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Crisi societarie: A rischio mezza Eccellenza barese

30 maggio 2008
A cura di: Vito Prigigallo
La Gazzetta del Mezzogiorno


Che accade al pallone più ricco di Puglia? Numerosi segnali giungono dai quattro cantoni della Terra di Bari.
Noci emigra a Putignano, Bari (leggi Liberty) si trasferisce a Palo, Molfetta sta per chiudere i battenti, Terlizzi minaccia di farlo.
Il Leonessa Altamura è nel limbo tra il sogno di acquisire un titolo di C (Monopoli?) e la possibilità di una cessione (il Putignano di Damaso?).
Le settimane tra maggio e giugno sono le peggiori: conti da saldare, soci che si defilano, calciatori e varia umanità pallonara che bussa a denari. Insomma, la stagione del ripensamento.
Per fortuna, la passione per il calcio ha la capacità di rigenerarsi. E da luglio, tutti pronti a indebitarsi di nuovo e a promettere, magari sapendo di poter dismettere.
Alcuni casi.
Fallita la mission in Eccellenza, da Noci arriva l’annuncio choc: Francesco Ritella (foto: nocicalcio.it) lascia. Il presidente lancia un’appello (termine ultimo domani) che il paese non coglie, e non smentisce le voci sempre più insistenti sul trasferimento a Putignano. Nella nuova cordata pare ci sia anche Leonardo Loparco, che a maggio 2007 cedette il titolo di Eccellenza del Capurso a Antonio Flora che aveva rifondato il Liberty.
Ma Flora, dopo i successi di Acquaviva e Barletta, ha resistito solo un anno. Così il Liberty emigra a Palo del Colle, alla corte dell’esordiente Nicola Canonico, imprenditore e consigliere regionale che impatta a sua volta con la triste realtà di un campo sportivo disastrato.
L'ultimo grido di dolore arriva da Molfetta. La dichiarazione di Giuseppe De Nicolò è secca come una frustata. «Ne ho parlato con il presidente Mino Spezzacatena, che non intende continuare. I tentativi per trovare nuove risorse si sono rivelati inutili. Non si può rischiare di partire ancora una volta in ritardo». Risultato: blasone biancorosso al miglior offerente. E poco importa se non
sarà molfettese.
A Terlizzi, Salvatore D’Alesio, fresco di promozione in Eccellenza, ha affidato il «cahier de doleances» a una lettera aperta: «Avevo promesso l’Eccellenza, è arrivata, ma da solo non posso continuare. Se non si farà avanti nessuno, sarò costretto, mio malgrado, a mollare».

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