.jpg)
Da: La Gazzetta del Mezzogiorno
Una vittoria (esterna, a Corato) e un pareggio (interno, col Locorotondo). Il tutto in quattro giorni. L’esordio di Michele Perillo (foto: nocicalcio.it) sulla panchina del Noci è stato faticoso ma positivo. "E’ stato facile ottenere dai ragazzi quello che chiedevo. E cioè grande determinazione".
E poi far finta che i playoff possano ancora diventare realtà. "Non credo ci sia bisogno di fingere – dice il 49enne ex portiere putignanese -, nel senso che la matematica non chiude le porte e che gli scontri diretti sono tantissimi di qui alla fine" . E infatti, fino al 20 aprile il Noci dovrà affrontare – a parte il Leonessa – Copertino, Nardò, Bisceglie, Francavilla e Casarano all’epilogo. Più o meno la stessa nobiltà con cui deve vedersela il Locorotondo: Casarano, Francavilla, Bisceglie, Corato e Ostuni, oltre al bonus Leonessa. "Abbiamo l’obbligo di crederci – dice infatti Angelo Columbo, tecnico del Locorotondo -, proprio perché ci sono così tanti scontri diretti. Insomma, a sentire gli allenatori di Noci e Locorotondo che domenica scorsa si sono affrontati nel derby del "De Luca Resta" terminato sull’1-1, primato e playoff sono ancora in discussione. "Per noi – aggiunge l’allenatore barese del Victoria – sarebbe un grande successo la partecipazione agli spareggi per la seconda stagione di seguito. Sarebbe il più bel regalo che il gruppo potrà fare a dirigenti e tifosi".
Dopo un primo tempo sotto tono, la ripresa del derby è stata brillante ed emozionante.
Dopo un primo tempo sotto tono, la ripresa del derby è stata brillante ed emozionante.
"Aver pareggiato in inferiorità numerica e contro una grossa squadra – ricorda Perillo – è stata un’autentica impresa. Anzi, a pochi minuti dalla fine ci stava anche un rigore per noi".
"Non abbiamo chiuso la partita nonostante tre chiari occasioni da gol – replica Columbo -, ci aspettavamo la reazione del Noci, che è squadra molto fisica ed ha un ottimo organico e soprattutto temevamo i loro calci da fermo. Il rigore? Dopo quello che è accaduto a Fasano (sede della finalissima di Coppa Italia con il Francavilla, con tanto di polemiche e squalifica – poi ridotta – per l’ex tecnico del Barletta) non ne voglio più parlare. E comunque, il nostro difensore aveva le braccia vicine al corpo".
Perillo con il Locorotondo ha nuovamente rinunciato a Prete. "Ne ho parlato con Maurizio. Ha capito. A Corato era andata bene e non me la sentivo di cambiare la formazione. Credo che lui e Saracino abbiano le stesse caratteristiche e dunque possono giocare insieme ma anche alternarsi". E dunque giocherà chi è più in forma. E il calciatore più in forma, per ora, è sicuramente l’ex Bitonto Michele Saracino al terzo gol consecutivo in una stagione non molto gratificante per l’attaccante che ha iniziato la stagione con il Real Altamura.
Nel derby a distanza tra le guide delle due migliori formazioni baresi d’Eccellenza, entrambi fanno professioni di realismo. "E’ chiaro che qualcosa non funziona nella squadra – ammette Columbo -. Da Fasano in poi a livello mentale non siamo più gli stessi".
Perillo con il Locorotondo ha nuovamente rinunciato a Prete. "Ne ho parlato con Maurizio. Ha capito. A Corato era andata bene e non me la sentivo di cambiare la formazione. Credo che lui e Saracino abbiano le stesse caratteristiche e dunque possono giocare insieme ma anche alternarsi"
Nel derby a distanza tra le guide delle due migliori formazioni baresi d’Eccellenza, entrambi fanno professioni di realismo. "E’ chiaro che qualcosa non funziona nella squadra – ammette Columbo -. Da Fasano in poi a livello mentale non siamo più gli stessi"
Perillo (che a Locorotondo ha allenato la Juniores e la prima squadra in Eccellenza, subentrando a Giusto, ndr): "Negli ultimi tempi non tutto stava funzionando al meglio. Troppo tardi per un finale esplosivo? Il mio calcio era ed è sudore e polvere. Per tutti" .
Nessun commento:
Posta un commento