Da: Asdcorato.it
Finisce tra gli applausi del pubblico il campionato di Eccellenza del Corato che, dopo la sconfitta nel primo turno dei play-off ad opera del Casarano, chiude la sua prima stagione nel massimo campionato regionale. Come sempre capita alla fine di un campionato, arriva il momento di tirare le somme e fare un bilancio.
Quello tecnico è affidato all’allenatore Michele Lotito (nella foto: col team manager Quinto) «Credo di poter dire che il nostro bilancio è sicuramente positivo, non solo perché la salvezza, nostro obiettivo primario, è stata raggiunta già nel girone di andata ma anche perché ciò che abbiamo conseguito dopo, cioè i play-off, rappresentano il nostro orgoglio di squadra. Una formazione, la nostra, che nell’intelaiatura principale era rimasta quella del campionato di Promozione e che, con gli innesti giusti, ha saputo esprimersi alla pari di formazioni più titolate. Ora è veramente molto presto per dire cosa succederà in un prossimo futuro, ma il mio auspicio è che la prossima squadra del Corato possa raggiungere lo stesso risultato di quest’anno e che, magari, con un pizzico di esperienza in più possa arrivare più lontano».
Nella correttezza che ha sempre contraddistinto il tecnico coratino, sono arrivate le sue dimissioni per dare modo alla società di sentirsi libera di agire come meglio crede.
«Il lavoro svolto dal nostro tecnico – aggiunge il team manager Michele Quinto – è solo da apprezzare in tutte le sue sfaccettature. Basta pensare a cosa in tre anni è riuscito a dare al calcio coratino, riuscendo a riportare allo stadio centinaia di persone e a far rivivere quelle emozioni che solo una partita di calcio riesce a dare».
Anche l’avvocato Quinto, a nome della società ha voluto salutare la squadra nell’apposito raduno di martedì scorso.
«Ho ringraziato tutti i giocatori per il pregevole lavoro svolto. Una stagione in cui anche la società ha vissuto da protagonista, grazie a loro, il campionato di Eccellenza. Mentre per loro il compito è terminato, per noi invece la storia continua, senza pause, per programmare il futuro di questa squadra che, come sempre, non rappresenterà solo un gruppo di dirigenti, ma l’intera popolazione calcistica della nostra città».
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