di Salvatore Vernice

Ancora un risultato negativo, terza sconfitta consecutiva nel campionato di Eccellenza per un Corato che non riesce a trovare il bandolo della matassa nel proprio gioco.
Un Corato che viene punito ad ogni errore difensivo che commette, mentre non riesce a sfruttare quelli, pochi in verità, che l’avversario di turno concede.
Contro la corazzata Casarano, la squadra coratina inizia bene, sfiora il vantaggio, ma dopo il rigore realizzato da Villa, non riesce a reagire e viene irretita nel folto centrocampo salentino.
A fine gara i tifosi chiedono a gran voce maggiore impegno della squadra, assediando civilmente, l’area antistante agli spogliatoi (nella foto: lo striscione esposto durante la gara).
C’è poca voglia di parlare a fine partita e con Lotito ancora squalificato, tocca al direttore sportivo Corrado Paparella, cercare di spiegare questo momento negativo.
«Va male tutto, non riusciamo ad avere quella cattiveria giusta per affondare. Anche contro il Casarano, non abbiamo subìto molto il loro gioco, ma solo i due episodi che ci hanno condannato, il rigore e il tiro di punizione. E’ necessario ritrovare calma e serenità per proseguire una stagione ancora lunga».
Un Corato che viene punito ad ogni errore difensivo che commette, mentre non riesce a sfruttare quelli, pochi in verità, che l’avversario di turno concede.
Contro la corazzata Casarano, la squadra coratina inizia bene, sfiora il vantaggio, ma dopo il rigore realizzato da Villa, non riesce a reagire e viene irretita nel folto centrocampo salentino.
A fine gara i tifosi chiedono a gran voce maggiore impegno della squadra, assediando civilmente, l’area antistante agli spogliatoi (nella foto: lo striscione esposto durante la gara).
C’è poca voglia di parlare a fine partita e con Lotito ancora squalificato, tocca al direttore sportivo Corrado Paparella, cercare di spiegare questo momento negativo.
«Va male tutto, non riusciamo ad avere quella cattiveria giusta per affondare. Anche contro il Casarano, non abbiamo subìto molto il loro gioco, ma solo i due episodi che ci hanno condannato, il rigore e il tiro di punizione. E’ necessario ritrovare calma e serenità per proseguire una stagione ancora lunga».
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