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Omar Elias (foto: GdM), texano nato nei pressi di San Antonio, tenta l’avventura italiana e lo fa con la casacca rossonera del Sogliano.
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Omar Elias (foto: GdM), texano nato nei pressi di San Antonio, tenta l’avventura italiana e lo fa con la casacca rossonera del Sogliano.
Lo ha voluto con sé il tecnico Carmelo Miceli, che lo ha già avuto alle sue dipendenze in Belgio, nella passata stagione. L’allenatore calabrese è convinto che il centravanti a stelle e strisce saprà farsi apprezzare nel campionato d’Eccellenza pugliese.
Lui, Omar Elias, è pieno di entusiasmo e di buoni propositi. Ci tiene a comportarsi bene con la sua nuova formazione. Vuole dimostrarsi degno del calcio italiano.
«Mio padre è iraniano, ma ha il passaporto statunitense, mentre mia madre è libanese – dice l’attaccante rossonero – Io sono nato vicino a San Antonio, in Texas. Ho giocato a Colorado, dove ho segnato 23 reti in 20 partite e questo è il mio record assoluto. Poi mi sono cimentato nel campionato libanese, nel quale ho indossato la casacca del Beirut. Nell’annata passata, invece, ho disputato il torneo belga, dove ho avuto Miceli quale tecnico».
«Quella appena iniziata con il Sogliano è la mia prima avventura in Italia – aggiunge Omar Elias – Ho tanta determinazione, voglio impormi all’attenzione degli addetti ai lavori e credo di avere scelto la piazza giusta nella quale fare bene, in quanto l’ambiente è tranquillo, ideale per lavorare serenamente. Ho legato nella maniera migliore con tutti i compagni di squadra, che mi hanno messo immediatamente a mio agio. Divido la stanza con il capitano Antonio Patruno».
Elias ha un’idea ben precisa del calcio italiano. «E’ molto tecnico – sottolinea – Questo aspetto mi piace e mi stimola particolarmente».
Il centravanti statunitense è convinto della forza del Sogliano. «Non conosco il campionato d’Eccellenza pugliese – afferma – La mia nuova compagine, però, mi ha fatto subito un’ottima impressione. Ci sono tanti atleti validi. Miceli è un bravo allenatore. La dirigenza è preparata e sa quello che vuole. Insomma, ritengo che esistano le condizioni per puntare a risultati di rilievo » .
Ai supporter rossoneri promette tantissimo impegno, ma non azzarda alcuna ipotesi sul numero di gol che riuscirà a mettere a segno.
Lui, Omar Elias, è pieno di entusiasmo e di buoni propositi. Ci tiene a comportarsi bene con la sua nuova formazione. Vuole dimostrarsi degno del calcio italiano.
«Mio padre è iraniano, ma ha il passaporto statunitense, mentre mia madre è libanese – dice l’attaccante rossonero – Io sono nato vicino a San Antonio, in Texas. Ho giocato a Colorado, dove ho segnato 23 reti in 20 partite e questo è il mio record assoluto. Poi mi sono cimentato nel campionato libanese, nel quale ho indossato la casacca del Beirut. Nell’annata passata, invece, ho disputato il torneo belga, dove ho avuto Miceli quale tecnico».
«Quella appena iniziata con il Sogliano è la mia prima avventura in Italia – aggiunge Omar Elias – Ho tanta determinazione, voglio impormi all’attenzione degli addetti ai lavori e credo di avere scelto la piazza giusta nella quale fare bene, in quanto l’ambiente è tranquillo, ideale per lavorare serenamente. Ho legato nella maniera migliore con tutti i compagni di squadra, che mi hanno messo immediatamente a mio agio. Divido la stanza con il capitano Antonio Patruno».
Elias ha un’idea ben precisa del calcio italiano. «E’ molto tecnico – sottolinea – Questo aspetto mi piace e mi stimola particolarmente».
Il centravanti statunitense è convinto della forza del Sogliano. «Non conosco il campionato d’Eccellenza pugliese – afferma – La mia nuova compagine, però, mi ha fatto subito un’ottima impressione. Ci sono tanti atleti validi. Miceli è un bravo allenatore. La dirigenza è preparata e sa quello che vuole. Insomma, ritengo che esistano le condizioni per puntare a risultati di rilievo » .
Ai supporter rossoneri promette tantissimo impegno, ma non azzarda alcuna ipotesi sul numero di gol che riuscirà a mettere a segno.
«Darò il massimo pur di ripagare la fiducia che mi è stata accordata e per aiutare la squadra ad arrivare lontano – dice Omar Elias – ma non sono in grado di prevedere quante reti firmerò. La mia speranza è che siano tante».
(G.d.M.)
2 commenti:
L'articolo sulla Gazzetta si conclude così:
Del Salento ha visitato il parco di Porto Selvaggio. «E’ un posto incantevole – sostiene – C’è un mare da favola».
perchè è stata tagliata questa parte?
Semplicemente perche' non attinente alla sfera calcistica.. tutto qui
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