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Rammarico misto a delusione sono i sentimenti che si respirano in casa Lucera dopo la cocente sconfitta interna patita ad opera del Manduria. Con l’imbattibilità interna si è persa anche l’occasione di ritornare in vetta della classifica e ora il complesso svevo è nel gruppo delle terze linee, in una classifica che è sempre più corta nelle posizioni che contano.
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Rammarico misto a delusione sono i sentimenti che si respirano in casa Lucera dopo la cocente sconfitta interna patita ad opera del Manduria. Con l’imbattibilità interna si è persa anche l’occasione di ritornare in vetta della classifica e ora il complesso svevo è nel gruppo delle terze linee, in una classifica che è sempre più corta nelle posizioni che contano.
Al giro di boa del girone di andata tutto è ancora da decifrare per quanto riguarda le compagini che potranno dettare legge nell’Eccellenza pugliese. Insomma una occasione sprecata, sia perché gli svevi che contavano su questo risultato positivo sia per la società che stava facendo la bocca ai risultati molti positivi dei primi turni del campionato.
«Abbiamo perso una buona occasione per incrementare il nostro già buono ruolino di marcia - commenta il tecnico svevo, Matteo Zito (foto: usluceracalcio.it) - e continuare a respirare aria di vertice. Nulla è compromesso ma ci rimane la consapevolezza di aver speso tante energie in una gara che, sicuramente, per quello che è stato l’andamento dell’incontro non meritavamo assolutamente di perdere. Purtroppo i nostri attaccanti, in questo periodo, non riescono a concretizzare le tante occasioni che creiamo, visto che sono quattro partite che non vanno a segno. Coi tarantini i nostri difensori sono stati ancora all’altezza, proponendosi anche in avanti e andando in gol con Mascia. A dire il vero una seconda rete l’avevamo realizzata con il terzino Di Gioia, ma ci è stata annullata per dubbio fuorigioco. Di più non si può pretendere da un gruppo di ragazzi esordienti nel massimo campionato calcistico regionale».
Purtroppo proprio le disattenzioni difensive hanno permesso a Coccioli del Manduria di realizzare la doppietta che ha consentito agli jonici di violare il terreno lucerino.
«Non si può essere perfetti - sostiene l’allenatore biancoceleste - e' solo che loro hanno sfruttato appieno le uniche occasioni che gli sono capitate. Sta tutta qui la differenza, con noi che non abbiamo capitalizzato quanto abbiamo costruito. Anche questo fa esperienza, ma ora occorre subito reagire e puntare a cogliere un risultato positivo nella prossima trasferta a Maglie».
La sconfitta sul campo fa il paio col brutto infortunio a Bagot sul finale della partita; per lui si aspettano i risultati degli accertamenti per sapere i tempi del rientro.
Su cosa bisognerà lavorare? Quanto di buono si può prendere anche da questo risultato sfavorevole?
«A me è piaciuta comunque l’energia dei ragazzi, il fatto di non volersi arrendere mai anche se si vedeva che la partita era nata storta e rischiava di finire pegigo. Insomma, dobbiamo fare tesoro di questa lezione per il futuro. Perché adesso il Lucera deve crescere soprattutto mentalmente, non commettere più quegli errori di superficialità che ha commesso durante questa partita. Secondo noi, apportati questi correttivi, la squadra può togliersi buone soddisfazioni».
Purtroppo proprio le disattenzioni difensive hanno permesso a Coccioli del Manduria di realizzare la doppietta che ha consentito agli jonici di violare il terreno lucerino.
«Non si può essere perfetti - sostiene l’allenatore biancoceleste - e' solo che loro hanno sfruttato appieno le uniche occasioni che gli sono capitate. Sta tutta qui la differenza, con noi che non abbiamo capitalizzato quanto abbiamo costruito. Anche questo fa esperienza, ma ora occorre subito reagire e puntare a cogliere un risultato positivo nella prossima trasferta a Maglie».
La sconfitta sul campo fa il paio col brutto infortunio a Bagot sul finale della partita; per lui si aspettano i risultati degli accertamenti per sapere i tempi del rientro.
Su cosa bisognerà lavorare? Quanto di buono si può prendere anche da questo risultato sfavorevole?
«A me è piaciuta comunque l’energia dei ragazzi, il fatto di non volersi arrendere mai anche se si vedeva che la partita era nata storta e rischiava di finire pegigo. Insomma, dobbiamo fare tesoro di questa lezione per il futuro. Perché adesso il Lucera deve crescere soprattutto mentalmente, non commettere più quegli errori di superficialità che ha commesso durante questa partita. Secondo noi, apportati questi correttivi, la squadra può togliersi buone soddisfazioni».
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