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N. Pol. Noci: Il ritorno di "capitan" Dalena

23 gennaio 2008
A cura di: Vito Prigigallo
La Gazzetta del Mezzogiorno

Otto mesi dopo. Quasi il titolo di un romanzo di Dumas.
Il vecchio moschettiere, in questo caso, è un capitano senza fascia e con parecchi legamenti ricuciti.
Paolo Dalena (foto: nocicalcio.it) racconta l’«esordio» a 35 anni compiuti da pochi giorni: «Ero commosso quando ho sentito l’applauso del pubblico: sono nocese, mi chiamano capitano anche se la fascia ce l’hanno Di Bari o Castelletti ed è giusto che sia così. Non mi aspettavo di tornare in campo col Lucera, partita di grande importanza per noi, direi fondamentale».
E in effetti, la stagione poco... eccellente del Noci era al bivio: battere il Lucera o affondare definitivamente nell’anonimato di un’Eccellenza comandata con pugno di ferro dal Generale Equilibrio.
Francesco Ritella aveva promesso di usare il randello. Avevano pagato il calabrese Pasquale Apa e il brindisino Mino Brigante. La purga del patron avrebbe registrato altre vittime. Senonché, il Noci ha regalato al suo presidente il miglior primo tempo della stagione.
Il Lucera ci mette del suo: concede spazi, gioca, soffre l’assenza di Mario Ricci, non trova mai uno spiraglio per il principe dei bomber Francesco Cannarozzi.
Qui è straordinaria la prova di Graziano Pascullo: l’ex Rutigliano francobolla il lucerino con la collaborazione di Mauro Galliano.
«Dedichiamo la vittoria al presidente - dice Dalena -. L’abbiamo fatto soffrire moltissimo in queste settimane: i risultati non venivano, tanta sfortuna, non dimentichiamolo».
E la dea bendata non si toglie la benda neppure quando Di Bari lancia un siluro (palo pieno) o Formica, di testa, a colpo sicuro, trova solo la scarpa di un avversario.
Il Lucera non è stato certo arrendevole. Quaresimale, per esempio, aveva subito offerto una chance a Raffaele Moro. Classe 1988, scuola Avellino, è presentato da Michele Perillo, allenatore dei portieri: «Ha i numeri per diventare bravo, è di buona scuola, ha fisico».
Lo juniores in porta consente a mister Ragno di schierare solo Greco e Merola. Gianluca ha ripetuto col Lucera la prodezza di Bisceglie: stavolta il gol dell’ex biscegliese pesa quanto pesano 3 punti.
Dopo la separazione da Nicola Pacucci c’era un vuoto nell’organigramma da colmare.
Ritella ha scelto Vincenzo Bellantuono, promuovendo l’ex vice di Notariale a direttore generale. L’allenatore della vittoria del Noci nella prima edizione dell’Eccellenza (1991-1992, era la squadra di Prisciandaro e Totaro, di Marangi e Lomelo) sarà il coordinatore del club biancoverde, nel tentativo di rilanciarne le quotazioni dopo una prima parte di stagione quantomeno contraddittoria.
L’interessato se la cava con una battuta: «Ora - dice il professore monopolitano - sarò costretto a
indossare le mie cravatte sgargianti...».

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