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Champions Putignano: Stop alla favola rossoblu.. per ora

09 luglio 2008
A cura di: Redazione

E' durata poco più di un mese l'avventura della Champions Putignano nell'Eccellenza pugliese.
Dopo, infatti, i numerosi ed ambiziosi proclami, dopo l'arrivo di mister Sgobba e dopo le indiscrezioni di calciomercato di queste settimane che davano i migliori giocatori di categoria ad un passo dalla squadra dei tre patron Ritella, Loparco e Carbonaro e del presidente Bellantuono (nella foto), come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia che non t'aspetti.
La squadra che circa 30 giorni fa ha acquisito il titolo della Nuova Polisportiva Noci non si iscriverà al prossimo campionato. E' la stessa società della città del Carnevale, attraverso un comunicato stampa, a rendere nota l'improvvisa defezione e, all'interno dello stesso sono contenute le ragioni di tale decisione.
Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa integrale.

Scriviamo questo comunicato con grande serenità d’animo e senza alcun rimpianto, perché siamo convinti che la decisione che abbiamo assunto non è un passo indietro, anzi oggi rappresenta la miglior scelta per mantenere fede al nostro progetto: riportare meritatamente Putignano nel calcio che conta. Una serie di circostanze sopravvenute negli ultimi giorni ci hanno indotto, responsabilmente, a revocare la partecipazione della Champions Putignano al campionato d’Eccellenza. Intanto, ci piace sottolinearlo, l’aver assunto l’iniziativa ha certamente influito sul fatto che Putignano avrà comunque una squadra in Eccellenza. Non sarà però la nostra Champions: noi ci facciamo temporaneamente da parte, anche perché non ha veramente senso, dopo tante stagioni in Prima categoria, ritrovarsi addirittura con due squadre contemporaneamente nel campionato d’Eccellenza. Noi crediamo che per raggiungere grandi risultati occorre mettere insieme risorse e strutture e non invece farsi concorrenza. Oltretutto, lo stadio Torino ’49 è già inadeguato per una squadra in Eccellenza, figuriamoci per due! Abbiamo voluto, inoltre, togliere dall’imbarazzo l’Amministrazione comunale, sia per la difficile scelta dell’assegnazione del campo fra le due società, sia per la non facile gestione tempistica dei necessari lavori di ristrutturazione. Con tutta la buona volontà che riconosciamo al Sindaco e all’Amministrazione, i lunghi tempi burocratici (confermati dal Coni) avrebbero avuto come conseguenza o uno stadio chiuso per diversi mesi o il perdurare dell’attuale capienza massima fissata a 100 spettatori. In entrambi i casi, sarebbe stato un colpo durissimo per una squadra come la nostra che puntava apertamente a vincere il campionato e che, quindi, ha bisogno almeno di 800/900 spettatori, sia per motivi finanziari che in termini di sostegno caloroso del tifo organizzato.
Alla luce di tutto ciò, lasciamo pure che l’Amministrazione faccia nei giusti tempi un’ottima ristrutturazione e che la sfida lanciata dall’altra società dimostri sul campo la solidità o meno dell’iniziativa. Quello che possiamo aggiungere è che, di certo, noi fra un anno saremo pronti a rimettere in pista il progetto della Champions nel campo semi-professionistico.
Ma se quelle appena elencate sono le motivazioni di ordine sportivo e logistico, dobbiamo doverosamente aggiungere anche altre ragioni a sostegno della scelta di revocare la partecipazione al campionato. E’ noto che da sempre l’intero staff dirigenziale interpreta la gestione di società calcistiche come espressione di una pura passione sportiva e non certo come paravento per altri fini o interessi. Si stavano, invece, rapidamente diffondendo alcune voci, infondate e ridicole, che raccontano strani intrecci fra interessi non sportivi e il nostro progetto calcistico. Queste voci, ci teniamo a chiarirlo, sono totalmente in contrasto con la linearità e la trasparenza di comportamento di tutti i soggetti che avevano un ruolo nel progetto: la Champions, gli sponsor, l’Amministrazione comunale, la Lega Dilettanti, ecc.
La scelta di non confermare l’iscrizione è, quindi, anche un atto di tutela della correttezza di fondo del progetto e dei suoi protagonisti. Oltretutto, la conferma che siamo scevri da ogni interesse diverso da quello sportivo è avvalorata dal fatto che non cederemo il titolo sportivo ad altra città, né giocheremo altrove. Tutto ciò crediamo che sgomberi definitivamente il campo da ogni illazione e prepari adeguatamente il terreno al tanto atteso ritorno in forza dei colori rossoblu nel calcio che conta.

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