Comunicato Stampa Nardo' Calcio
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In merito alle notizie riportate dalla stampa, sul presunto caso di razzismo nei confronti del tesserato del Sogliano Mahmadou Sakho, desideriamo informare e correggere quanto è stato erroneamente riportato da alcuni media.
Il tutto è raccontato per filo e per segno dal diretto interessato, negli studi televisivi di Studio100/Salento Channel, ieri sera 10 novembre.
Mahmadou Sakho parla di montatura: “E’ veramente incredibile che i giornali - sottolinea il portiere del Sogliano - diano credito a queste affermazioni senza nemmeno riportare correttamente ciò che è stata l’evidenza dei fatti.”
La montatura fatta dalla stampa, fornisce lo spunto per introdurre una diversa questione che, a dimostrazione di come esista davvero una questione sul potere d’influenza dell’informazione - che in taluni casi può manipolare un evento aumentandone e distorcendone la portata - potrebbe addirittura far aumentare un clima già di per sé crescente d’intolleranza verso lo straniero.
Razzismo che esiste, ribadiamo, anche nell’ambiente del calcio o che in taluni casi può quantomeno definirsi pregiudizio su base geografica, territoriale.
Risulta talmente macroscopica l’incoerenza tra quanto pubblicato/trasmesso da alcuni media - ma piuttosto, risulta più credibile un’ipotesi di malafede e di un atteggiamento studiato e voluto - e quello dichiarato dai tesserati del Sogliano in diretta televisiva sull’emittente Studio 100/Salento Channel.
Ci saremmo aspettati anche termini duri come “guerriglia urbana” nello stadio, “devastazioni” a Sogliano, “assalto ai tifosi avversari” (per citare qualche esempio di titolone giornalistico) nel descrivere alcuni episodi di partecipazione emotiva, quand’anche ci fosse stata qualche penna un po’ sovraeccitata per la sfida sportiva per situazioni che si verificano ogni settimana in tanti stadi e città italiane, ma parlare di razzismo è davvero troppo.
Evidentemente, la capacità d’influenza emozionale dei media potrebbe prendere il sopravvento su un’altrimenti attenta e corretta analisi da parte degli organi sportivi decisionali, producendo in essi una percezione distorta della realtà e determinando, sulla scorta emotiva dei titoli dei giornali e televisivi, le eventuali punizioni che potrebbero essere comminate, a questo punto ingiustamente. Sanzioni discriminatorie, che oggi giorno potrebbero assumere sempre più i tratti evidenti di una ingiustizia.
La norma sulla responsabilità oggettiva delle Società Sportive dovrebbe valere anche per coloro che sono alla ricerca dello scoop a tutti i costi, raccontando falso perbenismo e notizie inventate di sana pianta e tendenziose.
Fortunatamente però, esiste ancora del giornalismo serio e responsabile, capace di professionalità, obiettività e correttezza nel veicolare l’informazione.
Per questo la Nuova Nardò Calcio (nella foto in alto: il DG Martano) ringrazia l’emittente televisiva Studio 100 ed i responsabili e tesserati della Società del A.S. Sogliano che in diretta televisiva hanno fatto rientrare un caso letteralmente inventato.
La verità è che il racconto mediatico a danno dei veri tifosi del Nardò e dell’immagine di un’intera città sia stato in buona parte montato, per eccesso di sensazionalismo che non di rado accompagna notizie che riguardano la città di Nardò e i suoi abitanti e non dunque il solo aspetto sportivo legato alla squadra di calcio cittadina, rappresentata dalla Nuova Nardò Calcio e dai suoi sostenitori.
Se qualcosa non segue questo trend, si tende a non narrarlo perché romperebbe gli schemi cristallizzati del pregiudizio negativo.
Il servizio video-giornalistico riportato sopra, datato 10 novembre, merita di essere diffuso, come esempio di giornalismo vero.
In esso vengono di fatto smentite, tramite interviste e approfondimenti, certe informazioni gonfiate in questi giorni e certe valutazioni riportate dalla stampa e che avrebbero potuto evidentemente influenzare gli organi di giustizia sportiva nel comminare sanzioni spropositate.
La Nuova Nardò Calcio, al fine di tutelare la propria immagine e correttezza sportiva, nonché quella dei propri tifosi veri, assistita dall’avvocato David Dell’Atti, adirà per vie legali nei confronti di chi ha volutamente e irresponsabilmente, riportato in maniera distorta la realtà dei fatti.
Alcuni esponenti politici, infine, dovrebbero evitare di fare uscite opportunistiche insensate: diffondere comunicati stampa solo per qualche "sentito dire" non fa che avvalorare l’inopportunità di questo atteggiamento.
Il tutto è raccontato per filo e per segno dal diretto interessato, negli studi televisivi di Studio100/Salento Channel, ieri sera 10 novembre.
Mahmadou Sakho parla di montatura: “E’ veramente incredibile che i giornali - sottolinea il portiere del Sogliano - diano credito a queste affermazioni senza nemmeno riportare correttamente ciò che è stata l’evidenza dei fatti.”
La montatura fatta dalla stampa, fornisce lo spunto per introdurre una diversa questione che, a dimostrazione di come esista davvero una questione sul potere d’influenza dell’informazione - che in taluni casi può manipolare un evento aumentandone e distorcendone la portata - potrebbe addirittura far aumentare un clima già di per sé crescente d’intolleranza verso lo straniero.
Razzismo che esiste, ribadiamo, anche nell’ambiente del calcio o che in taluni casi può quantomeno definirsi pregiudizio su base geografica, territoriale.
Risulta talmente macroscopica l’incoerenza tra quanto pubblicato/trasmesso da alcuni media - ma piuttosto, risulta più credibile un’ipotesi di malafede e di un atteggiamento studiato e voluto - e quello dichiarato dai tesserati del Sogliano in diretta televisiva sull’emittente Studio 100/Salento Channel.
Ci saremmo aspettati anche termini duri come “guerriglia urbana” nello stadio, “devastazioni” a Sogliano, “assalto ai tifosi avversari” (per citare qualche esempio di titolone giornalistico) nel descrivere alcuni episodi di partecipazione emotiva, quand’anche ci fosse stata qualche penna un po’ sovraeccitata per la sfida sportiva per situazioni che si verificano ogni settimana in tanti stadi e città italiane, ma parlare di razzismo è davvero troppo.
Evidentemente, la capacità d’influenza emozionale dei media potrebbe prendere il sopravvento su un’altrimenti attenta e corretta analisi da parte degli organi sportivi decisionali, producendo in essi una percezione distorta della realtà e determinando, sulla scorta emotiva dei titoli dei giornali e televisivi, le eventuali punizioni che potrebbero essere comminate, a questo punto ingiustamente. Sanzioni discriminatorie, che oggi giorno potrebbero assumere sempre più i tratti evidenti di una ingiustizia.
La norma sulla responsabilità oggettiva delle Società Sportive dovrebbe valere anche per coloro che sono alla ricerca dello scoop a tutti i costi, raccontando falso perbenismo e notizie inventate di sana pianta e tendenziose.
Fortunatamente però, esiste ancora del giornalismo serio e responsabile, capace di professionalità, obiettività e correttezza nel veicolare l’informazione.
Per questo la Nuova Nardò Calcio (nella foto in alto: il DG Martano) ringrazia l’emittente televisiva Studio 100 ed i responsabili e tesserati della Società del A.S. Sogliano che in diretta televisiva hanno fatto rientrare un caso letteralmente inventato.
La verità è che il racconto mediatico a danno dei veri tifosi del Nardò e dell’immagine di un’intera città sia stato in buona parte montato, per eccesso di sensazionalismo che non di rado accompagna notizie che riguardano la città di Nardò e i suoi abitanti e non dunque il solo aspetto sportivo legato alla squadra di calcio cittadina, rappresentata dalla Nuova Nardò Calcio e dai suoi sostenitori.
Se qualcosa non segue questo trend, si tende a non narrarlo perché romperebbe gli schemi cristallizzati del pregiudizio negativo.
Il servizio video-giornalistico riportato sopra, datato 10 novembre, merita di essere diffuso, come esempio di giornalismo vero.
In esso vengono di fatto smentite, tramite interviste e approfondimenti, certe informazioni gonfiate in questi giorni e certe valutazioni riportate dalla stampa e che avrebbero potuto evidentemente influenzare gli organi di giustizia sportiva nel comminare sanzioni spropositate.
La Nuova Nardò Calcio, al fine di tutelare la propria immagine e correttezza sportiva, nonché quella dei propri tifosi veri, assistita dall’avvocato David Dell’Atti, adirà per vie legali nei confronti di chi ha volutamente e irresponsabilmente, riportato in maniera distorta la realtà dei fatti.
Alcuni esponenti politici, infine, dovrebbero evitare di fare uscite opportunistiche insensate: diffondere comunicati stampa solo per qualche "sentito dire" non fa che avvalorare l’inopportunità di questo atteggiamento.
Ufficio Stampa Nuova Nardò Calcio
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