di ANTONIO OBBIETTIVO+PP.jpg)
Finisce 7-1 una partita senza storia con i granata che hanno legittimano il primo posto in classifica e con l’Altamura che, seppur in formazione rimaneggiata, nulla poteva contro un Nardò aggressivo, affamato, determinato che – a causa dello stop di giovedì contro il Bisceglie – aveva un solo obiettivo: vincere. E così è stato.
“Questo 7-1 sta a significare che abbiamo sentito tutti la sconfitta nel turno infrasettimanale”, afferma mister Alessandro Longo.
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Finisce 7-1 una partita senza storia con i granata che hanno legittimano il primo posto in classifica e con l’Altamura che, seppur in formazione rimaneggiata, nulla poteva contro un Nardò aggressivo, affamato, determinato che – a causa dello stop di giovedì contro il Bisceglie – aveva un solo obiettivo: vincere. E così è stato.
“Questo 7-1 sta a significare che abbiamo sentito tutti la sconfitta nel turno infrasettimanale”, afferma mister Alessandro Longo.
“Abbiamo accumulato una rabbia sportiva importante che abbiamo riversato sull’Altamura. Poi, è chiaro che ogni gara fa storia a se, ma oggi siamo stati pronti sotto tutti i punti di vista e credo che le motivazioni la facciano da padrone. Personalmente sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto così come sono arrabbiato per ciò che è successo giovedì. Ma questa stagione sportiva non ci permette di fermarci a pensare a ciò che è stato: a metà settimana saremo di scena a Massafra per la Coppa Italia di categoria: inutile dire quanto possa essere importante per noi questa partita. Poi, domenica prossima, ci aspetta un’altra tappa decisiva: il Lucera. Cosa può significare questo risultato così rotondo? Che siamo vivi, che ci siamo e che siamo competitivi: ma, ancora di più, che il progetto Nardò va avanti. È importante fare bene per accumulare punti, ma ancora più importare lavorare bene perché – come dice il nostro presidente – questo è un progetto a medio-lungo termine”.
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