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Manduria Sport - Toma Maglie 1-0

20 dicembre 2009
di GIOVANNI GULLI
Chiusura del 2009 col botto per il Manduria di Bruno.
Dopo una settimana travagliata, a seguito dei fatti del post-partita col Nardò, l'aria che si torna a respirare in terra messapica è decisamente migliorata e cambiata, sia dal punto di vista societario ed organizzativo che di approccio alla partita.
Il 4-3-3 di Bruno, orfano di Tondo passato al Massafra, propone Escobar al centro dell'attacco con a supporto, sulla destra Destratis, e a sinistra Micca, schierato oggi dal primo minuto.
Il Maglie, per contro, che la buona parte dei punti che ha in classifica li ha conseguiti fuori casa, propone un atteggiamento sicuramente più prudente, volto al conseguimento di un risultato positivo affidandosi magari a veloci ripartenze.
Di certo, le due squadre scese in campo non sono quelle della prima giornata di campionato. I leccesi, privi anche di Sirito, che ha rescisso il legame con la società giallorossa e che all'andata fu autore di una doppietta, hanno vissuto un cammino molto travagliato, mentre il Manduria, partito “in sordina”, si è proposto al palcoscenico della premier league pugliese come una delle vere e proprie rivelazioni.

PRIMO TEMPO - Complice la pioggia caduta copiosa negli ultimi due giorni, il terreno di gioco non agevola le giocate più tecniche ma le squadre, fin dai primi minuti, non si risparmiano.
Al 5' Cimino recupera un bel pallone sulla sinistra, lo offre ad Escobar che però conclude a lato. Al 7' il Maglie si affaccia dalle parti di Negro con Buonomo che conclude alto. Tre minuti più tardi ancora gli ospiti con una bella combinazione dalla sinistra con Colucci che passa a Buonomo il quale mette in movimento Campora che conclude di poco fuori.
Il Maglie, tentato un primo approccio senza risultati, si chiude nella propria metà campo, impedendo al Manduria di ragionare e cercando di chiudere gli spazi.
Al 13' dubbia decisione del Sig. Mastrodonato di Molfetta che, forse per una segnalazione errata dell'assistente sotto il settore ospiti, annulla per fuorigioco un gol di Amadu. L'azione, tra l'altro, è degna di menzione, poiché si sviluppa sulla sinistra con Cocciolo che apre per Coccioli, il quale crossa in area millimetricamente; il portiere intercetta la sfera in uscita, rimpallo tra un difensore ospite e Escobar, palla che finisce sui piedi di Amadu che conclude in rete ma la cui gioia è però strozzata in gola dalla decisione del direttore di gara.
Ancora il coloured di casa ci prova al 16' con un bel tiro dal limite che chiama in causa Provenzano che si distende sulla propria destra e devia il pallone.
Bella azione corale del Manduria al 20' con Escobar che apre a destra per Destratis che conclude sul secondo palo, sull'uscita spericolata di Provenzano, ma Cezza salva praticamente sulla linea un gol già fatto.
Al 34' un episodio che merita di essere citato. Amadu corregge un'errata interpretazione (sempre dello stesso assistente, n.d.r.) della terna arbitrale che aveva assegnato un calcio d'angolo al Manduria, assumendosi la responsabilità di aver colpito lui il pallone sulla linea di fondo prima che questo finisse fuori. Applausi da tutto lo stadio.
In chiusura di tempo, occasionissima per i padroni di casa. Coccioli dalla sinistra effettua un cross magistrale per la testa di Escobar che però al momento di colpire di testa, in assoluta solitudine e all'altezza del dischetto del rigore, scivola malamente.

SECONDO TEMPO - La ripresa è più agonistica che tecnica.
Apre al 1' Giulio Destratis che con un tiro cross fa correre i brividi sulla schiena del portiere e dei sostenitori magliesi; la sfera attraversa tutta l'area ma il pericolo viene sventato.
L'uscita di Micca per Manograssi al 10' impone al Manduria un nuovo disegno tattico. Sulla sinistra va stabilmente Coccioli mentre Destratis e Escobar si alternano in posizione centrale e destra.
Al 14' Escobar decide di fare tutto da solo. Prende palla sulla trequarti, evita in velocità tre avversari, entra in area sulla destra, attende l'uscita di Provenzano e gli piazza un tiro sul secondo palo che termina alto di un soffio.
Intorno alla mezzora ancora Manduria. Al 31' Calò crossa dalla sinistra per la testa di Destratis ma la palla va fuori. Un minuto dopo è Escobar, sempre su cross di Calò, che, credendo di essere in fuorigioco, colpisce la sfera debolmente.
Al 37' anche la sfortuna ci mette del suo. Punizione di Buono dal limite, deviazione in barriera e palla che sbatte sul palo e termina in angolo a Provenzano praticamente battuto. Sul susseguente angolo di Cimino dalla sinistra, Amadu colpisce di testa ma la palla va ancora una volta fuori.
Quando ormai nessuno più poteva immaginare un risultato diverso, tenuto anche conto che in sole due occasioni, col Massafra in casa e ad Altamura in trasferta, il Manduria ha conseguito il classico “risultato ad occhiali”, ecco che Coccioli effettua dal limite l'ennesimo tiro dalla distanza (92'); Provenzano si protende sulla sua destra e respinge, interviene Giulio Destratis, nella circostanza privo di marcatura, che insacca per l'esultanza di tutto lo stadio.

POSTA GARA - A fine gara, ci raggiunge nel nuovo spazio destinato alla stampa allestito nei pressi degli spogliatoi del “Dimitri”, un raggiante e sereno Gigi Bruno, giunto, tra l'altro, con la gara odierna, al termine della squalifica. Elogia la squadra e il gioco espresso, specie nel primo tempo, e sottolinea la “coperta corta” della quale dispone che spesso gli impedisce di effettuare dei cambi anche quando ragioni più fisiche che tecniche lo richiederebbero, anche se dà atto alla società che la stessa si sta adoperando per mettergli a disposizione i rinforzi richiesti.
Al giovane De Ventura, infatti, è notizia del giorno, per bocca degli stessi dirigenti della società messapica intervenuti in conferenza, la firma del contratto di Rosciglione, con un passato anche nel Brindisi, e in stato avanzato la trattativa con Cosimo Nobile, anch'egli a un passo dal diventare un calciatore del Manduria.
Ci viene anche chiesto di far da portavoce presso le istituzioni (commissario prefettizio del Comune di Manduria, n.d.r.) dell'antipatica e pericolosa situazione esistente nello stadio della cittadina messapica, laddove i gradoni delle tribune dello stadio non sono assolutamente a norma, in quanto privi di un dispositivo di antiscivolo. E' chiaro che, in presenza di pioggia o di clima umido, gli stessi possono diventare pericolosi per gli spettatori, ragion per cui ci sentiamo in dovere di evidenziare questa cosa.
Un'ultima annotazione la registriamo, per dovere di cronaca, in merito alla vicenda riguardante la rescissione contrattuale del calciatore Angelo Tondo. La società ha tenuto a precisare che, a differenza di quanto apparso su alcuni organi di stampa, al calciatore sono state date le garanzie di carattere economico da lui richieste. Egli, vuoi per motivazioni di carattere famigliare vuoi per altre motivazioni, ha ritenuto opportuno non accettarle e rescindere il rapporto con la società biancoverde.
In definitiva, il 2009 si chiude con un Manduria ai margini della zona nobile della classifica ma con i piedi ben saldi per terra. Se si tiene conto che, a tre giorni dall'inizio, il campionato di spettanza era quello di Promozione, la società, lo staff tecnico e la squadra non possono non ritenersi soddisfatti per il lavoro fatto fino a questo punto, nella prospettiva della permanenza nella categoria e per aver offerto agli amanti del calcio la possibilità di assistere a gare in cui, per la qualità del gioco espresso, di sicuro non è sembrato di essere in Eccellenza.



MANDURIA SPORT
Negro, Calò, Coccioli, Buono, Potì, Cocciolo (70' Troccoli), Destratis (94' Ferrara), Amadu, Escobar, Cimino, Micca (55' Manograssi). A disp: Alemanno, Giorgino, Leo, De Ventura.

TOMA MAGLIE
Provenzano, Portaluri, Sabatelli, La Porta (90' Eleni), Colucci, Tommasi, Buonomo (18’ Sicuro), Campora, Montanaro, Cezza, Botrugno. A disp: Colapietro, Reho, De Giuseppe, Greco, Reale

Arbitro: Mastrodonato di Molfetta
Marcatori: 92' Destratis
Ammoniti
: Buono, Coccioli MAN / La Porta, Campora, Tommasi, Botrugno MAG
Espulsi: nessuno
NOTE: Spettatori 700 ca. con rappresentanza ospite. Angoli: 5-3 per il Manduria

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