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Virtus Casarano: Geretto attende un segnale

26 maggio 2008
A cura di: Oronzo Russo
La Gazzetta del Mezzogiorno

La breve pausa di riflessione dopo la fine dei play off non deve trarre in inganno.
Tutto fa presupporre, infatti, che la società (nella foto: il patron De Masi e il DG Casilli) si sta dando da fare per mettere su la squadra che l’anno venturo chiederà chiaramente l’ingresso in serie D.
Ma vediamo la questione Geretto. Il tecnico che ha fatto sognare sino all’ultima gara ci ha fatto capire che avrebbe voluto riposare per qualche tempo e poi, con calma, incontrare la società.
«Tra me e la società c’è grande stima - ha detto senza mezzi termini - E’ mio dovere incontrare i responsabili. Sino a questo momento, comunque, non c’è stato incontro alcuno. Se dovessero chiedermi di rimanere? Sarei lusingato ed onorato. No, non chiedetemi chi rimarrebbe e chi dovrebbe andar via. Non voglio neppure pensare ad un problema del genere».
Una bella domanda, considerato che non di proprietà del Casarano sono soltanto Russo e Perrone i quali sono tornati al Lecce.
Chi ha tirato la carretta in questo Casarano che stava, proprio alla fine, per raggiungere il più ambizioso dei traguardi, è stato Alessandro Parente che sta godendo i primi sprazzi di riposo nella sua Torino: «A ripensarci, che avventura! - dice riandando indietro coi ricordi - Ho un bel ricordo di Casarano dove sono stato trattato in maniera incredibile. Ricorderò quelle persone per tutta la vita. Alla fine ero diventato uno di loro. Già è vero, pur se ormai lo avevo rimosso».
Parente ripercorre alcuni momenti della stagione: «Sino a Natale non sono stato preso in grande considerazione, poi ho avuto anche qualche acciacco. Nella parte finale ho avuto un ruolo importante».
Quando gli chiediamo quale potrà essere il suo futuro dice con chiarezza: «Vorrei saperlo anch’io. Alla fine del lavoro, anche per la fretta di tornare dai nostri cari, non c’è stato tempo per parlare
con la società che, giustamente, ora deve tirare le somme. Se io ci sarò oppure no sarà soprattutto il tecnico a stabilirlo. Quando vi ho detto che ero diventato uno dei tifosi dico tutto quel che penso sul mio futuro. Se mi chiamano vengo anche a piedi».
E’ chiaro che si tratta solo di aspettare la riunione che la società prevede di fare a giorni per capire quale potrà essere il Casarano del nuovo anno.

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