di GRAZIANO FONSINO+3.jpg)
Se vinci e l’allenatore chiede di più, allora vuol dire che la mentalità è quella giusta.
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Se vinci e l’allenatore chiede di più, allora vuol dire che la mentalità è quella giusta.
Angelo Carrano è naturalmente soddisfatto della gara di domenica, vinta 2-1 contro il Tricase, ma il tecnico giallorosso chiede ai suoi di migliorare ancora molto.
Così se ai tifosi la squadra è finalmente piaciuta, all’allenatore tarantino i suoi sono “piaciuti in parte”.
“Dai miei giocatori mi aspetto sempre che facciano meglio e di più – spiega Carrano (foto: GF Communication) –. Vorrei da parte della squadra più iniziativa e precisione nei passaggi. Nel primo tempo non ne ho vista tanta, soprattutto nei difensori”.
Analizza la partita, parla del nuovo schema proposto domenica, cioè con Turi a supporto delle punte nel ‘nuovo’ 4-3-1-2. Un fac simile di quello presentato da Orlandini contro i massafresi, per rispondere a Mitri, piazzato nella stessa posizione dell’attaccante giallorosso: “All’inizio non si spostava sull’asse di competenza, poi con il passare dei minuti è andata meglio e si è spostato più al centro, tra la linea offensiva e quella del centrocampo”.
Altra nota negativa è quella segnalata in occasione del gol del Tricase, che ha fatto perdere le staffe al tecnico: “Mi hanno fatto arrabbiare sul 2-1. Uno dei due attaccanti doveva stare più corto, per contrastare, e quello fatto dalla difesa è un errore imperdonabile. Non si può salire in quella maniera e lasciare liberi gli attaccanti di andare in porta da soli”.
Un errore che ai giallorossi poteva costare carissimo, se non fosse stato per il miracolo di Cristofaro che ha fermato Pirelli sulla palla del possibile 2-2: “Un fuorigioco cercato malissimo. Abbiamo dato loro la possibilità di rimontare, e ci è andata bene che il nostro portiere ha compiuto un vero e proprio miracolo salvando il risultato. Immaginate le critiche se quel pallone fosse entrato. Subendo il 2-1 in quella maniera abbiamo poi corso un rischio altissimo”.
La squadra migliora di giorno in giorno, sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico. Benissimo Carrusca: “Carrusca è ancora al 30 per cento. È davvero un giocatore forte, che potrà fare benissimo in apertura quando la squadra avrà più affiatamento”.
“Dai miei giocatori mi aspetto sempre che facciano meglio e di più – spiega Carrano (foto: GF Communication) –. Vorrei da parte della squadra più iniziativa e precisione nei passaggi. Nel primo tempo non ne ho vista tanta, soprattutto nei difensori”.
Analizza la partita, parla del nuovo schema proposto domenica, cioè con Turi a supporto delle punte nel ‘nuovo’ 4-3-1-2. Un fac simile di quello presentato da Orlandini contro i massafresi, per rispondere a Mitri, piazzato nella stessa posizione dell’attaccante giallorosso: “All’inizio non si spostava sull’asse di competenza, poi con il passare dei minuti è andata meglio e si è spostato più al centro, tra la linea offensiva e quella del centrocampo”.
Altra nota negativa è quella segnalata in occasione del gol del Tricase, che ha fatto perdere le staffe al tecnico: “Mi hanno fatto arrabbiare sul 2-1. Uno dei due attaccanti doveva stare più corto, per contrastare, e quello fatto dalla difesa è un errore imperdonabile. Non si può salire in quella maniera e lasciare liberi gli attaccanti di andare in porta da soli”.
Un errore che ai giallorossi poteva costare carissimo, se non fosse stato per il miracolo di Cristofaro che ha fermato Pirelli sulla palla del possibile 2-2: “Un fuorigioco cercato malissimo. Abbiamo dato loro la possibilità di rimontare, e ci è andata bene che il nostro portiere ha compiuto un vero e proprio miracolo salvando il risultato. Immaginate le critiche se quel pallone fosse entrato. Subendo il 2-1 in quella maniera abbiamo poi corso un rischio altissimo”.
La squadra migliora di giorno in giorno, sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico. Benissimo Carrusca: “Carrusca è ancora al 30 per cento. È davvero un giocatore forte, che potrà fare benissimo in apertura quando la squadra avrà più affiatamento”.
Elogi anche per Salvia: “Lui, con Russo, rappresentano una coppia di giovani interessantissima”.
Poi la prestazione di Pirone, che domenica è stato beccato dalla tribuna: “Bisogna avere pazienza. In questo momento non stiamo vedendo il vero Pirone. Fa bene, ma gli manca ancora l’ultimo passaggio. Andrà meglio”.
A Carrano piacerebbe vedere una squadra che giochi maggiormente palla a terra, anche se a dire il vero le difficoltà sono legate molto ad un terreno di gioco non ottimale: “Vorrei vedere di più giocare la squadra palla a terra, anche se i giocatori hanno ragione quando dicono che è difficile giocare così su quel campo. È un problema. Spero che quanto prima venga risolto. Poi c’è da considerare la nostra preparazione che non è ancora al massimo. Le gambe non stanno andando. Siamo ancora in debito di ossigeno e stiamo giocando quasi sempre con gli stessi giocatori. Poi ci si mettono il campo e gli allenamenti fatti sul terreno di gioco duro del campo B”.
Oggi la squadra riprende le sedute di allenamento. A metà settimana la coppa, ma soprattutto il Locorotondo in trasferta domenica prossima. Gara in cui il Massafra potrebbe schierare la stessa formazione e, magari, lo stesso modulo: “Vedremo. C’è molto da valutare. Per scendere in campo con lo stesso modulo devi comandare il gioco, altrimenti rischi di metterti nei guai”.
A Carrano piacerebbe vedere una squadra che giochi maggiormente palla a terra, anche se a dire il vero le difficoltà sono legate molto ad un terreno di gioco non ottimale: “Vorrei vedere di più giocare la squadra palla a terra, anche se i giocatori hanno ragione quando dicono che è difficile giocare così su quel campo. È un problema. Spero che quanto prima venga risolto. Poi c’è da considerare la nostra preparazione che non è ancora al massimo. Le gambe non stanno andando. Siamo ancora in debito di ossigeno e stiamo giocando quasi sempre con gli stessi giocatori. Poi ci si mettono il campo e gli allenamenti fatti sul terreno di gioco duro del campo B”.
Oggi la squadra riprende le sedute di allenamento. A metà settimana la coppa, ma soprattutto il Locorotondo in trasferta domenica prossima. Gara in cui il Massafra potrebbe schierare la stessa formazione e, magari, lo stesso modulo: “Vedremo. C’è molto da valutare. Per scendere in campo con lo stesso modulo devi comandare il gioco, altrimenti rischi di metterti nei guai”.
E non sarebbe proprio il caso.
(Sportmagazine.it)
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