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Virtus Casarano - Atletico Corato 4-1

27 aprile 2008
Casarano: Sardelli, Perrone, Seclì, Galliano, De Icco, Parente, Hegedus, Rosciglione, Taurino (48' Pedone), Vitale, D’Anna (78' Palma). A disp: Russo, Romano, Carangelo, Gianfreda.
Corato: Quaranta, Abbasciano, Schirone (36’ Tursi), Abruzzese, Rizzi, Cacciapaglia (75' D’Introno), Curci, Vurchio (63' Pasculli), Leonetti, Tritta, Frascolla. A disp: Maldera, Abbrescia, Frappampina, Grieco.

Da: Virtuscasarano.it

Qualcosa è cambiato. Non solo lo scorrere dei nomi nella giovane formazione di questo Casarano, diversi rispetto a quelli di pochi mesi fa. Questa squadra, che segna quattro gol in rimonta sul quotato Corato, riempie di entusiasmo il “G.Capozza”, i suoi tifosi, il suo team, finalmente soddisfatto di scelte fatte, di decisioni prese. In questa Virtus c’è posto per il grande carattere, il prodigarsi e sacrificarsi per gli altri, il correre per la squadra e per il successo di tutti, senza distinzione di gradi e gerarchie. Che gran bel Casarano che non si piega e non sbanda davanti al colpo di rimessa, inferto da un Corato ben organizzato.
I baresi propongono difesa a quattro, alta e protetta dall’anziano ed esperto Vurchio. Leonetti è il terminale offensivo, senza lasciare punti di riferimento.
Il vantaggio degli ospiti è in linea con la definizione tattica adottata. L’inserimento esterno di Schirone trova il baby Frascolla, beneficiario di un pallone che quasi tarda a mettere in rete. Mazzata terrificante, ti porterebbe a pensare.
Macchè. Il Casarano è tutto quanto vogliamo che sia. Senza eccessive sbavature, l’undici di Geretto getta nella mischia il grande orgoglio. L’azione personale e caparbia di Hegedus riassume lo stato d’animo del collettivo locale. Slalom tra i baresi e fine rasoterra angolato. E’ il pareggio ma non basta.
Già al rientro dagli spogliatoi Geretto è costretto a modificare l’assetto di squadra. Taurino già dolorante per il riacutizzarsi di un dolore muscolare lascia il posto al diciottenne Pedone. Il Casarano è ancor più giovane e per questo più voglioso. Proprio Pedone, per la gioia di papà Giovanni, già bandiera del Casarano negli anni 70, riconquista palla in area barese, salta un avversario e, sul successivo tiro, costringe un difensore del Corato a mettere il pallone nella propria porta. La festa è grande come la corsa del giovane casaranese sotto la straripante curva nord.
Da lì a poco il Corato si disunisce e scompare.
Il gol di Vitale al 15’ fotografa la difficoltà dei baresi ed esalta la praticità dei rossoazzurri, al pari della freschezza atletica che sorprende gli avversari.
Anche D’Anna colpito duro è costretto ad abbandonare il campo per lasciare il posto al coetaneo Palma.
C’è tempo, per i ragazzini terribili, di imbastire un contropiede da manuale sul quale Hegedus è vistosamente trattenuto per impedirgli la deviazione sottoporta. Il rigore è sacrosanto. Alla battuta si presenta Vitale che fa fare bella figura al portiere Quaranta che non riesce, però, a ripetersi sulla ribattuta dello stesso numero 10 della Virtus.
I gol sono quattro, buon bottino in cassaforte per la gara di ritorno tra sette giorni.
Per la corretta tifoseria coratina, il passivo subito potrebbe sembrare severo e forse lo è senza una corretta analisi degli errori commessi dai propri beniamini.
La squadra di Lotito, ottimo mister, è sembrata leziosa, nella fase cruciale, in alcuni giocatori del reparto avanzato. Ha poi sottovalutato il Casarano, pensando più alle assenze, registrate dai tabellini, che alla ritrovata carica agonistica della squadra di patron Paride.
E stasera, giustamente, la proprietà si gongola una importante vittoria che oltre ad essere ottimale premessa per il prosieguo del girone eliminatorio lo è, certamente, per le modalità del conseguimento: cuore, passione e carattere. Che bel Casarano, si sperava proprio di vederlo così.

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