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Bisceglie - Manduria Sport 3-2

21 marzo 2010
di GIOVANNI GULLI
Gara vivace, giocata a buoni ritmi da entrambe le squadre e risultato sempre in bilico. Chi si aspettava un Manduria totalmente rilassato e con la testa già in vacanza si è dovuto presto ricredere, allorché la formazione tarantina è riuscita per ben due volte a recuperare lo svantaggio.
Bruno deve fare a meno di Coccioli, squalificato, e del portiere titolare Negro, infortunato, mentre Di Corato può contare sia su un ambiente dal morale in ripresa, per la positiva evoluzione delle vicende societarie con l'ingresso di nuove risorse, tecniche ed economiche, che nell'esordio di Angelico, tesserato in settimana e subito schierato al centro della difesa (nella foto: l'autore del definitivo vantaggio biscegliese, Nicola Diliso).

PRIMO TEMPO - Pecoraro capisce subito che non sarà una giornata di relax. Allo scoccare del terzo minuto, su punizione dalla sinistra di Rufini, è costretto a distendersi e a smanacciare su un attaccante pronto a colpire.
Al 7' il Bisceglie trova il vantaggio con un gran tiro dal limite di Ancona che s'insacca a mezza altezza ma il segnalinee è irremovibile con la bandierina alzata a segnalare un fuorigioco dubbio e sfuggito, semmai ci sia stato, ai più.
Il vantaggio è comunque solo rimandato. 12' minuto, angolo dalla destra dell'esperto Rufini e deviazione di prima intenzione di Tritta che porta i nerazzurro stellati in vantaggio.
Il Manduria non vuole di certo fare la comparsa. Bruno comincia a far scaldare gli uomini in panchina, forse anche per mandare un segnale ai calciatori sul terreno di gioco. Sta di fatto che De Nicola al 16' trova spazio sulla destra, spedisce un cross in area ad effetto che sorprende la difesa di casa che dimentica sulla sinistra Micca che raccoglie la sfera e la deposita sul secondo palo in rete, per il pareggio ospite.
E' evidente che la necessità di punti del Bisceglie mal si concilia con la salvezza già acquisita dagli uomini di Bruno.
Non passa nemmeno un minuto dal gol del Manduria che Calò pone fine ad un inserimento dalla sinistra in area di Di Bitetto atterrandolo, almeno stando all'immediatezza con la quale il direttore di gara, Lopriore di Foggia, decreta senza indugio il penalty. Di Pinto si porta sul dischetto, conclusione centrale che Pecoraro respinge, riprende lo stesso numero nove di casa che fa 2-1.
Dopo l'inizio scoppiettante del match segue una fase comunque gradevole della contesa in cui le squadre cercano l'affondo decisivo ma le difese risultano quanto mai attente.
Ci prova allora dalla distanza Amadu al 41' con un tiro dal limite che finisce di poco fuori.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un cambio tattico. Bruno passa al 3-4-3 lasciando negli spogliatoi Amadu e inserendo Manograssi per irrobustire il centrocampo. Nei primi cinque minuti, tuttavia, il Manduria rischia grosso.
Al primo giro e mezzo d'orologio Di Pinto ci prova dal limite ma il tiro finisce di poco fuori e al 3' sempre lo stesso calciatore, al culmine di un'azione insistita nel corso della quale si porta a spasso due difensori biancoverdi, riesce a trovare il varco giusto ma la sua conclusione fa la barba al palo.
Gol sbagliato e gol subito. Al 6', su un lancio lungo dalle retrovie a tagliare la zona mediana, Escobar di testa approfitta di una temeraria uscita di Leuci, che si spinge fino al vertice sinistro dell'area di rigore, e palla che finisce in rete per il pareggio del Manduria.
Il Bisceglie si riorganizza e getta il cuore oltre l'ostacolo. I tre punti sono d'obbligo per rincorrere una vittoria, che manca da ben dodici turni, e la salvezza.
Al 13' ci prova Tritta, su sponda di Di Pinto, ma la conclusione finisce di poco alta.
Tre minuti dopo, i ruoli s'invertono: assist al bacio di Tritta che imbecca Di Pinto il quale elude il fuorigioco, penetra in area centralmente, aspetta l'uscita di Pecoraro per trafiggerlo ma alza troppo la mira e palla alta di un soffio.
Il gol è nell'aria e matura di nuovo su palla inattiva. Corre il 21'. Calcio d'angolo dalla destra e Diliso trova il jolly con una spettacolare conclusione di sinistro che termina sotto l'incrocio dove Pecoraro non può proprio arrivare.
Bruno tenta di correre ai ripari e toglie dalla contesa Rosciglione per la quarta punta, Destratis, che comunque inciderà poco fino alla fine.
L'unica azione degna di nota la si registra in pieno recupero, al 46', quando Cimino cerca il gol dal limite con un tiro destinato all'incrocio ma Leuci si fa perdonare l'errore sul gol del secondo pareggio manduriano inarcandosi e deviando plasticamente la palla in angolo.

POST GARA - Negli spogliatoi Bruno, da noi avvicinato, è rammaricato del fatto che la sua squadra, come già avvenuto nelle ultime uscite, continua a prendere gol su palla inattiva. Sfumato, seppur ancora non matematicamente, l'obiettivo playoff occorre chiudere in bellezza questa stagione che era partita con il Manduria in un altro campionato e quasi conclusa con una posizione di riguardo in una categoria superiore. In un certo senso, la salvezza ormai da tempo acquisita ha in parte deconcentrato i miei ragazzi, ragion per cui credo che una parte delle ragioni per cui ci si distrae su palla inattiva è da ricercare proprio in questa cosa”.
E il tecnico di San Donato continua: “Ci siamo tolti parecchie soddisfazioni quest'anno, andando a vincere su terreni come Trani e Lucera e imponendo alla stessa formazione tranese anche il pareggio nella gara di ritorno. Di sicuro questo è un grande gruppo che ha lavorato bene a dispetto anche delle tante situazioni negative che abbiamo vissuto”.
Gli facciamo notare di leggere nelle sue parole quasi l'anticipo di un commiato dalla squadra messapica.
“Certo è che non si può accettare di sentir appellare in maniera non certo gentile (mercenari, n.d.r. e confermato anche da alcuni tifosi biscegliesi presenti in tribuna) calciatori che hanno dato l'anima e che hanno dimostrato grande professionalità. Così è difficile fare calcio”.

In definitiva, ci sia consentita un'osservazione. E' perlomeno curioso assistere a episodi di questo tenore, così come descritti dal tecnico del Manduria, Bruno. Curioso perché è fondato ritenere che gli autori di questa contestazione potrebbero essere tra gli stessi che due domeniche fa avevano atteso il pullman del Manduria all'uscita dello stadio di Taurisano per manifestare la propria soddisfazione per la salvezza raggiunta. Curioso anche perché alcuni colleghi e tifosi biscegliesi ci hanno fatto notare che una contestazione di questo genere è sicuramente fuori luogo, visto che, al contrario, andrebbe fatto più di un plauso a una squadra che, con un budget sicuramente più limitato e certamente molto lontano da quelli “messi in campo” da altre società dell'eccellenza che hanno conseguito anche risultati sportivi fino ad oggi deludenti, è riuscita nell'impresa di ritagliarsi una bella vetrina in questa stagione.
Ritenendo anche di farci interpreti della stragrande maggioranza degli appassionati sportivi biancoverdi, rivolgiamo, quindi, un appello alla società, affinché non depauperi il patrimonio, tecnico ed umano, accumulato nella stagione che ormai volge al termine.




BISCEGLIE
Leuci, Diliso, Malerba, Rufini, Boffoli, Angelico, Tritta, Ancona, Di Bitetto (75' Ruggero), Porcelli (61' Romito), Di Pinto. A disp: Moschetto, Palazzo, La Nera, Quercia, Colangelo.

MANDURIA SPORT
Pecoraro, Calò, Buono, Ferrara, Potì, Amadu (46' Manograssi), De Nicola (49' Nobile), Cimino, Escobar, Rosciglione (75' Destratis), Micca. A disp: Alemanno, Troccoli, Leo, Cocciolo.

Arbitro: Lopriore di Foggia
Marcatori: 12' Tritta BIS, 16' Micca MAN, 18' Di Pinto BIS, 51' Escobar MAN, 66' Diliso BIS
Ammoniti: Calò e Cimino MAN
Espulsi: nessuno

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