Il nuovo tecnico del Taurisano Totò Preite (foto: GDM), ai nastri di partenza del torneo di Eccellenza, giura fedeltà alla società del presidente Gianluigi Rosafio.
«Quando mi è stata proposta la possibilità di tornare sulla panchina del Toro – sostiene Preite – ho ragionato di testa ma anche col cuore. Per un taurisanese come me è un onore guidare la squadra della sua città, non ci ho messo molto a decidere».
Come dire acqua passata anche l’esonero dello scorsa stagione, quando a gennaio la squadra, che pure era in testa alla classifica e che poi avrebbe vinto il campionato di Promozione, fu affidata a Diego Favonio.
«Quando mi è stata proposta la possibilità di tornare sulla panchina del Toro – sostiene Preite – ho ragionato di testa ma anche col cuore. Per un taurisanese come me è un onore guidare la squadra della sua città, non ci ho messo molto a decidere».
Come dire acqua passata anche l’esonero dello scorsa stagione, quando a gennaio la squadra, che pure era in testa alla classifica e che poi avrebbe vinto il campionato di Promozione, fu affidata a Diego Favonio.
«Sono situazioni strane – continua Totò “Pablito” – che nel calcio si verificano. Ci sono rimasto male, ma la stima tra le persone è rimasta inalterata e ha favorito questo riavvicinamento».
Preite è dunque l’ancora di salvataggio designata del calcio cittadino.
Preite è dunque l’ancora di salvataggio designata del calcio cittadino.
«Dopo la vittoria del campionato – ricorda il trainer – la società ha vissuto momenti difficili, si è rischiato che il Taurisano scomparisse. Poi tutti hanno fatto la propria parte e la situazione, seppure in grave ritardo, si è sbloccata».
Ma l’impresa è appena all’inizio. La stagione granata è partita ad handicap e la squadra è un cantiere aperto mentre i primi impegni ufficiali sono ormai alle porte (si comincia domenica 30 con il Tricase in Coppa Italia).
«Stiamo lavorando con impegno tanto sul campo quanto in società. L’obiettivo è chiudere la rosa prima del campionato. Numerosi sono i calciatori con i quali siamo in trattativa. Chi verrà a Taurisano – dice ancora – dovrà sposare in pieno la nostra causa».
E a proposito della preparazione, il tecnico precisa: «Non avendo molto tempo a disposizione, cambiano le modalità di lavoro e si è costretti ad esempio a modificare i carichi».
Intanto, torna il sereno tra la tifoseria, che vede in «Pablito» la bandiera del calcio locale. «L’aiuto dei tifosi – chiosa Preite – sarà essenziale nel corso della stagione».
Ma l’impresa è appena all’inizio. La stagione granata è partita ad handicap e la squadra è un cantiere aperto mentre i primi impegni ufficiali sono ormai alle porte (si comincia domenica 30 con il Tricase in Coppa Italia).
«Stiamo lavorando con impegno tanto sul campo quanto in società. L’obiettivo è chiudere la rosa prima del campionato. Numerosi sono i calciatori con i quali siamo in trattativa. Chi verrà a Taurisano – dice ancora – dovrà sposare in pieno la nostra causa».
E a proposito della preparazione, il tecnico precisa: «Non avendo molto tempo a disposizione, cambiano le modalità di lavoro e si è costretti ad esempio a modificare i carichi».
Intanto, torna il sereno tra la tifoseria, che vede in «Pablito» la bandiera del calcio locale. «L’aiuto dei tifosi – chiosa Preite – sarà essenziale nel corso della stagione».
(G.d.M.)
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