di GIOVANNI GULLI
Continua il trend non proprio esaltante per il Manduria che dopo il pareggio di sette giorni fa in casa col Taurisano si fa imporre lo stop da un Corato in ripresa e che non vinceva in casa dalla quarta di campionato.

Continua il trend non proprio esaltante per il Manduria che dopo il pareggio di sette giorni fa in casa col Taurisano si fa imporre lo stop da un Corato in ripresa e che non vinceva in casa dalla quarta di campionato.
Bruno manda in campo i suoi con uno spregiudicato 4-2-4 con Escobar al centro dell'attacco, supportato da Tondo, e ai lati, rispettivamente, a destra da Cimino e a sinistra da Destratis.
PRIMO TEMPO - Il gioco, fin dai primi minuti, risulta gradevole.
Al 3' D'Ambrosio mette i brividi a Negro con una conclusione alla sua destra che termina di poco fuori.
Replica pericolosamente il Manduria al 7' con un cross di Coccioli dalla sinistra per Escobar che spizzica il pallone di testa, sfera per Destratis che conclude di prima intenzione ma Paternicò compie un autentico miracolo e salva il risultato distendendosi alla propria destra e respingendo.
I due centrocampisti schierati oggi da Bruno a supporto delle punte, Amadu e Cocciolo, dimostrano di risentire la maggiore veemenza dei quattro di casa, mandati in campo da Lotito. Prova ne è che il gioco del Corato spesso si sviluppa, già dai primi minuti, sulle fasce, dove Cesareo e Schirone, senza troppe difficoltà, s'incuneano nelle maglie difensive biancoverdi non adeguatamente assistite.
Al 14' Mastrorillo impegna a terra Negro e, due minuti dopo, dubbio contatto in area tra Di Domenico e Buono, palla vagante che termina sui piedi di Luciani che indirizza un fendente che termina di un soffio a lato. Nella circostanza pare fondato credere che il direttore di gara odierno, Panarese di Lecce, abbia voluto concedere la regola del vantaggio.
Al 20' Schirone scalda i motori con una punizione dai venticinque metri che termina di poco a lato.
Al 37', invece, il Manduria capitola sull'ennesima palla inattiva, come già successo in casa col Taurisano. Schirone batte egregiamente una punizione dalla destra, palla a spiovere sulla testa di Picciariello (nella foto in alto) che, indisturbato, mette nel sacco alle spalle dell'incolpevole Negro.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa cambia il tema tattico. Bruno manda in campo De Nicola per Destratis e passa al consueto 4-3-3, con Tondo a destra, De Nicola a sinistra e Escobar perno centrale allo scopo di chiudere i varchi laterali e il centrocampo non va più in affanno.
Al 1' De Nicola, su lancio di Amadu, si invola sulla sinistra verso l'area ma conclude troppo presto e debolmente e sette minuti dopo prova una semirovesciata in area che fallisce.
Al 10' cross dalla destra di Tondo ma sempre De Nicola viene anticipato con un ottimo intervento da Gusmai.
Un minuto dopo ci prova dalla distanza anche Escobar ma la palla termina alta.
Qualche dubbio due minuti dopo per un intervento ai danni dello stesso Escobar che viene trattenuto energicamente da Abbrescia ma il direttore di gara sorvola.
Lotito capisce che il Manduria sta spingendo molto e toglie dalla contesa l'esausto Schirone per Ricci, passando ad un prudente 4-4-1-1, affidando le ripartenze all'esperienza di Fabio Di Domenico.
Al 20' episodio quanto meno singolare. A centrocampo vengono a contatto Amadu e Baldassarre. La sensazione immediata è che non ci sia stato fallo ma che il coratino abbia messo male il piede. Il coloured ospite continua l'azione che poi le punte messapiche non finalizzano. Esplode la protesta dalla panchina del Corato verso quella del Manduria e qui lo stesso direttore di gara, salomonicamente e, crediamo, su segnalazione dell'assistente, manda fuori dal terreno di gioco nientemeno che i due allenatori.
Il forcing del Manduria continua senza troppa lucidità per cui si affida ai calci franchi.
Al 35' Tondo dall'angolo indirizza per la testa del neo entrato Micca che impegna Paternicò il quale, quattro minuti dopo, dice ancora no allo stesso giocatore messapico bloccandogli la conclusione.
I sei minuti di recupero concessi servono ben poco al Manduria che non riesce più a trovare il bandolo della matassa e a rimettere la gara sul piano della parità.
POST GARA - Negli spogliatoi Bruno è categorico. Al gioco, che non è fluido come qualche giornata fa, si sommano anche gli errori difensivi su palla inattiva, laddove, in occasione del gol, era previsto un certo tipo di marcatura che invece è venuto completamente meno. Di sicuro questo è un tema delicato sul quale dovrà lavorare parecchio in settimana il tecnico di San Donato.
Lotito, invece, oltre che dei tre punti, è soddisfatto per il recupero di alcuni uomini, come Di Domenico e Asselti, che certamente contribuiranno alla causa coratina nel girone di ritorno. Nel parlare degli avversari e della gara di oggi, Lotito parla di un Manduria agonisticamente valido e, per così dire, più“muscolare” che tecnico, visto anche che il suo Corato lo ha poi costretto nella ripresa, marcando stretto i portatori di palla, ad affidarsi spesso ai lanci lunghi, facendo un po' venir meno quello che è il gioco basato sui fraseggi, una caratteristica che ha fatto sì che i messapici abbiano già incamerato 22 punti.
Domenica per entrambe gare impegnative. Il Manduria affronterà in casa il forte Bisceglie, partito con ambizioni di vertice e che ora si ritrova a pari punti, mentre il Corato sarà impegnato a Tricase, squadra ultima in classifica ma pronta a vendere cara la pelle, specie dopo i tre punti colti in trasferta a Taurisano.

ATLETICO CORATO
Paternicò, Gusmai, Schirone (60' Ricci), Picciariello, Abbrescia, Baldassarre, D'Ambrosio, Luciani, Di Domenico, Cesareo (78' Di Senso), Mastrorillo (87' Asselti). A disp: Camporeale, Campanale, Selvarolo, Lops.
MANDURIA SPORT
Negro, Giannotto, Coccioli, Buono, Papa, Cocciolo (87' Leo), Cimino, Amadu (68' Micca), Escobar, Tondo, Destratis (46' De Nicola). A disp: Alemanno, Ferrara, Gennari, Carca.
Arbitro: Panarese di Lecce
Marcatori: 37' Picciariello
Ammoniti: Luciani, Cesareo COR / Amadu, Tondo, Papa, Negro MAN
Espulsi: 65' Lotito (All. Corato) e Bruno (All. Manduria)
NOTE: Spettatori 300 ca. con rappresentanza ospite. Angoli: 4-3 per il Corato
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