Da: La Gazzetta del Mezzogiorno
L’aggressione all’arbitro di Bisceglie-Trapani, domenica sera, dopo la estenuante partita di ritorno della semifinale dei playoff interregionali di Eccellenza, vinta ai calci di rigore dai siciliani, ha fatto infuriare persino Cesare Gussoni, presidente dell’associazione italiana arbitri.
E’ avvenuta tutto subito dopo l’ingresso dell’arbitro nello spogliatoio. Alcuni "energumeni" - parole del commissario del CRA pugliese Luigi Celli (foto: calcioclub) – "hanno divelto la porta d’ingresso e, entrati nella stanza, hanno colpito due volte" Carlo Calabrese, giovane arbitro della sezione di Lecco.
Uno dei migliori, a detta di Celli, in procinto di salire in D.
Nessuno ha potuto intervenire, tanta era la concitazione, tanto è stato rapido l’assalto degli sconosciuti. Neppure le forze dell’ordine che stavano ancora controllando il campo di calcio e gli spalti stracolmi di gente (ben oltre quattromila gli spettatori del Ventura di Bisceglie).
"E’ bene attendere il referto dell’arbitro e le decisioni del giudice sportivo" – ha detto ancora Celli -, "ma è possibile che nello spogliatoio della terna ci fosse anche un calciatore del Bisceglie che, nonostante si fosse tolta la maglia, sarebbe stato riconosciuto dall’arbitro".
Il giovane fischietto lombardo, ispettore di polizia, pare intenzionato a rivolgersi alla magistratura ordinaria. Al momento di andare via dallo stadio, nell’area destinata al parcheggio dell’impianto del Salsello, c’è stato un altro momento di tensione. Una brusca manovra del Calabrese, un tifoso quasi investito.
Nella mattinata di ieri, recatosi in ospedale, all’arbitro lecchese è stata riconosciuta una prognosi di dieci giorni.
Leonardo Pedone, direttore generale del Bisceglie: "Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza. La nostra lettera di solidarietà alla sezione di Lecce dopo l’aggressione all’arbitro Marco Capilungo, in un altro campionato, sta a dimostrarlo. Personalmente, sono sceso in campo quando probabilmente tutto era già accaduto, perché ho notato solo l’inevitabile ressa. Ci siamo adoperati perché tornasse la calma, anche se la tensione ovviamente era a mille. Ora ci stiamo adoperando per sincerarci delle condizioni dell’arbitro".
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