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Ostuni Sport - Lucera Calcio 1-1

02 marzo 2008
Ostuni: Minno, De Cesare, Marchetti, Abbrescia, Zaccaro, Trovato, Kreshpa, Zammillo, Puca, Monaco, Miccoli Mattia. A disp: Minelli, Arenoso, Ciaramitaro, Bagnulo, Miccoli Manuel, Di Giorgio, Vantaggiato.
Lucera: La Mura, Giannini, Amorese, Riontino, Palumbo, Castellaneta, Lambiase, De Stasio, Cannarozzi, Salinno, Carrara. A disp: Savino, Graziano, Cardone, Gramazio, Fortino, De Vito, Zoila.

A cura di: Costantino Montuori

Dal mal di trasferta ad un’inusitata ‘pareggite’ il passo è quantomai breve.
Al ‘Comunale’ della Città bianca, laddove ha incrociato gli scarpini con i gialloblu ostunesi, l’ Usd Lucera Calcio 1919 non si è vista in grado di andar oltre il pari.
Al triplice fischio del direttore di gara, il barese Andrea Gironda Veraldi, il confronto si è spento sul definitivo risultato di 1 a 1.
Punticino, che se da una parte allevia i patimenti sin qui vissuti da Francesco Cannarozzi & Co. nell’arco delle gare esterne, dall’altra per nulla facilita il trasferimento sul secondo gradino del podio d’Eccellenza, detenuto dalla Polisportiva Copertino, frenata dall’1 a 1 interno nel ‘superderby’ con la Nuova Nardò.
A profittarne, così da rassicurarsi della seconda piazza alle spalle del Francavilla, è stato il Bisceglie Don Uva dell’ex numero uno Antonio Cagnazzo.
Lui sì, assistito come pure i compagni di squadra, da un generoso penalty, concesso sul finire del primo periodo, ai danni della Toma Maglie.
L’undici del Salento è andato k.o., sul finire del ‘re-match’ di scena al ‘Gustavo Ventura’, causa la rete del centravanti di Argentina, Jesus Sebastian Vicentin, al 19esimo acuto in ‘regular season’.
Ma, questo, è un dettaglio appetto alla vicenda pallonara di cui si dibatte.
L’albiceleste di casa nostra arresta la propria marcia, dopo la duplice affermazione, a detrimento dell’Atletico Corato dapprima e dell’Associazione Calcio Massafra poi.
In vantaggio allo scadere dei primi quarantacinque di gioco, per merito di una punizione dal limite dello specialista Enzo Carrara, i nostri alfieri hanno subìto la verve dei padroni di casa per gran parte della frazione d’avvio.
Eppure, solo alla ripresa delle ostilità, ai ragazzi terribili di Vincenzo Carbonella, è riuscito di riequilibrare le sorti dell’incontro, sulla scorta di un rigore fischiato sul giovanissimo Mattia Miccoli. ‘Nomen omen’, verrebbe da dire, se solo si pensa all’omologo e omonimo in forza al Palermo.
Ad occuparsi della trasformazione dagli undici metri, è stato l’ex locorotondese Tommaso Abbrescia, che ha battuto e senza indugi di sorta, un Armando La Mura non troppo in vena di miracoli oppure di mirabilie.
Ad appena otto minuti dal novantesimo, la cacciata dal rettangolo verde di David Trovato, ha consentito ai leoncini biancocelesti di non temere null’altro ancora dal team brindisino. Già proiettatosi al conseguimento del traguardo di stagione, una salvezza tranquilla, facendo sì di non immettersi nelle Forche Caudine, racchiuse negli spareggi-permanenza, altrimenti noti come ‘play out’.
Nel post-partita, Giovanni Epifani, il patron del club locale ha riferito di “un esito falsato da tutta una serie di sviste arbitrali”.
Ha discusso di calcio giocato, per converso, il trainer Enzo Carbonella: “Si esprime bene il Lucera Calcio, arruola degli effettivi di categoria, ma ciò non vuol dire che non meritassimo di imporci; tenendo conto che l’azione fallosa, da cui ha avuto origine il gol degli avversari, mi è parsa inesistente. Abbrescia è intervenuto sul pallone, il fischietto di turno ha malvisto, accordando un eccessivo recupero proprio nel finale di tempo, oltre i due minuti, pur di far battere quel piazzato”.
“Se avessimo reso nostri i tre punti, ci saremmo agilmente protesi in direzione del secondo posto, stando ai successi mancati di: Corato, Copertino, Locorotondo e Casarano” ha commentato, con una punta di fiele Davide Di Stefano, la guida tecnica degli ospiti.
“Per tutta onestà si deve riferire del fatto che, la resa percentuale sul possesso-palla, abbia arriso assai più all’Ostuni.
Con il Mesagne, domenica 9 marzo e tra le mura amiche, ci porremo innanzi al più canonico dei testa-coda, malagevole da affrontarsi così come qualsivoglia altro impegno, di qui al termine della fase gironale di ritorno in agenda al 20 aprile”.

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