
Nardò: Bassi, Lanciano, Montefusco, Ricciato, Calabuig, Tartaglia, De Pascalis (66' Nobile), Sisalli (77' Cillo), Presicce (72' Cotardo), Tenzone, Millan. A disp: Di Marco, Lenti, Speciale, Lepore.
Mesagne: Doria, Di Nota (84' Di Giorgio), Scazzi (66' Martina), Edjekpan, Fraticelli (57' Buccolieri), Potì, Frascaro, Amadu, Minelli, Carlucci, Koffi. A disp: Marzo, Stifani, Pinca, Cardone.
Da: Nardocalcio.com
Una vittoria pirotecnica ed eccitante per cancellare il tabù interno e una serie infinita di rimpianti, sofferenze e delusioni casalinghe.
Mesagne: Doria, Di Nota (84' Di Giorgio), Scazzi (66' Martina), Edjekpan, Fraticelli (57' Buccolieri), Potì, Frascaro, Amadu, Minelli, Carlucci, Koffi. A disp: Marzo, Stifani, Pinca, Cardone.
Da: Nardocalcio.com
Una vittoria pirotecnica ed eccitante per cancellare il tabù interno e una serie infinita di rimpianti, sofferenze e delusioni casalinghe.
Dopo otto tentativi consecutivi andati a vuoto, il Nardò coglie dunque finalmente quel successo rimasto appeso nell’aria per quasi cinque mesi. Ma il dato statistico, compreso il roboante raccolto finale, è quello meno rilevante. Conta molto di più la disarmante autorità nella gestione della gara, l’eccellente capacità di concretizzare in gol e pericoli una supremazia nettissima. In parole povere l’eccessiva facilità con la quale gli uomini di Toma si sono da subito impadroniti della partita, a conferma di un processo di maturazione che sembra finalmente compiuto, dopo lo scioccante avvio della gestione tecnica del trainer di Maglie.
Certo si potrebbe obiettare sulla scarsa attendibilità di un match contro un Mesagne impelagato nei bassifondi della graduatoria. Sicuramente un avversario con molti limiti ma in grado, nel girone di ritorno, di conquistare gli stessi punti dei granata (12) e di imporre lo stop ad avversari di prima fascia come Bisceglie e Corato o di andare a strappare un punto a Casarano.
Certo si potrebbe obiettare sulla scarsa attendibilità di un match contro un Mesagne impelagato nei bassifondi della graduatoria. Sicuramente un avversario con molti limiti ma in grado, nel girone di ritorno, di conquistare gli stessi punti dei granata (12) e di imporre lo stop ad avversari di prima fascia come Bisceglie e Corato o di andare a strappare un punto a Casarano.
Ma al di là del livello tecnico della squadra di Marangio, la netta sensazione che lascia lo straripante 5-0 odierno è che Toma sia finalmente riuscito a trasferire alla squadra la sua mentalità e i suoi schemi di gioco, in primo luogo la rapidità nello sviluppo laterale della manovra offensiva. E che tale esplosione si sia registrata proprio nella domenica in cui per la prima volta il Nardò, dopo peripezie di varia natura, ha finalmente potuto disporre dei due esterni titolari (Sisalli e De Pascalis), bravi anche a trovare il gol, non sarà certo casuale.
E’ Nobile (bersagliato dall’influenza nel fine settimana e che parte dalla panchina) l’unica defezione nell’undici di partenza. Toma vi sopperisce con l’utilizzo di Tenzone al centro dell’attacco e il rientrante Presicce a ronzargli intorno. Ma i due, in virtù delle loro caratteristiche, offrono pochi punti di riferimento alla munitissima retroguardia mesagnese imperniata intorno all’ex Potì con Fraticelli e Scazzi ai lati e gli esterni Di Nota e Frascaro pronti ad arretrare sulla linea difensiva a dar manforte ai compagni per tentare di arginare le folate di Sisalli e De Pascalis. A rafforzare il dispositivo difensivo gialloblù c’è l’ex grottagliese Edjekpan che si piazza davanti alla difesa.
Il Nardò sfodera subito una partenza bruciante, mai vista finora in questa stagione. Gli uomini di Toma sono davvero diabolici nel ripartire con lanci lunghi di millimetrica precisione, che tagliano in continuazione il campo in direzione degli esterni.
E’ Nobile (bersagliato dall’influenza nel fine settimana e che parte dalla panchina) l’unica defezione nell’undici di partenza. Toma vi sopperisce con l’utilizzo di Tenzone al centro dell’attacco e il rientrante Presicce a ronzargli intorno. Ma i due, in virtù delle loro caratteristiche, offrono pochi punti di riferimento alla munitissima retroguardia mesagnese imperniata intorno all’ex Potì con Fraticelli e Scazzi ai lati e gli esterni Di Nota e Frascaro pronti ad arretrare sulla linea difensiva a dar manforte ai compagni per tentare di arginare le folate di Sisalli e De Pascalis. A rafforzare il dispositivo difensivo gialloblù c’è l’ex grottagliese Edjekpan che si piazza davanti alla difesa.
Il Nardò sfodera subito una partenza bruciante, mai vista finora in questa stagione. Gli uomini di Toma sono davvero diabolici nel ripartire con lanci lunghi di millimetrica precisione, che tagliano in continuazione il campo in direzione degli esterni.
Già al 2’ sul cross di Presicce, Sisalli è anticipato di un soffio da Potì.
Sugli sviluppi del calcio d’angolo Calabuig alza la mira sull’invito smarcante a centro area di Tenzone.
Ancora una invenzione del fantasista, al 6’, non è tramutata in gol per scarsa precisione al tiro da Presicce.
Una partenza che terrorizza il Mesagne, che quando si illude di aver preso le misure subisce un uno-due micidiale.
Prima di capitolare i brindisini provano pure a graffiare con Koffi (26’), che approfittando di una delle poche incertezze della difesa neretina, sfodera un bel sinistro su un pallone che gli rimbalza davanti in area, ma il tiro va ad incocciare sul corpo di un difensore.
Ma ormai la gara è vicina alla svolta, che si registra al 29’: lancio di De Pascalis dalla trequarti, Sisalli affonda nello spazio sull’out di sinistra e poi dalla linea di fondo pennella un cross al bacio per la testa di Tenzone, per il gol che sblocca risultato.
Passano tre minuti e Presicce è caparbio nel contendere un pallone ad un avversario, si avventa sul pallone vagante De Pascalis che in mezza girata di sinistro, colloca la sfera all’angolo alto della porta di Doria.
Sembrano riapparire brutti spettri del passato al 35’: sull’unico angolo del Mesagne, mischione in area granata, Bassi va maldestramente all’inseguimento di Potì fuori dall’area piccola e forse lo tocca da dietro. Rigore, ma Koffi spara a lato, alla sinistra del portiere neretino.
Nella ripresa il disperato tentativo del Mesagne di alzare il baricentro, a caccia di una difficilissima rimonta, esalta il gioco del Nardò. I rapidi e incisivi ribaltamenti di fronte sono dolorose pugnalate nella retroguardia ospite.
Nella ripresa il disperato tentativo del Mesagne di alzare il baricentro, a caccia di una difficilissima rimonta, esalta il gioco del Nardò. I rapidi e incisivi ribaltamenti di fronte sono dolorose pugnalate nella retroguardia ospite.
Ancora un contropiede manovrato al 9’: lo avvia Tenzone, Presicce affonda sulla destra, poi con millimetrica precisione serve l’accorrente Sisalli sul palo opposto, per la terza deviazione vincente della giornata.
La generosità dei mesagnesi produce un paio di conclusioni centrali (Koffi al 19’ e Di Nota al 24’) che Bassi neutralizza senza fatica.
Poi sull’ennesima percussione è il nuovo entrato Nobile ad armare il terrificante sinistro dal limite di Sisalli, che si infrange sul palo (27').
In attesa della marcatura personale il bomber (al 31’ reclama un rigore) dispensa suggerimenti a iosa e al 34’ assiste Cillo, il cui sinistro si stampa sulla traversa.
Il momento di Nobile giunge al 38’: stavolta a suggerire è Cillo e il centravanti, in piena area, sfodera un rasoterra angolato di grande precisione: 4-0.
Placata la sete di gol, l’attaccante di Copertino torna ad indossare le vesti di assist-man: stavolta tocca a Tenzone finalizzare in rete il cross del compagno, protagonista di una nuova micidiale percussione, per il 5-0 finale.
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