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A cura di: Gazzetta del Mezzogiorno
«Se sono qui è perché crediamo nelle qualità di questo gruppo sia come giocatori che come uomini. Diversamente avremmo declinato l’incarico».
Gianni Danieli (foto: medania.com) con i suoi collaboratori ha diretto per la prima volta il Mesagne. Erano tutti presenti ad eccezione del portiere Antonio Coppola, sempre alle prese con il solito dolore al ginocchio (i medici gli hanno prescritto altri 15 giorni di riposo) ed il centravanti Fabio Pica, rimasto a Bari per motivi di lavoro.
Dopo un lungo ed articolato discorso fatto nel chiuso degli spogliatoi, il nuovo tecnico del Mesagne, ha rimesso tuta e scarpe bullonate per dare una mano al Mesagne ed al presidente Todisco.
«La classifica è difficile ma il campionato è ancora troppo lungo per fasciarci la testa – continua Gianni Danieli a fine allenamento -. Probabilmente dobbiamo tornare sul mercato perché penso che ci manchi qualcosa a centrocampo. Ci sono ruoli per i quali abbiamo addirittura tre giocatori a disposizione mentre a centrocampo abbiamo gli uomini contati. La società mi ha promesso che c’è qualche giocatore svincolato che potrebbe fare al nostro caso. Vedremo».
Intanto c’è da preparare la partita spareggio contro il Real Altamura che solo domenica scorsa, battendo i cugini dell’Ostuni, ha scavalcato in classifica il Mesagne. Ancora una partita in campo neutro, ad Erchie.
«Ma al punto in cui siamo non si può guardare in faccia né l’avversario né dove giocare. Bisogna scendere in campo con il solo obiettivo della vittoria. Non ci sono scusanti che tengano».
Al Comune i tecnici che seguono i lavori al nuovo stadio assicurano che per domenica 9 dicembre lo stadio sarà disponibile per la partita casalinga contro il Massafra.
«Ben venga – conclude Gianni Danieli -. Nel frattempo, però, dobbiamo fare assolutamente punti contro il Real Altamura e a Bari contro il Liberty. Poi quando giocheremo in casa mi aspetto che il pubblico mesagnese torni in massa a sostenere la squadra. L’Eccellenza è troppo importante perché la si perda senza lottare. Gli sportivi mesagnesi la scorsa stagione furono i protagonisti della vittoria del campionato. Quest’anno salvarsi significa rivincere il campionato. Devono tornare ad essere il dodicesimo giocatore in campo. E’ troppo facile sostenere la squadra quando vince: gli sportivi veri si vedono quando la squadra è in difficoltà ed ha bisogno di loro».
Gianni Danieli (foto: medania.com) con i suoi collaboratori ha diretto per la prima volta il Mesagne. Erano tutti presenti ad eccezione del portiere Antonio Coppola, sempre alle prese con il solito dolore al ginocchio (i medici gli hanno prescritto altri 15 giorni di riposo) ed il centravanti Fabio Pica, rimasto a Bari per motivi di lavoro.
Dopo un lungo ed articolato discorso fatto nel chiuso degli spogliatoi, il nuovo tecnico del Mesagne, ha rimesso tuta e scarpe bullonate per dare una mano al Mesagne ed al presidente Todisco.
«La classifica è difficile ma il campionato è ancora troppo lungo per fasciarci la testa – continua Gianni Danieli a fine allenamento -. Probabilmente dobbiamo tornare sul mercato perché penso che ci manchi qualcosa a centrocampo. Ci sono ruoli per i quali abbiamo addirittura tre giocatori a disposizione mentre a centrocampo abbiamo gli uomini contati. La società mi ha promesso che c’è qualche giocatore svincolato che potrebbe fare al nostro caso. Vedremo».
Intanto c’è da preparare la partita spareggio contro il Real Altamura che solo domenica scorsa, battendo i cugini dell’Ostuni, ha scavalcato in classifica il Mesagne. Ancora una partita in campo neutro, ad Erchie.
«Ma al punto in cui siamo non si può guardare in faccia né l’avversario né dove giocare. Bisogna scendere in campo con il solo obiettivo della vittoria. Non ci sono scusanti che tengano».
Al Comune i tecnici che seguono i lavori al nuovo stadio assicurano che per domenica 9 dicembre lo stadio sarà disponibile per la partita casalinga contro il Massafra.
«Ben venga – conclude Gianni Danieli -. Nel frattempo, però, dobbiamo fare assolutamente punti contro il Real Altamura e a Bari contro il Liberty. Poi quando giocheremo in casa mi aspetto che il pubblico mesagnese torni in massa a sostenere la squadra. L’Eccellenza è troppo importante perché la si perda senza lottare. Gli sportivi mesagnesi la scorsa stagione furono i protagonisti della vittoria del campionato. Quest’anno salvarsi significa rivincere il campionato. Devono tornare ad essere il dodicesimo giocatore in campo. E’ troppo facile sostenere la squadra quando vince: gli sportivi veri si vedono quando la squadra è in difficoltà ed ha bisogno di loro».
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