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Un'occhiata in Promozione: Vieste a vele spiegate verso l'Eccellenza

16 febbraio 2010
di GIANNI SOLLITTO
Ora sono 5 i punti reali che distanziano il Vieste dal Canosa.

Punti reali in quanto sia i garganici sia gli ofantini devono recuperare una partita, poiché domenica non s’è potuto disputare il match tra Valenzano Japigia e Canosa a causa della impraticabilità, per pioggia, del campo barese.

Il Vieste (foto: M. Mascia) recupererà dopodomani, giovedì 18, incontrando la Rinascita Rutiglianese, una squadra che domenica ha sorpreso in negativo avendo collezionato una tennistica sconfitta (6 - 1) contro il Mola, dopo una escalation di ottimi risultati che l’hanno avvicinata parecchio alla zona play-off.

Anche alla luce di questo risultato, l’Atletico Vieste potrebbe ampliare ancor più il divario col Canosa, portandolo a ben 8 punti, senza contare gli ulteriori tre punti che otterrà… d’ufficio domenica 21 non giocando con la Grumese, ritiratasi dal Campionato. Giocatori, dirigenza, tifosi e ultras si stanno godendo questo magico momento.

Senza voler smorzare gli entusiasmi, il ds Matteo Azzarone invita tutti a rimanere concentrati e a pensare ad ogni singola partita perché è convinto, e insieme a lui anche il tecnico Franco Cinque, che «tutti gli incontri saranno ora più difficili per l’Atletico che dovrà affrontare squadre che intendono giocarsi la propria partita dando il meglio di sé contro la capolista».

Come, del resto, è accaduto domenica scorsa, protagonista l’Ascoli Satriano arrivato a Vieste determinato più che mai, con l’intento di fare bottino pieno.
Certo, taluni atteggiamenti degli ascolani non sono piaciuti, trattandosi poi di un derby tutto foggiano che avrebbe dovuto scoraggiare lo strapotere barese.
Non è piaciuto il gesto poco “ortodosso” di un importante dirigente dell’Ascoli il quale, uscendo dal campo a fine partita, si è rivolto ai tifosi ostentando la mano con la tipica movenza del furto, volendo far intendere che il Vieste avrebbe “rubato“ la partita. Ovvio che così non è stato e forse l’atteggiamento di quel dirigente, davvero avvilente, ha manifestato, al contrario, la classe e la superiorità dell’Atletico Vieste che, a detta di tutti, merita il posto che occupa.

(G.d.M.)

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