potrà mai arrivare altrettanto rapidamente.
La LND e la tutela della salute
La Lega Nazionale Dilettanti si è sempre posta nei confronti dell’universo delle sue società, composto da oltre 1.500.000 tesserati tra dilettanti e giovani, come un’istituzione propositiva anche sul tema della tutela della salute. Solo soffermandoci sull’attività degli ultimi anni, basti ricordare il Convegno sul Doping nel calcio dilettantistico e giovanile, svolto ad Assisi nel 2004 con la partecipazione di numerosi esperti del settore dal quale si partì per una informazione costante sul tema antidoping nei dilettanti; il passo successivo fu l’accordo con Farmadati che aprì il suo sito di consultazione alle società della LND che possono così continuamente verificare quali siano i farmaci dopanti tra quelli in commercio e tutte le regolamentazioni nazionali e internazionali sul doping. L’attività di fromazione e informazione è proseguita poi proprio sulla questione defibrillatori: in questi anni sia la LND che le sue strutture locali si sono impegnate per donare alcuni apparecchi alle proprie società sportive, da quelle impegnate nel massimo campionato dilettantistico (Serie D) a quelle di categorie più propriamente amatoriali.
A livello locale, poi, i Comitati Regionali della LND sono continuamente a confronto con le istituzioni politiche riguardo l’iter relativo alle visite mediche per l’attività sportiva, che è oggi molto spesso l’unico check up dei nostri giovani.
Anche Paolo Limonta, presidente di Limonta Sport Italia che con Poste Italiane ha finanziato il progetto, sostiene sia fondamentale e di primaria importanza introdurre sui campi delle società dilettantistiche defibrillatori, indispensabili in caso di emergenza. Da questi concetti Limonta Sport lancia anche un progetto parallelo denominato “Un campo per la vita”, nel quale l’azienda si impegna a regalare un defibrillatore ad ogni società che realizzerà con la stessa un capo in erba sintetica. “Limonta Sport – ha concluso Paolo Limonta – è fiera ed orgogliosa dell’iniziativa e resta a disposizione per aiutare e rendersi utile al mondo sportivo”.
L’arresto cardiaco sui campi di calcio
Negli ultimi anni alcuni casi hanno scosso il movimento del calcio dilettantistico e giovanile, che ha perso alcuni suoi giovani protagonisti proprio sui campi da calcio. Nell’immaginario collettivo si pensa erroneamente che l’arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare sia solo una diretta conseguenza di un infarto cardiaco, mentre non di rado possono essere anche altri i fattori che lo inducono, ad esempio una patologia cardiaca nascosta o un trauma da scontro di gioco o da caduta. Rispetto comunque a solo pochi anni fa, la maggior parte degli operatori sportivi ha oggi piena coscienza di potere e dovere recitare un ruolo primario per arginare la mortalità da arresto cardiaco. Ormai è noto che il tempo a disposizione per soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare sia ridotto ai soli primi cinque minuti e che solo utilizzando immediatamente un defibrillatore c’è speranza di intervenire positivamente, perché diversamente nessuna ambulanza, per quanto veloce, potrà mai arrivare altrettanto rapidamente.
La LND e la tutela della salute
La Lega Nazionale Dilettanti si è sempre posta nei confronti dell’universo delle sue società, composto da oltre 1.500.000 tesserati tra dilettanti e giovani, come un’istituzione propositiva anche sul tema della tutela della salute. Solo soffermandoci sull’attività degli ultimi anni, basti ricordare il Convegno sul Doping nel calcio dilettantistico e giovanile, svolto ad Assisi nel 2004 con la partecipazione di numerosi esperti del settore dal quale si partì per una informazione costante sul tema antidoping nei dilettanti; il passo successivo fu l’accordo con Farmadati che aprì il suo sito di consultazione alle società della LND che possono così continuamente verificare quali siano i farmaci dopanti tra quelli in commercio e tutte le regolamentazioni nazionali e internazionali sul doping. L’attività di fromazione e informazione è proseguita poi proprio sulla questione defibrillatori: in questi anni sia la LND che le sue strutture locali si sono impegnate per donare alcuni apparecchi alle proprie società sportive, da quelle impegnate nel massimo campionato dilettantistico (Serie D) a quelle di categorie più propriamente amatoriali.
A livello locale, poi, i Comitati Regionali della LND sono continuamente a confronto con le istituzioni politiche riguardo l’iter relativo alle visite mediche per l’attività sportiva, che è oggi molto spesso l’unico check up dei nostri giovani.
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