
L’erba del Capozza ospita il primo derby stagionale della Virtus Casarano nel campionato d’Eccellenza. Di fronte due delle squadre più blasonate del Salento, una lunga storia fatta di gioie e dolori.Per la Virtus un avvenire che si prospetta radioso. Mister Levanto, decide che è il momento di inserire Mortari, di dare fiducia a D’Anna e riportare Oliva al centro della difesa. Scelte importanti , risultate vincenti. Il neretino Sgobba è prudente. Schiera un tridente mascherato con Nobile unica punta, supportato da Sisalli e Nanè esterni ma insaccati nel proprio centrocampo. Il Casarano sa bene che questa non è una gara come tutte le altre. Manco e Rosciglione sembrano “tarantolati”, Prisciandaro è degnamente sostituito da Taurino, Mitri parte in posizione più arretrata senza dare punti di riferimento alla retroguardia ospite.La prima occasione da rete è di marca granata: Formisano con una punizione impegna Russo, sul fonte opposto Taurino e Mitri dialogano a meraviglia e solo la sfortuna impedisce al Casarano di passare in vantaggio. Mortari, ultimo arrivato nella Virtus, dimostra di non essere un calciatore qualsiasi. Corsa e tecnica mettono in difficoltà il giovane Montefusco. Il Nardò contiene, riparte, ma spesso sbatte contro il muro difensivo eretto da De Icco e Oliva. Perrone annulla Nanè , Bonomo mette la museruola a Sisalli ma nel primo tempo gli esterni bassi della squadra di casa non supportano la manovra. La gara vive spesso momenti di nervosismo, entrambe hanno grinta e furore agonistico ma il primo tempo finisce a reti inviolate.La ripresa si apre con Mortari che in corsa scarica sul palo alla destra di Bassi ormai fuori causa. Il goal è nell’aria e lo sigla D’Anna che, lanciato da Taurino, infila il portiere del Nardò. Il Capozza, come avvolto da un’energia incandescente,” esplode” in tutta la energia positiva . Il Nardò è quasi stordito sul secondo affondo d’Anna ed il portiere Bassi è costretto a valanga a travolgere l’attaccante del Casarano. Fallo da ultimo uomo e si fa espellere. Il Nardò è in 10 e Sgobba prova la carta della disperazione. Inserisce Micheli per uno spento Nanè. La Virtus è stanca . Arretra. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma, una punizione di Nobile dal limite è ribattuta dalla barriera. Il “Capozza” trattiene il fiato ed “esplode” , liberatorio, dopo cinque minuti di recupero. E’ festa grande per il Casarano, il domani gli appartiene. Il Nardò esce a testa alta. Ha tempo per recuperare.
Fonte: VirtusCasarano.it
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